Come da più fonti viene messo in luce, l’attuale emergenza Coronavirus, sta suscitando una giustificata paura e ancor di più una risposta di angoscia tra la popolazione, per tutto ciò che la stessa sta stravolgendo e comportando in diversi settori.
Solo per citarne alcuni: vita privata, abitudini, modalità di condurre il proprio lavoro e di interagire con l’altro, e paure, paure per le proprie risorse finanziare, per la propria incolumità e per quella dei propri cari, paura di poter contrarre il virus e relative conseguenze.
Ma se la paura da una parte, in questo preciso momento, è legittimata e giustificata, dall’altra parte la stessa interferisce con la buona risposta del nostro sistema immunitario. Scopriamo perché e cosa fare allora attraverso le parole del Prof Massimiliano Oliveri, grande esperto nell’ambito delle neuroscienze.
Chi è Massimiliano Oliveri
Neurologo, Professore Universitario di Neuroscienze Cognitive all’Università degli Studi di Palermo, Massimiliano Oliveri (Fig. 1) si occupa di ricerca nell’ambito della neuroriabilitazione, è CEO di Neurotim, una start up innovativa che fornisce servizi clinici e prodotti innovativi di neuroriabilitazione cognitiva, autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste internazionali in ambito delle neuroscienze cognitive e inserito nella lista dei top italian scientist.
Fig. 1 – Prof. Massimiliano Oliveri
Al Prof. Massimiliano Oliveri ho voluto proporre il seguente tema:
Emozioni e Ragione ai tempi del Coronavirus. Situazione attuale e possibili risvolti futuri.
Il Prof. Massimiliano Oliveri, durante l’intervista, ci spiega come il tema proposto sia in realtà un argomento molto attuale e di forte interesse anche per le neuroscienze per diverse ragioni, per tutto ciò che attiene al controllo delle emozioni e soprattutto emozioni di paura e angoscia che proprio in questo momento sono presenti nella popolazione generale, portate anche dalla condizione sociale di isolamento, dall’essere esposti a tutta una serie di informazioni circa il numero di contagiati e decessi, dalla crisi del sistema sanitario, crisi economiche e finanziarie, ma c’è un altro filone di interesse delle neuroscienze ed è quello relativo al controllo della risposta immunitaria della popolazione, la cosiddetta neuroimmunologia.
Prendiamoli in esame separatamente.
Per ciò che attiene il controllo delle emozioni la strategia migliore da un punto di vista delle neuroscienze e quindi del cervello, è quella di attivare dei meccanismi “prefrontali” ossia di attivare una parte del cervello molto anteriore che è coinvolta in compiti di memoria a breve termine, working memory, pianificazione, strategia, soluzione di problemi.
Tenere impegnata la mente, soprattutto in queste operazioni, specialmente con materiale verbale avente a che fare con parole, lettere o numeri, ci spiega il Professore, contribuisce ad abbassare i livelli di attivazione di regioni più profonde del cervello più associate ad emozioni di paura, come ad esempio l’amigdala. Il suggerimento dunque che giunge dalle neuroscienze è quello di impegnarsi in attività che potrebbero essere anche giochi, i cosidetti “serious game”, ma anche videogiochi, seppur usati con moderazione, che stimolino alla risoluzione di problemi, ed ancora attività come quelle proposte e presenti per intenderci, nella settimana enigmistica (anche digitalizzata).
Per ciò che riguarda invece il secondo aspetto sopracitato, ossia l’aspetto neuroimmunologico, c’è in corso tutto un filone di ricerca molto serio di cui si sta occupando il Professore in questi giorni, che evidenzia la presenza di asimmetrie cerebrali nel controllo del sistema immunitario. Sembrerebbe che la parte sinistra del nostro cervello, quella associata al linguaggio, all’elaborazione matematica o all’esecuzione di gesti, abbia un maggiore controllo sulle risposte immunitarie, guarda caso su quella parte della risposta immunitaria, l’attivazione dei linfociti, che è particolarmente colpita dal Covid-19. Da qui una serie di strategie già testate in precedenza non soltanto su animali ma anche su soggetti umani e tra l’altro testati dalla medicina cinese, che in questo senso è andata molto avanti, e forse non a caso, ipotizza Massimiliano Oliveri, il successo nel trattamento della crisi epidemica in Cina precede quello europeo e non soltanto in termini temporali. La strategia potrebbe essere dunque, quella di potenziare l’attività di regioni dell’emisfero sinistro ancora una volta, come detto prima, con compiti verbali che hanno a che fare con strategie verbali come ad esempio calcoli, lettere, numeri, giochi di memoria.
Questa situazione ci segnerà emotivamente anche quando tutto questo sarà finito?
Anche in questo caso l’ipotesi del Prof Oliveri è che questa situazione possa lasciare una condizione di disregolazione emotiva legata a temi di paure e di angoscia, come ad esempio la paura del contagio che potrebbe avere una lunga coda e sarà compito dei professionisti della salute mentale, sottolinea il Prof. Massimiliano Oliveri, trovare nuove modalità di gestione di queste nuove emozioni. D’altra parte, lavorare su tematiche legate al contenimento dell’infezione, della pulizia, del comportamento del lavaggio delle mani, rischia di creare nuove generazioni di nevrotici-ossessivi; se da una parte si tratta di condotte del tutto adeguate in questo momento, in futuro andranno contenute in una logica di sanità mentale e funzionalità, senza prendere derive eccessive.
Consigli e suggerimenti da un punto di vista delle neuroscienze:
L’intervista si conclude cercando di riepilogare insieme al Professore possibili consigli, attività e strategie da applicare e spendere in questo momento.
Primo suggerimento del Prof. Massimiliano Oliveri è quello di provare a non avere paura attivando le migliori strategie di controllo delle emozioni, quelle che ognuno ha disponibili o farsi aiutare da uno psicologo e psicoterapeuta anche a distanza, attraverso i canali online.
Ci ricorda infatti il Professore, come spiegato all’inizio dell’intervista, che la paura, essendo sotto il controllo dell’emisfero destro, se eccessiva può interferire con la funzionalità del nostro sistema immunitario.
Il secondo suggerimento, infine, è quello di potenziare l’attività delle regioni dell’emisfero sinistro, mediante strategie verbali come: letture, rebus, cruciverba, giochi, videogiochi soprattutto quelli che richiedono l’attivazione di strategie di problem solving.
EMOZIONI E RAGIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS – GUARDA L’INTERVISTA INTEGRALE AL PROF. MASSIMILIANO OLIVERI