La sindrome premestruale è l’insieme dei sintomi emotivi, fisici e comportamentali che si manifestano nella donna 5 giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni e che terminano generalmente quando queste hanno inizio (Kamalifard et al., 2017).
Solitamente la sindrome premestruale comporta nelle donne la comparsa di depressione con aumento di sintomi ansiosi, appetito, problemi del ritmo sonno-veglia e fragilità emotiva, e difatti soddisfano gli stessi criteri di solito utilizzati per diagnosticare un disturbo di depressione maggiore in soggetti che presentano i medesimi sintomi per un periodo di tempo superiore alle due settimane (Padhy et al., 2015). Considerando che possono esserci delle differenze da soggetto a soggetto, riguardanti la presenza o assenza dei sintomi depressivi associati alla sindrome premestruale, nonché variazioni nella severità di tali sintomi, è bene considerare il ruolo assunto da fattori sia esterni che interni, che possono influenzare la pressione sanguigna durante la seconda metà della fase luteinica. A tal proposito varie strategie sono state individuate per favorire la diminuzione di tale pressione sanguigna e quindi di conseguenza ridurre i sintomi depressivi associati alla sindrome premestruale (Yen et al., 2018) e tra questi gli accorgimenti comunemente utilizzati includono l’utilizzo di un determinato regime alimentare, rimedi medici, esercizi fisici e altri cambiamenti riguardanti lo stile di vita del soggetto (Maddineshat et al., 2016). Recentemente sono stati messi in luce anche i vantaggi in termini di salute derivati dalla pratica dello yoga e per questo motivo il presente studio si propone di indagare gli effetti dello yoga sulla diminuzione dei sintomi depressivi legati alla sindrome premestruale.
Dopo aver completato un questionario self-report in grado di misurare la severità dei sintomi depressivi, il Beck Depression Inventory-Second Edition Questionnaire (BDI-II; Smarr &Keefer, 2011), le partecipanti sono state assegnate casualmente al gruppo di controllo e a quello scelto per seguire gli esercizi di yoga. Dopo che il secondo gruppo ha frequentato lezioni di yoga di 60 minuti, 3 volte alla settimana, per la durata di 3 mesi, a tutte è stato chiesto di completare nuovamente il questionario self-report per valutare i sintomi depressivi, oltre all’essere sottoposte alla misurazione dei livelli di pressione sanguigna.
I risultati mostrano che lo yoga ha effetti benefici sulla sindrome premestruale, influenzando la diminuzione dei sintomi depressivi oltre che la riduzione della pressione sanguigna, in linea con gli studi secondo i quali allo yoga sono riconosciuti numerosi effetti benefici che ne comportano l’utilizzo nel trattamento di donne che soffrono di sindrome premestruale (Ghaffarilaleh et al., 2018), di pazienti a cui è stato diagnosticato un tumore al seno (Porter et al., 2017) e di quelle che presentano depressione durante la gravidanza (Davis et al., 2015).
In conclusione possiamo affermare che lo yoga, focalizzando pensieri, sensazioni e reazioni corporee nel momento presente all’interno di un’atmosfera non giudicante, permette di ridurre i sintomi depressivi e la pressione sanguigna collegati alla sindrome premestruale, consentendo quindi di ottenere un miglioramento in termini di salute mentale e benessere individuale (Hofmann & Gómez, 2017).