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Mind-wandering e musica eroica: quali pensieri emergono?

La musica sembra avere un impatto significativo sulla valenza dei contenuti dei pensieri evocati durante il mind wandering.

Di Tommaso Arosio

Pubblicato il 30 Set. 2020

A chi non capita di vagare con la mente durante una qualsiasi attività, senza sapere perché ci si sia ritrovati a pensare a quelle cose?

 

Tutto ciò ha un nome: mind-wandering, un’attività caratterizzata da un passaggio di attenzione da un compito attuale a pensieri e sentimenti non correlati (Smallwood & Schooler, 2015).

Dato che molti individui trascorrono una notevole quantità del loro tempo a vagare con la mente e che il contenuto del pensiero durante il mind-wandering può portare a influenzare in modo positivo o negativo l’umore degli individui (Killingsworth & Gilbert, 2010; Fox et al., 2018), è rilevante cercare di capire quali potrebbero essere i fattori che influenzano il contenuto dei pensieri durante il mind-wandering. In letteratura è già noto che la musica “allegra” porti gli individui verso pensieri più positivi durante il mind-wandering rispetto alla musica “triste” (Taruffi et al., 2017).

In uno studio recente (Koelsch et al., 2019) si sono analizzati gli effetti della musica “eroica” (Heroic Music), in confronto con la musica “triste”, sul mind-wandering. In particolare, si è cercato di capire se questi tipi di musica abbiano degli effetti sul contenuto del pensiero durante il mind-wandering.

Per la ricerca sono stati reclutati 62 partecipanti, sottoposti a sei sessioni di ascolto di 2 minuti di brani di musica “eroica” o “triste” (simili tra loro per tempo, intensità e orchestrazione). Dopo ogni estratto, i partecipanti hanno risposto a un questionario di 11 item, progettato per valutare l’estensione del mind-wandering e caratterizzare il contenuto dei pensieri (per esempio, per quanto riguarda l’eccitazione, la costruttività, la motivazione).

Al l’inizio dell’esperimento, e dopo ogni sondaggio sui pensieri, il sentimento dei partecipanti è stato valutato utilizzando un questionario di 10 item, l’International Positive and Negative Affect Schedule – Short Form (I-PANAS-SF; Thompson, 2007).

Dai risultati si è riscontrato che il mind-wandering è emerso durante l’ascolto di entrambi i tipi di musica (eroica, triste), e che il tipo di musica ha influenzato fortemente i contenuti dei pensieri. La musica eroica ha evocato pensieri più positivi, emozionanti, costruttivi e motivanti, mentre la musica triste ha suscitato pensieri più calmi o demotivanti.

I risultati indicano quindi che la musica ha un forte impatto sulla valenza dei contenuti dei pensieri durante il mind-wandering, con la musica eroica che evoca pensieri più stimolanti e motivanti, e la musica triste pensieri più rilassanti o depressivi. Questi dati possono avere implicazioni importanti per l’uso della musica nella vita quotidiana e anche a livello terapeutico, per promuovere la salute e il benessere sia nelle popolazioni cliniche che negli individui sani.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Fox, K. C., Andrews-Hanna, J. R., Mills, C., Dixon, M. L., Markovic, J., Thompson, E., &Christoff, K. (2018). Affective neuroscience of self-generated thought. Annals of the New York Academy of Sciences, 1426(1), 25-51.
  • Killingsworth, M. A., & Gilbert, D. T. (2010). A wanderingmindis an unhappymind. Science, 330(6006), 932-932.
  • Koelsch, S., Bashevkin, T., Kristensen, J., Tvedt, J., &Jentschke, S. (2019). Heroic music stimulates empowering thoughts during mind-wandering. Scientific reports, 9(1), 1-10.
  • Smallwood, J., &Schooler, J. W. (2015). The science of mindwandering: empiricallynavigating the stream of consciousness. Annualreview of psychology, 66, 487-518.
  • Taruffi, L., Pehrs, C., Skouras, S., &Koelsch, S. (2017). Effects of sad and happy music on mind-wandering and the default mode network. Scientific Reports, 7(1), 1-10.
  • Thompson, E. R. (2007). Development and validation of an internationallyreliable short-form of the positive and negative affect schedule (PANAS). Journal of cross-cultural psychology, 38(2), 227-242.
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