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World Bipolar Day 2022 – Il 30 Marzo ricorre la giornata dedicata al Disturbo Bipolare

Il 30 Marzo di ogni anno si celebra il World Bipolar Day, ovvero la Giornata Mondiale del Disturbo Bipolare. Un'occasione per sensibilizzare al disturbo

Di Redazione

Pubblicato il 30 Mar. 2022

Il 30 Marzo 2022, come ogni anno, ricorre il World Bipolar Day, la giornata mondiale del Disturbo Bipolare, ovvero una giornata per sensibilizzare la popolazione al disturbo bipolare, un disturbo caratterizzato da gravi alterazioni dell’umore, date dall’alternarsi di Episodi Maniacali/Ipomaniacali ed Episodi Depressivi.

 

Che cos’è il Disturbo Bipolare? Quasi nove persone su dieci non hanno mai sentito parlare di questo grave disturbo psichiatrico, considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la sesta causa di disagio sociale nel mondo. Non a caso, dall’indagine GfK Eurislko emerge che il 46% dei pazienti si sentono poco accettati dalle persone che li circondano (amici, conoscenti, colleghi e datore di lavoro) e il 60% ammettono di avere difficoltà nelle relazioni sociali. Ecco l’importanza di celebrare il World Bipolar Day.

Gli ultimi dati raccolti in Italia (risalenti ormai a più di dieci anni fa) ci dicono che più dell’85% dei cittadini non conosce il Bipolarismo. I connazionali più “informati” sul disturbo sembrano essere le donne e i più giovani. Tuttavia anche i più “informati” tendono a mostrare una grande confusione sull’argomento: il 26% lo considera erroneamente una forma di depressione, mentre il 16% lo confonde con un disturbo della personalità e il 13% ritiene che si tratti di uno “sdoppiamento”, più simile a un disturbo dissociativo (Quotidiano Sanità, 2010)

World Bipolar Day: che cos’è il disturbo bipolare?

Scopo del World Bipolar Day è sensibilizzare la popolazione al Disturbo Bipolare, anche definito anche Bipolarismo, Depressione Bipolare o Sindrome Maniaco-Depressiva. Il disturbo bipolare rappresenta una patologia molto seria che se non trattata tempestivamente ed in maniera adeguata, può causare gravi sofferenze e risultare decisamente invalidante.

La persona bipolare manifesta gravi alterazioni dell’umore, delle emozioni e dei comportamenti, il tutto con una durata piuttosto variabile. Questi sbalzi d’umore sono caratterizzati dall’alternarsi di Episodi Maniacali/Ipomaniacali ed Episodi Depressivi, motivo per cui questa patologia è definita Bipolare.

In genere le fasi depressive del disturbo bipolare tendono ad avere una durata maggiore (qualche settimana o mesi) rispetto alle fasi maniacali o ipomaniacali (una/due settimane)

Sia la Mania che la Depressione influiscono notevolmente sulla vita dell’individuo con bipolarismo, e sono fortemente debilitanti sia sul piano lavorativo, che sociale, che affettivo e familiare.

Episodi e sintomi del Disturbo Bipolare

In occasione della giornata mondiale del Disturbo Bipolare, è bene ricordare in che modi il bipolarismo può manifestarsi. Il bipolarismo è caratterizzato da gravi alterazioni dell’umore, dati dall’alternarsi di Episodi Maniacali/Ipomaniacali ed Episodi Depressivi. Ogni tipologia di episodio è contraddistinta da un quadro sintomatologico utile da conoscere ai fini della diagnosi.

Episodio maniacale

L’Episodio Maniacale è caratterizzato da un umore persistentemente elevato, decisamente superiore al normale. Vi è un forte senso di grandiosità nel soggetto, oltre a eccessiva loquacità, agitazione psicomotoria e comportamenti iperattivi, impulsivi e spesso pericolosi. In questa fase il paziente bipolare è sommerso da pensieri molto rapidi, che sembrano rincorrersi uno dopo l’altro nella mente, e tende a dormire e mangiare poco. L’ episodio maniacale del disturbo bipolare deve durare almeno una settimana.

Episodio ipomaniacale

L’episodio ipomanicale è caratterizzato da umore espanso o irritabile per almeno 4 giorni. L’ ipomania è dunque un episodio che dura per pochi giorni. Le persone si sentono molto bene, hanno in generale un buon funzionamento, anche se possono manifestare irritabilità. Sono spesso i famigliari o gli amici a notare dei cambiamenti d’umore o di attività, mentre la persona con ipomania potrebbe non accorgersene.

Episodio depressivo

Tendenzialmente le fasi depressive del bipolarismo non si differenziano molto dagli episodi depressivi della depressione maggiore unipolare. L’Episodio Depressivo nel Disturbo Bipolare è caratterizzato da umore depresso e/o perdita di interesse verso attività fino ad allora piacevoli, con uno stato emotivo prolungato di sconforto, sensazione di vuoto, pessimismo, scoraggiamento, disperazione, autosvalutazione e senso di colpa. La persona è soggetta a mancanza di energia e faticabilità, visibile anche attraverso il rallentamento psicomotorio.

