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Presentazione del libro ‘La formulazione del caso in terapia cognitivo comportamentale. Gestire il processo terapeutico e l’alleanza di lavoro’ a cura di Giovanni M. Ruggiero, Gabriele Caselli e Sandra Sassaroli

Presentazione di "La formulazione del caso in terapia cognitivo comportamentale", il nuovo libro a cura di Ruggiero, Caselli e Sassaroli, ora nelle librerie

Di Redazione

Pubblicato il 24 Mar. 2022

È in libreria il volume La formulazione del caso in terapia cognitivo comportamentale. Gestire il processo terapeutico e l’alleanza di lavoro a cura di Giovanni M. Ruggiero, Gabriele Caselli e Sandra Sassaroli.

 

Il libro contiene contributi critici di Wouter Backx, Barbara Barcaccia, Andrea Bassanini, Antonino Carcione, Raymond DiGiuseppe, Maurizio Dodet, Kristene Doyle, Christiane Eichenberg, Benedetto Farina, Guillem Feixas, Arthur Freeman, Francesco Gazzillo, Stefan Hofmann, Steven D. Hollon, Marco Innamorati, Francesco Mancini, Nicola Marsigli, Gabriele Melli, Paolo Migone, Paolo Moderato, Fabio Monticelli, Claudia Perdighe, Eckard Roediger, Saverio Ruberti, Mariano Ruperthuz Honorato, Angelo Maria Saliani, Diego Sarracino, Antonio Scarinci, Antonio Semerari, George Silberschatz, Avigal Snir, Peter Sturmey, Raffaella Visini, Kelly G. Wilson e David A. Winter.

QUI IL LINK: La formulazione del caso in terapia cognitivo comportamentale

Il libro è strutturato come un dibattito tra i curatori e i contributori; esso contiene una serie di tesi sul ruolo della formulazione del caso nel processo terapeutico esposte dai curatori; ogni tesi è criticamente commentata in altri capitoli denominati “riflessioni” dai contributori.

L’assunto del libro è che la formulazione del caso sia la mossa iniziale e il principale strumento operativo degli approcci CBT con cui un terapeuta gestisce l’intero processo psicoterapeutico. L’idea è che, nella CBT, la formulazione del caso incorpori sia gli interventi CBT specifici del trattamento che le componenti non specifiche, tra cui la negoziazione dell’alleanza terapeutica e la gestione della relazione terapeutica. Inoltre, questo volume presuppone che, negli approcci CBT, la formulazione del caso sia una procedura incessantemente e apertamente condivisa tra il paziente e il terapeuta dall’inizio alla fine del trattamento.

L’ARTICOLO CONTINUA DOPO L’IMMAGINE

La formulazione del caso in terapia cognitivo comportamentale Il libro Fig 2

 

I capitoli sviluppano questo programma e sono scritti dai tre curatori Giovanni Maria Ruggiero, Gabriele Caselli e Sandra Sassaroli e trattano la formulazione del caso sia nell’orientamento terapeutico CBT che non-CBT, mentre le “Riflessioni” sono commenti critici sugli assunti principali del libro forniti da esperti in specifici orientamenti terapeutici. Ad esempio, il capitolo sulla formulazione del caso nella terapia cognitiva standard di Beck è seguito da una riflessione di Arthur Freeman, un clinico e ricercatore nell’area cognitiva standard.

Per dare un’idea del dibattito, riportiamo qui di seguito i titoli di ogni capitolo e di ogni riflessione dei contributori.

Introduzione: La formulazione condivisa del caso come principale processo terapeutico nelle terapie cognitivo-comportamentali (G.M. Ruggiero, G. Caselli e S. Sassaroli).

