Un recente studio ha voluto esplorare le credenze dei giovani adulti circa la loro capacità di porre fine alle relazioni sentimentali e di identificare quali caratteristiche di personalità e quali tipologie di esperienza romantica siano associate alle credenze di rottura.
Il coinvolgimento romantico durante la giovane età adulta (18-29 anni) comporta, tipicamente, la costruzione e la dissoluzione di molteplici tipologie di relazioni, ciascuna con un diverso grado di emotività, intimità sessuale e impegno (Boisvert & Poulin, 2016).
La giovane età adulta è una fase evolutiva caratterizzata da esplorazione (dell’amore, del lavoro, dell’identità) e le relazioni romantiche possono favorire o ostacolare tale processo. Durante questa fase, gli individui coordinano i propri obiettivi di sviluppo individuale (ad esempio, completare la propria formazione, iniziare una carriera, consolidare un senso di identità), con la ricerca di relazioni intime (Arnett, 2015). Questo crea una tensione di sviluppo unica, poiché cercano di bilanciare l’indipendenza con l’interdipendenza (Shulman & Connolly, 2013). Questo equilibrio è influenzato non solo dal cambiamento delle priorità per l’individuo, ma anche dal cambiamento dei contesti legati alla scuola e al lavoro.
Le relazioni romantiche sono vantaggiose per lo sviluppo quando promuovono la crescita individuale e aiutano ad affrontare le sfide dello sviluppo. Poiché i giovani adulti sperimentano le transizioni chiave dello sviluppo in molteplici ambiti della vita, la capacità di coordinare le aspirazioni individuali e i piani di vita con quelli dei partner romantici è necessaria per gli adulti emergenti per formare relazioni durature (Shulman & Connolly, 2013) e sviluppare l’intimità romantica (Shulman, Scharf, Livne, & Barr, 2013).
Senza una visione condivisa del futuro, o in presenza di barriere logistiche o temporali che impediscono di fare piani di vita comuni, gli adulti emergenti, Secondo Norona et al. (2017), porranno fine alla loro relazione: ad esempio potrebbero aver bisogno di chiudere una relazione per perseguire obiettivi professionali o di studio senza essere ostacolati da partner incompatibili. Tuttavia, il processo di rottura è complesso e comporta molteplici fasi e decisioni sia cognitive che interpersonali.
Un passo fondamentale nel processo di dissoluzione della relazione è riconoscere che una relazione deve finire (Battaglia et al., 1998; Baxter, 1984) ed è importante sapere quando rompere. I giovani adulti spesso terminano le relazioni romantiche a causa del bisogno insoddisfatto di interdipendenza o di indipendenza (Norona et al., 2017). Quindi, parte della fine delle relazioni è la consapevolezza dei propri bisogni e desideri e la capacità di valutare se sono soddisfatti nell’attuale rapporto di coppia.
Una volta presa la decisione, devono essere in grado di portare a termine la rottura in modo efficace e appropriato. L’incapacità di essere chiari e diretti quando si rompe può contribuire a confondere lo stato della relazione. È importante anche essere in grado di evitare di ritardare la rottura: se questo accade, possono entrare in uno schema di scivolamento della relazione che accumula vincoli, sostenendo così una relazione indesiderata, come ad esempio una casa condivisa, un animale domestico condiviso, e così via (Stanley, Rhoades, & Markman, 2006).
Infine, quando ci si trova nella condizione di subire la rottura, invece che di deciderla, si deve essere in grado di accettarla (Baxter, 1984). Come altri aspetti dello sviluppo romantico dei giovani adulti (ad esempio, l’atteggiamento verso il coinvolgimento romantico, la capacità di risolvere i conflitti e i modelli di interazione con i partner romantici), le capacità di rottura possono essere influenzate dalle caratteristiche individuali e dalle esperienze romantiche.
Un recente studio (Beckmeyer, J. & Jamison, T., 2019) ha voluto esplorare le credenze dei giovani adulti circa la loro capacità di porre fine alle relazioni romantiche e di identificare quali caratteristiche di personalità e quali tipologie di esperienza romantica siano associate alle credenze di rottura.
I partecipanti (n=948) erano tutti di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Le capacità di rottura dei partecipanti sono state misurate attraverso quattro item sviluppati appositamente per la presente ricerca, a cui potevano rispondere con un punteggio da 1 a 4, rispettivamente da non vera a vera: “Riesco a riconoscere quando è il momento di chiudere una relazione romantica”, “Posso chiudere rispettosamente un rapporto che non voglio più avere”, “Sono in grado di accettare un partner che mi dice di voler rompere con me”, “A volte rimango in una relazione più a lungo di quanto dovrei, perché non so come porvi fine”. Per quanto concerne le esperienze romantiche pregresse, gli autori hanno misurato tre aspetti, attraverso i quali hanno potuto classificare i partecipanti come: single, aventi relazioni occasionali, in una relazione romantica esclusiva, fidanzamento e matrimonio: “Quante relazioni romantiche hai avuto fino ad ora?”, “Da quando hai compiuto 18 anni, quante volte sei stata single?” (opzioni di risposta: da 1= mai, sono sempre stato coinvolto con qualcuno a 5= non sono mai stato coinvolto con nessuno), “Come descriveresti il tuo attuale stato di relazione sentimentale?”. E’ stata inoltre misurata l’auto-efficacia percepita dei giovani adulti attraverso la Generalized Self-Efficacy Scale, composta da 10 item (es. “Posso sempre riuscire a risolvere problemi difficili se mi impegno a fondo”) a cui potevano rispondere con un numero da 1 = non vero a 4 = estremamente vero: punteggi più alti corrispondono ad una maggiore autoefficacia. I 4 items della Brief Sensation Seeking Scale ha indagato la tendenza dei partecipanti a ricercare nuove sensazioni (es.“Mi piacciono le esperienze nuove ed emozionanti, anche se devo infrangere le regole”; opzioni di risposta: da 1= fortemente in disaccordo a 4= fortemente d’accordo).
I risultati hanno rivelato che la maggior parte dei partecipanti ha percepito di avere le capacità necessarie per porre fine alle relazioni sentimentali. Poco più della metà ha riferito di essere in grado di interrompere la relazione romantica tempestivamente, senza ritardarla. L’autoefficacia percepita e la ricerca di sensazioni nuove sono state entrambe associate positivamente all’essere sicuri di quando rompere. Coloro che erano impegnati in relazioni occasionali erano meno sicuri rispetto ai partecipanti single di sapere quando lasciarsi. Infine, la ricerca di sensazioni e il numero di relazioni romantiche nel corso della vita sono stati associati ad una maggiore tendenza a ritardare la rottura, mentre l’autoefficacia percepita si associa a una minore probabilità di ritardarla.