Ipnosi in pillole, il recente lavoro di Marco Mozzoni, psicologo psicoterapeuta specialista in ipnosi clinica, docente universitario e consulente scientifico del MIUR, può essere considerato il punto di convergenza delle traiettorie cliniche, educative, esperienziali e di ricerca appassionatamente percorse, nel corso degli anni, dall’autore.
Un testo dall’obiettivo ambizioso: quello di porgere al lettore (che desideri accrescere il proprio benessere o fronteggiare i più diffusi disturbi psicologici), uno strumento fruibile e chiaro, che connetta sapere scientifico ed esperienza clinica, e che sappia offrire a chiunque voglia accostarsi all’ipnosi la possibilità di sperimentarla in prima persona.
Obiettivo che l’autore si prefigge di raggiungere coniugando in modo innovativo teoria e pratica e proponendo una sorta di viaggio esperienziale ‘in’ ipnosi, al netto delle spettacolarizzazioni commerciali, che parallelamente si traduce in un viaggio nell’essere umano. Perché, sottolinea Mozzoni, ‘l’ipnosi si fa prima a farla che a spiegarla’.
Tuttavia, prima di lasciar addentrare il lettore-apprendista di ipnosi ‘nell’officina’, l’autore dedica uno spazio alla conoscenza dei cosiddetti ‘attrezzi del mestiere’: e così il nostro corpo, i suoi organi, la mente conscia e inconscia, le funzioni e i disturbi psicologici trovano uno spazio chiaro e definito, nel quale poter essere attentamente osservati e conosciuti, quantomeno nei loro meccanismi essenziali.
Approcciate le nozioni basilari che ogni buon apprendista necessita di padroneggiare, inizia il viaggio.
Come un tuffo, Mozzoni conduce il lettore direttamente nell’esperienza – e nella maggior conoscenza – di sé: pagina dopo pagina, si entra in contatto con contesti e correlati fisiologici e psicologici di ansia, depressione, disturbi psicosomatici, fobie, trauma, dolore acuto e cronico, dipendenze, comportamento alimentare, mantenimento della salute, sistema immunitario, creatività.
La sensazione sperimentata nella lettura di questa parte del testo è che, per ogni argomento trattato, l’autore eliciti anche lo spirito di osservazione e la perspective taking facendo accomodare, via via, il lettore in diverse angolazioni prospettiche, che consentono di esperire diversi possibili punti di vista.
Dalle differenti prospettive assunte, ciascun tema trova una propria definizione o ridefinizione di significato, un correlato scientifico, una potenziale funzione adattiva.
Contemporaneamente, l’autore guida gli apprendisti, a questo punto naturalmente posti nella prospettiva di ‘osservazione di sé’, verso la sperimentazione di strategie mirate a rendere ciascuno agente principale della propria ‘cura’ e del potenziamento del proprio benessere.
Il tutto, in una cornice stilistica accogliente, elegante e discreta, proprio come chi voglia accompagnare con cura un ospite in un viaggio molto importante, rispettandone i tempi e le esigenze. Citando lo stesso Mozzoni: ‘procedi pure al tuo ritmo e, quando senti di aver fatto sufficiente esperienza, puoi fare subito da te’.