I sette pilastri della Mindfulness racconta il metodo mindfulness, che ci porta dal fare all’essere, disinnescando il pilota automatico per lasciare andare la presa che i desideri hanno su di noi.
La Mindfulness come approccio di terza onda della terapia cognitvo-comportamentale si è ormai diffusa da qualche anno sia come Mindfulness-Based Cognitive Approach, sia come Mindfulness-Based Stress Reduction.
La decisione dell’autrice del libro I sette pilastri della Mindfulness di mettere nero su bianco tutto ciò che conosce sulla meditazione consapevole è partita da un evento di vita che l’ha vista prima giacere inerme in un letto di ospedale e poi riorganizzare completamente la propria vita e le proprie abitudini a seguito del malessere.
Il momento particolare che tutti noi stiamo attraversando, caratterizzato dalla pandemia, ci ha spinto a ripensare e riorganizzare la nostra vita un po’ come è successo alla Toro e proprio per questo la lettura di questo testo può esserci utile. La mindfulness, infatti, ci apre all’essenziale, al nostro stato originario di presenza.
La prima parte del libro I sette pilastri della Mindfulness presenta gli elementi essenziali della meditazione: come nasce, che cos’è, come si può praticare, a quali scopi.
Il prestare attenzione con intenzione al momento presente, in modo non giudicante produce una serie di benefici che vanno dal potere antinfiammatorio, alla modulazione delle difese immunitarie, dalla regolazione funzionale degli stati interni, alla creazione di nuovi percorsi sinaptici, all’impatto sullo stress, le malattie psicosomatiche e vari disturbi di natura psicologica.
L’autrice si sofferma sulla descrizione dei sette pilastri che considera punti fermi, non solo a livello tecnico, ma anche come idee chiave, principi, visioni d’insieme e abitudini di vita. La pratica sviluppa i pilastri della consapevolezza: non giudizio, pazienza, mente del principiante, fiducia, non cercare risultati (se non la pienezza dell’esperienza presente), accettazione e capacità di lasciare andare.
Il metodo mindfulness ci porta dal fare all’essere disinnescando il pilota automatico per lasciare andare la presa che i desideri hanno su di noi.
Nella seconda parte del libro la Toro descrive i pilastri prendendo in prestito sette storie di persone che svelano con le loro esperienze cosa siano tali pilastri di saggezza. Ognuno di essi è presentato con una breve premessa, a cui seguono esercizi e storie.
Il giudizio restringe la visione, focalizzando l’attenzione su alcuni dati e non altri, separando ciò che è rilevante da ciò che non lo è. Saper quindi esercitare la sospensione del giudizio è indispensabile almeno quanto il saper giudicare e saper discernere. La fretta non è mai una buona consigliera e saper prendere il proprio tempo è una capacità preziosa. La mente aperta è pronta al nuovo, non ha paura ma è attratta da ciò che non conosce, non teme gli errori. Diventare coscienti di cosa significa essere realmente noi stessi, presuppone la capacità di fidarsi di essere noi stessi. Imparare l’arte del non fare o della non azione è il principio paradossale dell’azione senza azione. L’idea, infine, che sottende il pilastro del lasciar andare è quella di smettere di combattere e permettere a ciò che non ci occorre di scorrere, senza più trattenerlo.
Nella terza e ultima parte l’autrice presenta le nuove applicazioni e le prospettive della mindfulness che da semplice disciplina per la riduzione dello stress e dei pensieri negativi sta diventando sempre più sinonimo di ‘approccio filosofico consapevole alla vita’. Sono illustrati gli effetti che l’approccio produce: sulle relazioni affettive, nel mondo del lavoro, sulla salute, sul rapporto che abbiamo con il corpo e con il cibo.
Nel testo sono presentati sia gli esercizi codificati per sviluppare la consapevolezza sia i valori, i pilastri su cui si basa la pratica, aspetti diversi ma profondamente interconnessi.
Gli eventi della vita non sono controllabili e il Covid-19 ne è una testimonianza presente; possiamo, però, agire sul modo in cui li affrontiamo e la mindfulness può arginare la sofferenza, aumentare la pace interiore, la disposizione alla gioia e l’apertura amorevole verso l’altro.