Capitolo 1: La formulazione del caso nella terapia cognitivo- comportamentale standard (G.M. Ruggiero, G. Caselli e S. Sassaroli). Riflessioni: Il processo di concettualizzazione nella terapia cognitivo- comportamentale (A. Freeman), Formulazione del caso in terapia cognitiva: lo sgabello a tre gambe (S.D. Hollon), L’uso degli scopi nella formulazione del caso in terapia cognitivo-comportamentale (A.M. Saliani, C. Perdighe, B. Barcaccia e F. Mancini)

Capitolo 2: La formulazione del caso nella tradizione comportamentale: Meyer, Turkat, Lane, Bruch e Sturmey (G.M. Ruggiero, G. Caselli e S. Sassaroli). Riflessioni: Relazione terapeutica, cognizione, metacognizione e vita autogestita: quale relazione con la formulazione del caso? (P. Sturmey)

Capitolo 3: Connessione B-C, negoziazione dell’F e razionale del D: progettare e realizzare una disputa efficace e cooperativa nella REBT (G.M. Ruggiero, D. Sarracino, G. Caselli e S. Sassaroli). Riflessioni: La connessione B-C e la negoziazione dell’F nella REBT (R. DiGiuseppe e K. Doyle); La REBT come base per la formulazione del caso in una procedura continua, implicita e ipotetico-deduttiva di raccolta dati nella collaborazione critica e paritaria con il paziente (W. Backx).

Capitolo 4: La formulazione del caso nelle terapie di processo (G.M. Ruggiero, G. Caselli, A. Bassanini e S. Sassaroli). Riflessioni: La CBT basata sul processo come approccio alla concettualizzazione del caso (A. Snir e S. Hofmann); Formulazione del caso e analisi del comportamento (P. Moderato e K.G. Wilson); Schema Therapy, Contextual Schema Therapy e formulazione del caso (E. Roediger, G. Melli e N. Marsigli).

Capitolo 5: Forza e limiti della formulazione del caso nelle terapie cognitive costruttiviste comportamentali (G.M. Ruggiero, A. Scarinci, G. Caselli e S. Sassaroli). Riflessioni: Un pioniere della formulazione costruttivista (D.A. Winter e G. Feixas); TMI: caratteristiche, relazione terapeutica e formulazione del caso (A. Carcione e A. Semerari); Il ruolo del trauma nelle complicazioni psicoterapeutiche e il valore della prospettiva cognitivo-evoluzionista di Giovanni Liotti (B. Farina); La formulazione del caso nel modello costruttivista post-razionalista (M. Dodet); La formulazione del caso e la relazione terapeutica dal punto di vista di una teoria evoluzionistica della motivazione (F. Monticelli); Emozione, motivazione, relazione terapeutica e cognizione nel modello di Giovanni Liotti (R. Visini e S. Ruberti)

Capitolo 6: La formulazione del caso come finale di partita, e non come mossa di apertura, nei modelli relazionali e psicodinamici (G.M. Ruggiero, A. Scarinci, G. Caselli e S. Sassaroli). Riflessioni: Formulazione del piano vs. formulazione del caso: la prospettiva della Control Mastery Theory (F. Gazzillo e G. Silberschatz); Alcune osservazioni storiche e teoriche sulla valutazione psicodinamica (M. Innamorati e M.Ruperthuz Honorato); La formulazione del caso in psicoanalisi e nelle terapie cognitivo-comportamentali (P. Migone)

Capitolo 7: Lo stato empirico della formulazione del caso: Integrazione e validazione di elementi cognitivi, processuali ed evolutivi della formulazione CBT del caso mediante la procedura LIBET (S. Sassaroli, G. Caselli e G. M. Ruggiero). Riflessioni: Una prospettiva costruttivista sulla procedura LIBET (D.A. Winter)

Capitolo 8: Nuove dimensioni nella pianificazione dei casi: Integrazione di applicazioni elettroniche per la salute mentale (E-mental health) (C. Eichenberg) 287

Postfazione: Il cielo in una stanza: La CBT condivide la formulazione del caso più facilmente (ma non troppo) (G.M. Ruggiero, G. Caselli e S. Sassaroli).

La formulazione del caso in terapia cognitivo comportamentale Il libro Fig 1

 

La formulazione del caso in terapia cognitivo comportamentale Il libro Fig 3

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Ruggiero, G. M., Caselli, G. e Sassaroli, S. La formulazione del caso in terapia cognitivo comportamentale. Gestire il processo terapeutico e l’alleanza di lavoro. Erickson.
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