Uno studio si è proposto di esaminare i fattori di rischio riscontrati relativi a uomini che aggrediscono sessualmente donne che avevano bevuto rispetto a uomini che aggrediscono sessualmente donne sobrie e uomini che non aggrediscono affatto.
Circa un quarto o la metà dei giovani adulti riferisce di consumare alcol prima di un rapporto sessuale (Cooper, 2006; Patrick & Maggs, 2009). Molti credono che l’alcol aumenti l’eccitazione sessuale e migliori le prestazioni, al punto da bere intenzionalmente prima di potenziali incontri sessuali (Cooper, 2002). Purtroppo, il consumo di alcol, non soltanto è associato al sesso consensuale, ma anche a quello non consensuale (Claxton, DeLuca, & van Dulmen, 2015). Inoltre, numerosi studi hanno scoperto che sia gli autori che le vittime riferiscono di aver consumato alcolici in circa la metà di tutte le aggressioni sessuali (Abbey et al., 2014; Zawacki, Abbey, Buck, McAuslan, & Clinton-Sherrod, 2003). Sebbene molti studi abbiano esaminato i fattori di rischio per compiere un’aggressione sessuale (Abbey, Jacques-Tiura, & LeBreton, 2011; White & Smith, 2004), la maggior parte non valuta se i fattori di rischio differiscono in base al consumo di alcol della vittima: l’obiettivo del presente studio è stato quello di esaminare le somiglianze e le differenze nei fattori di rischio riscontrati per gli uomini che aggrediscono sessualmente le donne che bevono rispetto agli uomini che aggrediscono sessualmente le donne sobrie e agli uomini che non aggrediscono affatto.
Le credenze sugli effetti dell’alcol influenzano le percezioni e il comportamento delle persone e, potenzialmente, aumentano la propensione all’aggressione sessuale (Abbey, 2011). Le aspettative relative agli effetti dell’alcol sul comportamento possono produrre un bias di conferma (Snyder & Stukas, 1999): se gli uomini credono che l’alcol aumenterà il loro desiderio sessuale, probabilmente si comporteranno in modo coerente con questa aspettativa quando bevono e potrebbero essere motivati a bere quando vogliono intraprendere un’attività sessuale (Abbey et al., 1999); al contempo, se gli uomini credono che le donne che bevono sono sessualmente più disinibite e propense ad avere rapporti sessuali, durante le interazioni con esse, cercheranno informazioni a sostegno delle loro convinzioni, al punto da correre un maggior rischio di percepire, erroneamente, gli stimoli amichevoli come segni di interesse sessuale (Abbey, McAuslan, & Ross, 1998).
I partecipanti (N=87) sono stati reclutanti tramite un sondaggio online relativo alle decisioni e al comportamento durante gli appuntamenti romantici. I criteri di inclusione richiedevano che i partecipanti avessero un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, che fossero single e che fossero usciti con una donna negli ultimi due anni. Gli autori hanno valutato:
- i precedenti di aggressione sessuale dall’età di 14 anni per mezzo della Sexual Esperiences Survey (SES; Abbey et al.,2006; 2011; Koss et al., 2007;), la quale esplora, inoltre, le tattiche impiegate per aggredire sessualmente (che vanno dal contatto forzato allo stupro completo), la frequenza con cui hanno aggredito e la quantità di alcol che ha consumato lui e la vittima (nessuna, 1 o 2 drink, 3 o 4, 5 o 6, 7 o più);
- gli atteggiamenti positivi sul sesso occasionale, valutati tramite la Brief Sexual Attitudes Scale (Hendrick, Hendrick, & Reich, 2006) (ad es., “il sesso occasionale è accettabile”), in cui i partecipanti dovevano esprimere il grado di accordo/disaccordo;
- il numero di donne diverse con cui gli uomini hanno avuto rapporti consensuali occasionali;
- quante volte avevano interpretato, erroneamente, la simpatia di una donna come un’intesa sessuale, attraverso una misura a 4 items (da 0 = mai a 5 = più volte);
