Hill e Hamm (2019) hanno esaminato come un elevato supporto sociale e bassi livelli di solitudine potessero attenuare la relazione tra intolleranza all’incertezza e sintomi ansiosi e depressivi in un campione di donne con tumore ovarico.
Intolleranza all’incertezza e salute mentale
Secondo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è possibile distinguere due categorie di tumore ovarico maligno: quello primitivo, che origina dall’ovaio stesso; e quello secondario, che invece giunge all’ovaio dopo essere apparso in altre parti dell’organismo. Tra le donne con cancro ovarico, i tassi di sopravvivenza sono relativamente bassi: secondo il National Cancer Institute quando il tumore è in fase avanzata le possibilità di sopravvivere sono del 47,4 % (Howlader et al., 2012). Questi dati, uniti al faticoso corso del trattamento, hanno un elevato impatto sul funzionamento psicologico e sul benessere delle donne: alcune di loro sperimentano sentimenti di perdita di controllo e isolamento a causa della mancanza di supporto sociale; inoltre la salute fisica compromessa può provocare ansia, depressione, perdita di speranza e preoccupazione per la morte, che determinano una scarsa qualità di vita (Roland et al., 2013).
Una variabile che sembra avere un ruolo importante nella salute mentale e nel benessere è l’intolleranza all’incertezza, definita come l’incapacità di tollerare l’idea che eventi negativi possano verificarsi e che non possano essere necessariamente previsti. Il tratto dell’intolleranza all’incertezza può essere suddiviso in una componente inibitoria, caratterizzata da una ridotta probabilità di intraprendere un’azione a causa dell’incertezza, e l’intolleranza all’incertezza prospettica, legata a preoccupazioni e timori per il futuro (Carleton, 2016).
Intolleranza all’incertezza in pazienti oncologici
L’intolleranza all’incertezza sembra essere un costrutto particolarmente rilevante per gli individui a cui è stato diagnosticato il cancro. Frequentemente, la progressione della malattia e la prognosi sono sconosciute ed essere in grado di tollerare l’incertezza in generale (Strout et al., 2018), e più nello specifico riguardo alla malattia, può essere fondamentale per il benessere degli individui; un’elevata intolleranza all’incertezza sembra infatti esacerbare i sintomi d’ansia e quelli depressivi (Carleton et al., 2012). Inoltre, è associata a varie forme di angoscia tra gli individui affetti da cancro: alcuni studi presenti in letteratura si sono occupati di studiare quali fossero gli effetti dell’intolleranza all’incertezza come tratto. Kurita e colleghi (2013), per esempio, hanno scoperto che l’intolleranza all’incertezza era associata a sintomi depressivi, stress e minore benessere emotivo; Taha e colleghi (2012) hanno invece trovato che fosse legata a sintomi depressivi e sensibilità all’ansia nelle donne con cancro al seno, mentre, negli uomini con tumore alla prostata, ha provocato angoscia e ansia generalizzata (Eisenberg et al., 2015). Sembrerebbe quindi che, poiché i protocolli di trattamento sono molto invasivi e i tassi di recidiva sono elevati, l’intolleranza all’incertezza può svolgere un ruolo significativo nell’esacerbare il disagio e ridurre il benessere psicologico.
Supporto sociale e solitudine in pazienti oncologici
Altri fattori che sembrano giocare un ruolo importante nelle donne affette da cancro ovarico sono il supporto sociale e la solitudine. Alcuni dati mostrano come talvolta il supporto sociale, concettualizzato come la disponibilità di altri per il supporto emotivo, informativo o tangibile sia legato a veri e propri cambiamenti fisiologici associati a una diminuzione della progressione del cancro e a un aumento della sopravvivenza (Lutgendorf et al., 2012). Inoltre il supporto sociale sembra ridurre i sintomi depressivi e l’ansia, in quanto può facilitare strategie di coping e aiutare le persone ad elaborare emotivamente una diagnosi (Helgeson, & Cohen, 1999). Per quanto riguarda la solitudine, invece, che si riferisce alla percezione di essere isolati e insoddisfatti a causa della discrepanza tra le relazioni sociali desiderate ed effettive (Hawkley & Cacioppo, 2010), non sono presenti studi su come sia legata al cancro ovarico nello specifico, ma una recente revisione sistematica ha mostrato come essa sia associata a una minore qualità di vita legata alla salute e a una salute mentale peggiore tra gli individui con altri tipi di cancro (Deckx et al., 2014). Alla luce di ciò sembrerebbe che le esperienze sociali positive e una diminuzione della solitudine possano ridurre i sintomi ansiosi e depressivi.
Intolleranza all’incertezza e tumore ovarico: uno studio
Dato che l’intolleranza all’incertezza è un fattore di vulnerabilità nello sviluppo di sintomi di salute mentale, Hill e Hamm, nel 2019, si sono occupati di esaminare la misura in cui un elevato supporto sociale e bassi livelli di solitudine potessero attenuare la relazione tra intolleranza all’incertezza e sintomi di salute mentale. Tra Ottobre 2017 e Marzo 2018, 131 donne con diagnosi di cancro ovarico, di età compresa tra i 25 e i 72 anni, hanno partecipato allo studio, completando in primo luogo la Depression Anxiety Stress Scales (DASS-21) (Henry & Crawford, 2005) per valutare l’ansia e la depressione; successivamente il Medical Outcomes Study Social Support Survey (MOS- SSS -Sherbourne & Stewart, 1991), per raccogliere informazioni sul supporto sociale; l’intolleranza all’incertezza è stava valutata tramite la IUS (Carleton et al., 2007), che valuta sia l’intolleranza all’incertezza inibitoria che quella prospettica. Infine alle donne è stata somministrata la UCLA Loneliness Scale (Russel, 1996), per misurare i sentimenti di solitudine. Contrariamente alle previsioni degli autori, le variabili sociali non hanno influenzato la reazione tra intolleranza all’incertezza e sintomi di salute mentale; una possibile spiegazione è che talvolta l’intolleranza all’incertezza, l’ansia e i sintomi depressivi sono cosi connessi tra di loro che il supporto sociale o una diminuzione della solitudine non bastano per alterare l’associazione (Hill & Hamm, 2019). L’intolleranza all’incertezza e le variabili sociali sembrano tuttavia essere associate ai sintomi depressivi e all’ansia; in particolare, la solitudine emerge come il più forte predittore di questi ultimi. Inoltre, sembrerebbe che l’intolleranza all’incertezza inibitoria sia più correlata ai sintomi di salute mentale rispetto a quella prospettica: è possibile che paralisi, impotenza e comportamenti di evitamento, caratteristici dell’intolleranza all’incertezza inibitoria la rendano disadattiva e particolarmente problematica per le donne con diagnosi di cancro ovarico (Hong & Lee, 2015).
In conclusione i risultati evidenziano che, essendo la solitudine il più forte predittore di sintomi di salute mentale, affrontare la solitudine e l’intolleranza all’incertezza, in particolare, può essere particolarmente importante per contribuire a diminuire l’ansia e i sintomi depressivi; alcuni trattamenti efficaci sono, ad esempio, le terapie cognitivo-comportamentali che mirano alle cognizioni sociali negative dato che la percezione delle minacce sociali è radicata nell’esperienza della solitudine (Hawkley & Cacioppo, 2010).