Il presente studio (Bamber & Morpeth, 2018) si propone di indagare l’effetto della mindfulness sull’ansia degli studenti ed esplora la moderazione rappresentata da fattori relativi alle caratteristiche dell’intervento e dagli aspetti concernenti il partecipante
I disturbi d’ansia sono molto comuni all’interno della popolazione studentesca, ed infatti negli ultimi 15 anni la loro diffusione è raddoppiata e circa il 21,9% degli universitari ritiene che l’ansia abbia un impatto negativo sul proprio rendimento (American College of HealthAssociation, 2015a), come confermato dai dati secondo cui alti livelli di ansia possono compromettere la memoria, le abilità di studio, la salute fisica e mentale (Beddoe, & Murphy, 2004).
Gli interventi mindfuness-based (MBIs) sono caratterizzati da controllo dell’attenzione, consapevolezza, accettazione e presenza di pensieri non giudicanti (Kabat-Zinn, 2003), ed i più conosciuti sono la mindfulness-based stress reduction (MBSR) di Vipassana e la mindfulness-based cognitive therapy (MBCT) della tradizione dello Zen buddista, i quali utilizzano degli esercizi corporei in grado di aumentare la focalizzazione sul momento presente.
Recentemente è stata esaminata l’associazione tra la mindfulness e l’ansia, in particolare il modo in cui la pratica delle tecniche di mindfulness è in grado di ridurre i livelli di ansia del soggetto. Per questo motivo, il presente studio (Bamber, &Morpeth, 2018) si propone di indagare l’effetto della mindfulness sull’ansia degli studenti ed esplora la moderazione rappresentata da fattori relativi alle caratteristiche dell’intervento (numero di sessioni, lunghezza del tempo di ogni sessione, l’inclusione dello yoga, sessioni di pratica svolte a casa) e dagli aspetti concernenti il partecipante (livello di studio, genere, età).
1492 individui sono stati suddivisi in due gruppi (gruppo sottoposto a MBI vs di controllo) e,dopo aver condotto le analisi sulle variabili coinvolte, si è rilevato che coloro che praticano mindfulness riportano bassi livelli di ansia rispetto al gruppo di controllo, e che ciò accade sia nella popolazione clinica che in quella non clinica. Si è rilevato inoltre che gli studenti universitari beneficiano maggiormente dei laureati di queste tecniche, probabilmente perché maggiormente coinvolti in imminenti problemi di stress e ansia dovuti alla preparazione e al superamento degli esami del proprio corso di studi (American College of HealthAssociation, 2015a), oltre che per il fatto di avere maggior possibilità rispetto agli adulti di trovare del tempo da dedicare a queste attività. Non sono state d’altro canto evidenziate differenze riguardanti il genere, sebbene le donne in media riportino maggiori livelli di ansia degli uomini (Head and Lindsey, 1983) ed altri studi abbiano rilevato in loro una riduzione considerevole di stress e ansia in seguito a MBIs (De Vibe et al. 2013).
Relativamente alle caratteristiche dell’intervento, si è visto che non ci sono differenze in termini di efficacia in base al tipo di intervento usato, né effetti significativi legati alla lunghezza della singola sessione, ma differenze significative collegate al numero di sessioni svolte. Infatti sembrerebbe che tutti gli interventi di mindfulness siano ugualmente in grado di ridurre l’ansia e che tale effetto sarebbe aumentato dalla quantità di volte che gli esercizi vengono praticati (Khoury et al. 2013). Inaspettatamente però si è trovato che la pratica a casa di tali interventi non ha l’effetto desiderato, in quanto il dover svolgere da soli gli esercizi aumenta l’ansia degli studenti, che sono in difficoltà nel trovare dell’ulteriore tempo da dedicare ad essi e dubbiosi sulla loro capacità di svolgere gli esercizi autonomamente (Birnbaum, 2008).
In conclusione, possiamo dire che gli effetti benefici della mindfulness sulla riduzione dell’ansia, debbano portare gli studenti a prendere in considerazione l’idea di usufruire della tecnica, in quanto potrebbe risultare utile per il loro benessere fisico e mentale, oltre che per il raggiungimento degli obiettivi scolastici e lavorativi.