Secondo una nuova ricerca pubblicata sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, l’uso della pornografia ha numerosi effetti benefici sul funzionamento sessuale delle donne.
Lo studio presentato ha preso in esame se la frequenza dell’uso della pornografia durante la masturbazione, possa predire alterazioni della risposta sessuale come la difficoltà a raggiungere l’orgasmo, il piacere percepito durante la masturbazione e la soddisfazione sessuale nella coppia (Mcnabney & Rowland, 2020).
Allo studio hanno partecipato 2.433 donne dagli Stati Uniti e dall’Ungheria che hanno completato un sondaggio anonimo in cui hanno fornito informazioni demografiche e compilato diverse valutazioni relative alla loro vita sessuale (Mcnabney & Rowland, 2020).
I ricercatori hanno scoperto che l’uso della pornografia durante la masturbazione era più comune tra le donne in premenopausa, le donne che presentavano ansia o depressione persistenti, le donne non eterosessuali, le donne con due o più partner e le donne americane.
L’uso frequente della pornografia durante la masturbazione mostra effetti benefici sia a livello individuale (in termini di masturbazione) sia a livello interpersonale (sesso nella coppia). Inoltre un uso frequente della pornografia durante la masturbazione si associa a minor difficoltà orgasmica, maggiore durata dell’orgasmo e maggiore piacere orgasmico.
Per quel che riguarda il sesso nella coppia, un uso frequente della pornografia si associa a meno difficoltà ad eccitarsi e maggiore durata orgasmica (Mcnabney & Rowland, 2020).
Non si denota alcuna associazione tra pornografia e soddisfazione delle relazioni sessuali, suggerendo che quest’ultima è influenzata da altri fattori. I ricercatori suggeriscono che questi risultati mettono in discussione l’assunto comune secondo cui la pornografia è dannosa per la sessualità dell’individuo, andando ad incidere negativamente sulla soddisfazione delle relazioni sessuali (Mcnabney & Rowland, 2020).
I limiti dichiarati dagli autori del suddetto studio riguardano la mancata valutazione della dipendenza dalla pornografia per raggiungere l’orgasmo, variabile che potrebbe influenzare i dati; inoltre un ulteriore limite è la mancata misurazione dell’atteggiamento degli individui che componevano il campione nei confronti della pornografia. Questi fattori sono rilevanti perché il disagio derivante dall’uso della pornografia (a causa della dipendenza percepita o della violazione delle norme culturali) può interferire in maniera importante con il ciclo di risposta sessuale (Mcnabney & Rowland, 2020).
I ricercatori hanno anche indagato il ruolo di altre variabili nella compromissione del funzionamento sessuale, scoprendo che livelli inferiori di rendimento scolastico insieme ad ansia e depressione si associano a disfunzione orgasmica, inoltre anche l’ansia e la depressione si associano a una minore soddisfazione relazionale e sessuale (Mcnabney & Rowland, 2020).
I ricercatori concludono che l’uso della pornografia è abbastanza comune tra le donne ed è improbabile che interferisca con il funzionamento sessuale durante le relazioni di coppia. Altre variabili come l’ansia, la depressione e l’insoddisfazione delle relazioni sessuali sembrano prevedere in modo più coerente le problematiche sessuali (Mcnabney & Rowland, 2020)