Stando ad uno studio pubblicato sulla rivisita Psych Central condotto dalla University of British Columbia (UBC), il profumo del proprio partner migliorerebbe la qualità del sonno.
Il sonno è definito come uno stato di riposo contrapposto alla veglia; si tratta di uno stato in cui si verifica una momentanea sospensione di coscienza durante il quale avviene un recupero energetico sia a livello fisico che psichico. Durante il sonno le funzioni neurovegetative rallentano e i recettori sensoriali abbassano la soglia di attivazione; contrariamente a ciò che comunemente si pensa, si tratta di un processo fisiologico attivo, che comporta la costante interazione tra sistema nervoso centrale e sistema nervoso autonomo; un adeguato sonno è fondamentale per il sostegno della vita (Hobson, 2005).
Il sonno è costituito da alterazioni regolari tra fasi non-REM e REM (Rapid Eyes Movment): le fasi non-REM sono costituite da 4 stadi dove l’ultimo stadio (il quarto) rappresenta lo stato di sonno più profondo, dopo di esso si verifica il passaggio alla fase REM, stadio in cui si denota una alta attivazione cerebrale e una proficua produzione onirica (Hobson, 2005).
L’insonnia è un disturbo della sfera del sonno, caratterizzato dall’incapacità di dormire nonostante se ne percepisca il bisogno fisiologico; si tratta di una condizione debilitante per l’individuo dato che la mancanza di riposo porta ad un distress significativo nella vita della persona, oltre ad incidere negativamente sulle sue capacità cognitive. Infatti possono verificarsi difficoltà di apprendimento, umore irritabile e mancato consolidamento della memoria (Roth & Roehrs, 2003). Si stima che il 10% della popolazione adulta soffra di insonnia (Roth & Roehrs, 2003).
Stando ad uno studio pubblicato sulla rivisita Psych Central condotto dalla University of British Columbia (UBC), il profumo del proprio partner migliorerebbe la qualità del sonno.
Lo studio è stato condotto su 155 soggetti, divisi in due condizioni sperimentali: al gruppo di controllo è stata data una maglietta da indossare durante la notte con un odore neutro, mentre al gruppo sperimentale è stata data una maglietta precedentemente indossata dal proprio partner (Pedersen, 2020).
I soggetti sono stati monitorati durante la notte tramite l’actigrafia, una metodica che permette di monitorare i movimenti durante la notte, mentre la mattina dovevano compilare un questionario self-report che indagava la qualità del sonno di quella stessa notte (Pedersen, 2020).
I risultati mostrano che i partecipanti che hanno dormito con la maglietta avente l’odore del proprio partner, mostravano una qualità del sonno migliore, rilevata da entrambi i metodi di misurazione (questionario e actigrafia); gli effetti osservati, sembrano essere paragonabili agli effetti dati dall’assunzione orale di melatonina, ormone fondamentale per il sonno; attualmente i ricercatori stanno conducendo uno studio sperimentale per comprendere se l’odore dei propri genitori possa aumentare la qualità del sonno della prole (Pedersen, 2020).