La diagnosi di disturbo bipolare

Parlare di diagnosi è un altro punto fondamentale del World Bipolar Day. Il disturbo bipolare è infatti molto spesso sottovalutato e mal diagnosticato: due pazienti su tre non sono sottoposti a una terapia adeguata e possono trascorrere fino a dieci anni prima di una diagnosi corretta (Quotidiano Sanità, 2010). La diagnosi di bipolarismo si distingue in: diagnosi di Disturbo Bipolare di I tipoDisturbo Bipolare di II tipoDisturbo Ciclotimico e Disturbo Bipolare Non Altrimenti Specificato (in cui rientrano i soggetti con sintomi insufficienti per porre la diagnosi di uno dei disturbi sopra citati)

Disturbo bipolare di Tipo I

La caratteristica principale è la presenza di almeno un episodio di Mania o Misto e di un episodio Depressivo. La durata dei singoli episodi si mantiene costante mentre diminuisce quella tra uno e l’altro nel tempo. Tra le caratteristiche associate troviamo la non percezione di essere malati e la resistenza al trattamento, la modifica del proprio aspetto personale per essere più provocanti, la messa in atto di comportamenti impulsivi e antisociali. Alcuni soggetti possono diventare ostili e pericolosi, con conseguenze catastrofiche che spesso derivano da scarsa capacità di giudizio.

Disturbo Bipolare di Tipo II

È caratterizzato da uno o più Episodi Depressivi Maggiori con la durata di almeno due settimane, e almeno uno Ipomanicale con la durata di almeno 4 giorni. Vi è una mancata interferenza con la vita quotidiana a livello di funzionamento sociale o lavorativo. Sono assenti l’ospedalizzazione e i sintomi psicotici.

Disturbo Ciclotimico

Per porre diagnosi di Disturbo Ciclotimico vi deve essere la presenza per almeno 2 anni (1 nei bambini e negli adolescenti) di numerosi periodi con sintomi ipomaniacali che non soddisfano i criteri per un episodio ipomaniacale e numerosi periodi con sintomi depressivi che non soddisfano i criteri per un episodio depressivo maggiore. Durante tale periodo, gli episodi ipomaniacale e depressivo sono stati presenti per almeno la metà del tempo e l’individuo non è stato senza sintomi per più di 2 mesi alla volta.

World Bipolar Day: incidenza del disturbo bipolare ed esordio della malattia

La giornata mondiale del Disturbo Bipolare ci ricorda dunque come sia importante puntare l’attenzione su un disturbo ad oggi diffuso, ma di cui non si parla abbastanza. Come stimato dal National Institute of Mental Health circa il 2,6 % della popolazione americana al di sopra dei 18 anni soffre di disturbo bipolare. Mentre in Italia, si stima che un milione di persone ne soffra (Quotidiano Sanità, 2010). I primi sintomi si manifestano generalmente nell’adolescenza per poi acutizzarsi in età adulta.

L’esordio può avere inizio con un grave episodio maniacale che può comportare il ricovero oppure essere più lieve e alternare fasi di sintomi ipomaniacali a lievi sintomi depressivi. Il Disturbo Bipolare ha un decorso cronico. In tutti i casi può comportare gravi danni, poiché chi ne soffre con il suo comportamento spesso va a compromettere la propria vita familiare e sociale.

Cura del Disturbo Bipolare

Il World Bipolar Day ricorda anche alla popolazione come chi soffre di bipolarismo può iniziare a stare meglio, attraverso un percorso farmacologico e psicoterapico. Nonostante il Disturbo Bipolare sia fra le malattie psichiatriche con una base organica ben identificata, e quindi trattabile farmacologicamente, è importante ricordare che un percorso di cura non sostituisce l’altro. È stato infatti riscontrato come, specie nella fase acuta della malattia, sia importante associare ad una cura farmocologica strettamente controllata anche un percorso psicoterapico.

Una terapia valida ed efficace del Disturbo Bipolare si deve fondare sulla conoscenza competente della malattia, intesa come la comprensione della fenomenologia, della storia naturale, ovvero la natura ricorrente, il peggioramento e l’andamento stagionale, la conoscenza degli aspetti biologici, compresa la reazione ai farmaci nelle diverse fasi di mania e depressione, le teorie biologiche riguardanti l’eziologia e i meccanismi di azione dei farmaci utilizzati.

Terapia cognitivo comportamentale per il disturbo bipolare

Numerosi studi hanno dimostrato, negli ultimi anni, l’efficacia della Terapia Cognitivo Comportamentale combinata con la farmacoterapia nella cura del bipolarismo (Beck e Newman 2005). La Terapia Cognitivo Comportamentale è molto efficace nell’incrementare la compliance. In particolare il lavoro sulla compliance si basa su tre interventi cardine:

  • Sviluppare e rafforzare costantemente l’alleanza terapeutica durante tutto il processo psicoterapeutico.
  • Sviluppare strategie di problem-solving che aiutino il paziente a risolvere problemi di natura pratica legati all’utilizzo dei farmaci.
  • Sviluppare strategie che aiutino il paziente a fronteggiare le convinzioni disfunzionali sottostanti allo stress emotivo e ai comportamenti disfunzionali.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • F., Allegria, P.P., Leonardini, C., Lombardo, C., Milanese, A., Rainone (2008). Capire il disturbo bipolare, in Cognitivismo Clinico, vol. 5, n. 1.
  • M., Saettoni, P., Bartoletti, (2008). Farmacoterapia del disturbo bipolare in Cognitivismo Clinico, vol. 5, n. 1.
  • Cassano B.G., Tundo A., Elsevier Masson (2008) La dimensione cognitiva dei disturbi, in Trattato Italiano di Psichiatria, Terza Edizione.
  • I disturbi bipolari. Un’ipotesi cognitivista di comprensione – Rainone A., Mancini F., a cura di Perdighe C., Mancini F. – Giovanni Fioriti Ed., 2010.
  • Rainone A., Marras L., Chichierchia A, (2008). Quale ruolo per la psicoterapia nella cura del disturbo bipolare? La terapia Cognitivo-Comportamentale, in Cognitivismo Clinico, vol. 5, n. 1, 2008.
  • Redazione (2010) Disturbo bipolare: l'85% degli italiani non sa cosa sia, ma 1 milione ne soffre. Quotidiano Sanità, consultato qui il 23 Marzo 2022
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