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Che impatto ha la nostra psiche sul nostro sistema immunitario?

Il sistema immunitario viene influenzato negativamente dai livelli di cortisolo nel sangue, tanto da indebolire le nostre difese nei momenti stressanti.

Di Marco Dicugno

Pubblicato il 19 Dic. 2019

A seconda del sistema di risposta allo stress attivato variano le implicazioni a livello immunitario: nel caso dell’attivazione del Sistema Nervoso Simpatico si osserva un aumento delle difese immunitarie, mentre con un attivazione dell’Asse Ipotalamo Ipofisi Surrene si assiste a uno scenario opposto.

 

Quando veniamo posti di fronte a situazioni o momenti della nostra vita stressanti, il nostro corpo può reagire in due modi:

– Attivazione del sistema nervoso simpatico (SNS): conosciuto anche come risposta di attacco-fuga, l’attivazione di questo sistema porta a vari cambiamenti fisiologici, tra cui l’afflusso di sangue verso i muscoli, la dilatazione delle pupille, aumento del battito cardiaco, la vescica si rilassa e i processi digestivi vengono bloccati. Tutto ciò accade per favorire un’eventuale fuga oppure un ipotetico attacco (Kranner et al., 2010). L’attivazione del sistema nervoso simpatico è immediata, di alta intensità, ma breve.

– Attivazione dell’asse ipotalamo ipofisi surrene (HPA): quest’asse si attiva quando siamo posti in maniera duratura ad uno stimolo stressante, in tal caso il corpo inizierà a produrre cortisolo, conosciuto come ormone dello stress. Rispetto all’attivazione del sistema nervoso simpatico, l’HPA ci mette più tempo ad attivarsi, ha un intensità minore tuttavia perdura per più tempo (Kranner et al., 2010).

Il sistema immunitario è influenzato negativamente dai livelli di cortisolo presenti nel sangue, a tal punto che, quando siamo stressati, si denota un calo delle nostre difese immunitarie.

Partendo da questi presupposti, sempre più studi sperimentali stanno indagando la relazione tra psiche, stress e sistema immunitario (Segerstrom & Miller, 2004).

L’attivazione dei due sistemi sopra citati è elicitata da stressor differenti. Nel caso del sistema nervoso simpatico ci dev’essere una situazione che evoca una risposta di attacco-fuga, solitamente si tratta di quelle situazioni dove la nostra vita viene messa a repentaglio. Al giorno d’oggi è raro che ci siano situazioni che attivano il sistema nervoso simpatico, è piuttosto molto più comune l’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, elicitata da stimoli con valore più ‘soggettivo’. Ad esempio, avere alle porte un esame universitario può essere stressante per un ipotetico individuo A, mentre potrebbe non esserlo per un individuo B, delineando cosi il ruolo centrale della nostra mente nell’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e delle conseguenze negative sul nostro sistema immunitario (Segerstrom & Miller, 2004).

A seconda del sistema di risposta allo stress attivato, variano le risposte immunitarie; nel caso dell’attivazione del SNS si denota un aumento delle difese immunitarie, questo perché il corpo si prepara all’eventuale presenza di ferite o infezioni; mentre nel caso dell’attivazione del HPA le difese immunitarie calano a causa del cortisolo prodotto dalle surreni (Segerstrom & Miller, 2004).

Lo stress è inoltre correlato con disturbi psichici, come la depressione, e con disturbi fisici, come le malattie cardio vascolari, ma rimane ancora un punto interrogativo la relazione tra stress, HIV/AIDS e cancro (Cohen & Miller, 2007).

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Segerstrom, S. C., & Miller, G. E. (2004). Psychological stress and the human immune system: a meta-analytic study of 30 years of inquiry. Psychological bulletin, 130(4), 601.
  • Cohen, S., Janicki-Deverts, D., & Miller, G. E. (2007). Psychological stress and disease. Jama, 298(14), 1685-1687.
  • Kranner, I., Minibayeva, F. V., Beckett, R. P., & Seal, C. E. (2010). What is stress? Concepts, definitions and applications in seed science. New Phytologist, 188(3), 655-673.
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