Il presente articolo affronta il tema della sessualità per una donna divenuta madre e per la coppia, attraverso l’interpretazione del sesto episodio della serie tv Netflix Workin’ Moms.
Moms – (Nr.7) Moms – Maternità e sessualità
In che rapporto è la sessualità con il ruolo genitoriale?
Dopo la nascita di un figlio il rapporto di coppia viene fortemente sacrificato, per la mancanza di tempo e forze fisiche. Diviene difficile per entrambi i membri della coppia potersi concedere lo spazio di cui necessitano. Nei primi mesi di vita del bambino, con scarso tempo e un nuovo ruolo a cui adattarsi, il bisogno messo maggiormente da parte è quello sessuale, tanto per le mamme quanto per i papà.
L’episodio della serie tv Workin’ Moms mette in luce l’umano bisogno sessuale e le diverse fantasie di ogni donna del gruppo post-partum. Si mostra fondamentale per ogni madre poter comunicare a se stessa e all’altro i propri vissuti interiori senza giudicarsi né essere giudicata.
In particolare nel gruppo viene introdotta con naturalezza la preferenza di ognuna rispetto ad un diverso tipo di cinematografia pornografica. Il telefilm canadese si rivela geniale anche stavolta nel non sottoporre la questione pornografia secondo il criterio di giusto o sbagliato, ma attraverso la stessa spontaneità che può esserci nella scelta della bevanda con cui accompagnare il pasto.
La protagonista Kate preferisce i cartoni giapponesi, noti come Hentai, mentre Jenny, altro elemento del gruppo post-partum, ama giocare con il capo dell’ufficio.
In una cultura occidentale che ancora a volte presenta il sesso come tabù, il diritto di una donna divenuta madre ad avere desideri sessuali rischia di essere messo in secondo piano se non è la madre stessa la prima a riconoscerlo. I personaggi di Kate e Jenny mostrano lo Sliding Doors, (riprendendo il celebre film di Peter Howitt con Gwineth Paltrow) di una relazione di coppia.
Kate più spontanea rispetto a Jenny non teme di raccontare al marito le proprie preferenze sessuali, mentre Jenny più artificiosa nega le difficoltà di comunicazione con il marito e il proprio bisogno di ricreare l’intimità, che sposta poi sul capo dell’ufficio. Con lo stesso capo Jenny non riesce ad essere diretta, ma deve sempre ricorrere ad escamotage e giochi affinché lui capisca il suo interesse, probabilmente perché lei stessa fa fatica a riconoscersi e ad esternare i propri bisogni sessuali in modo spontaneo.
Kate e Nathan, il marito, vincono perchè non sono soggetti a giudizi inconsci nè a tabù. Entrambi riescono a riconoscere e a dare spazio ai propri bisogni sessuali con naturalezza.
Jenny invece sembra ritenere che vi sia un copione nell’accoppiamento, dove donna e uomo sono personaggi con le parti già assegnate. Questo ostacola la comunicazione con il marito e rende possibile quella con il capo, fintantoché la recita può durare.
L’insegnamento che dona la serie tv in questo caso è che non c’è nulla di più spontaneo e naturale della sessualità, che nella relazione di coppia si incastra con aspetti comunicativi e individuali. Essere genitori vuol dire essere umani e spesso membri di una coppia, che ogni tanto per il benessere proprio e dell’altro dovrebbe permettersi di chiudere la porta della stanza e lasciare fuori i figli.