Il libro Metodo LabGDR è pensato per essere uno strumento pronto all’uso, destinato a psicologi, educatori e formatori che vogliono addentrasi nell’affascinate mondo del gioco di ruolo.
Nato dalla collaborazione di un formato team di esperti, il primo LabGDR venne sperimentato con un gruppo di ragazzi Asperger, per poi diffondersi in studi clinici, comunità e centri di formazione. Il cuore centrale di questo metodo è “Imparare divertendosi”. L’utilizzo dell’immaginazione infatti può diventare uno strumento molto potente, per diversi motivi: aiuta ad allenare le capacità di mentalizzazione, stimola la relazione tra i partecipanti e soprattutto motiva l’apprendimento attraverso il divertimento e il coinvolgimento emotivo. In altre parole, permette di sperimentare nuovi stili di pensiero e di comportamento attraverso la personificazione di ruoli diversi, uscendo dal proprio punto di vista e spaziando in contesti relazionali nuovi.
A chi si rivolge il LabGDR? A chiunque possa godere dei suoi benefici, senza distinzione di età o livello cognitivo. Gli autori però si raccomandano di calibrare bene il gruppo in modo che sia omogeneo, al fine di evitare che qualche componente possa sentirsi escluso o meno coinvolto nelle dinamiche di gioco.
Il libro è diviso in due parti, la prima più esplicativa e teorica, la seconda pratica ed esperienziale, nella quale vengono presentati passo a passo alcuni progetti LabGDR che possono essere riprodotti.
Il primo capitolo offre spunti interessanti sulle principali caratteristiche del gioco di ruolo, a partire dall’esperienza decennale come master di Marco Modugno.
Gli ambiti applicativi del LabGDR sono principalmente 4: ludico, didattico, formativo e terapeutico.
Nel secondo capitolo troviamo le caratteristiche di ciascun ambito e i punti chiave a cui porre attenzione per garantirne la corretta applicazione.
Il terzo capitolo invece entra nel cuore del LabGDR, approfondendo in particolare gli aspetti clinici che riguardano l’apprendimento metacognitivo, come gestire il vissuto emotivo al termine della sessione di gioco e come incentivare lo sviluppo delle abilità relazionali.
Gli ultimi 3 capitoli sono destinati alla presentazione di progetti realizzati dagli autori, con la descrizione dettagliata degli strumenti utilizzati e dove reperirli, l’utenza di riferimento e le finalità del gioco.
Il GDR è stato ampiamente utilizzato all’interno di progetti terapeutico-riabilitativi svolti in ambiente naturale, sia in Italia che all’estero, ed esiste numerosa ricerca scientifica a supporto della sua efficacia nell’incentivare il benessere fisico, psicologico e relazionale.
E’ difficile, se non impossibile, trovare difetti a questo libro. E’ diretto, semplice e strutturato in modo da dare al lettore la sensazione di avere in mano uno strumento di immediata applicabilità, anche per i neofiti del gioco di ruolo e del mondo fantasy. Ogni capitolo espone gli obiettivi che si prefigge e le competenze che si andranno ad approfondire, permettendo di ritrovare facilmente i concetti a una seconda lettura.