- le convinzioni dei partecipanti relative al fatto che l’alcol aumenta il desiderio sessuale e la frequenza con cui hanno consumato alcolici in situazioni sessuali consensuali tramite la Sex Drive subscale of the Alcohol Expectancies Regarding Sex, Aggression, and Sexual Vulnerability Questionnaire (Abbey et al., 1999);
- gli stereotipi relativi alle donne che bevono valutati attraverso la Stereotypes about Drinking Women Scale (Jacques-Tiura, Abbey, Parkhill, & Zawacki, 2007), in cui i partecipanti dovevano esprimere il loro grado di accordo/disaccordo per ciascun item (ad es., “Se una donna beve in compagnia di un uomo, egli dovrebbe prendere ciò come segno del suo interesse a fare sesso”);
- la dominanza sessuale (ad es., “Mi piace la sensazione di avere un’altra persona sottomessa a me”) con la Sexual Dominance Scale (Nelson, 1979);
- infine, sono stati valutati i tratti di personalità legati alla psicopatia attraverso la Hare SelfReport Psychopathy Scale (Williams, Paulhus, & Hare, 2007), in cui i partecipanti dovevano esprimere il loro grado di accordo/disaccordo per ciascun item (ad es., “Non ho paura di calpestare altri per ottenere ciò che voglio”).
Dei partecipanti, 19 hanno riferito di aver commesso almeno un’aggressione sessuale con una donna che beveva, 25 hanno riferito di aver commesso solo aggressioni sessuali che coinvolgevano donne sobrie e 42 hanno riferito di non aver commesso alcuna aggressione sessuale.
Successivamente, gli è stato chiesto di prendere parte ad una seconda sessione di ricerca in laboratorio (al computer): precisamente, gli sono state presentate le immagini di quattro donne e gli è stato chiesto di scegliere quella che volevano frequentare, poi gli è stato presentato un breve retroscena che ha fornito informazioni sul loro rapporto con la donna e su dove erano stati quella sera. Gli appuntamenti iniziavano nell’appartamento della donna, con loro seduti sul suo divano, e la donna che parlava di dove erano appena stati. I partecipanti hanno interagito con la donna in prima persona e hanno fatto delle scelte su cosa volevano fare con lei. Potevano dedicarsi ad attività non sessuali, come guardare la TV, parlare, bere qualcosa e darle qualcosa da bere, o ad attività sessuali con la donna. Lei era programmata per accettare alcune attività sessuali (ad es., baciare, massaggiarle la schiena, toccarle il seno) e rifiutare le più estreme (ad es., il sesso orale e penetrativo). I partecipanti potevano ricevere fino a cinque rifiuti. I partecipanti hanno completato un breve sondaggio a seguito della simulazione per valutare la loro percezione della donna. Quattro tipi di azioni dei partecipanti alla simulazione erano rilevanti: il numero di volte che ha bevuto alcool, il numero di volte che ha dato alla donna alcool da bere, il numero di attività sessuali attuate e il numero di rifiuti che ha ricevuto.
Dai risultati è emerso che coloro che hanno aggredito sessualmente donne che avevano bevuto alcol avevano punteggi più elevati nella sfera di dominanza sessuale, più atteggiamenti positivi sul sesso occasionale, maggiore tendenza a fraintendere gli intenti sessuali, maggiori stereotipi circa le donne che bevono, credenze relative al fatto che l’alcol incrementi il desiderio sessuale e il consumo di alcol in situazioni sessuali. Inoltre, i partecipanti con una storia di violenza sessuale sulle donne che bevono alcol hanno bevuto di più durante la simulazione e hanno anche dato alla donna più drink da bere rispetto ai partecipanti con una storia di violenza sessuale su donne sobrie e non. Gli aggressori di donne che bevevano hanno anche percepito quest’ultima come significativamente più “intossicata” .