
Nella sua definizione accademica e manageriale, la leadership è legata ad atteggiamenti comunicativi di apertura. Tuttavia, fra gli abbattimenti dei confini degli Stati, percepiti come conseguenza della globalizzazione, e l’ampliarsi della figura della Piazza sui social media, è riemersa una tipologia di leadership legata al rifiuto dell’empatia e della diplomazia. Questa leadership sta ottenendo consensi, avendo come esempi l’ascesa politica di Donald Trump e di Matteo Salvini. Ne segue una breve contestualizzazione del fenomeno.
La leadership è una delle tematiche più analizzate nella storia recente della psicologia e delle scienze umane, essendo questa una capacità ritenuta fondamentale per la società lavorativa (Pearce, Manz 2005), per il mondo accademico e scolastico (Bryman, 2007; Bogler, 2001) ed infine per la vita quotidiana (George, Sims, Mclean e Mayer,2007). Per sua definizione, la leadership è legata a atteggiamenti considerati positivi dal punto di vista interpersonale, come l’intelligenza emotiva (Goleman, 2000), l’importanza data ad una immagine sana e positiva, il creare un senso di comunità, il creare un ambiente aperto alla creatività e il creare un senso di identità propria e gruppale (Pearce, 2007). Tuttavia, con l’abbattimento delle barriere fisico-culturali percepite come conseguenza della globalizzazione e le innovazioni della comunicazione via social media, si è diffusa una nuova visione di leadership attuale, ovvero quella della “leadership negativa”.
Per leadership negativa si intende lo stile di leadership basata sulla negazione, sul rifiuto, sulla difesa delle proprie posizioni a priori e sulla critica (Chou, 2019). Sebbene questi elementi interpersonali siano considerati come atti che possono influenzare negativamente l’atto comunicazionale, attualmente il loro utilizzo come strumenti di leadership è recepito positivamente dal pubblico generale (Chou, 2019), poiché la negazione e la critica a priori crea un senso di sicurezza e un ritorno radicale al senso di identità, elementi che le comunità, soprattutto occidentali, sentono esser state minacciate gravemente (Galimberti, 2018): oltretutto, l’atteggiamento negativo rafforza il senso del “Noi vs Voi” gruppale identificato da Bion (1952), delineando così dei confini all’interno dei quali ci si possa sentire protetti.
Messaggio pubblicitario Questa tipologia di leadership sta ricevendo consensi soprattutto nei paesi aventi una cultura di stampo patriarcale, poiché la leadership negativa impone una figura dominante basata sull’uso dell’aggressività, dell’attacco diretto, del rifiuto alla diplomazia e alla difesa ad oltranza del tradizionalismo: l’esempio più evidente è l’ascesa politica a pieno consenso generale di Trump (Riggio, 2018) negli Stati Uniti e di Salvini in Italia (Antonelli, 2019).
Un chiaro esempio di come questa leadership sia tornata popolare è la contestualizzazione del “cattivismo” (Fontana, 2018), ovvero l’utilizzo di elementi comunicativi volti principalmente a compiere azioni di denigrazione e offesa nei confronti di un certo target, violando le regole implicite culturali vigenti. Come detto prima nell’articolo, l’attuazione di questo tipo di leadership sta ricevendo dei responsi positivi, poiché essa è la tipologia di leadership legata alla visione politica del populismo (Polito, 2018), ovvero la visione più influente nel panorama politico-culturale attuale (Lewis, 2019).
Attualmente la leadership negativa è soggetto di interesse accademico e manageriale (Davenport, 2007), soprattutto per il ruolo che essa ha nel far percepire il mondo dai frequentatori della rete e dei social media (Robecchi, 2015). Principalmente, questo fenomeno è in fase di contestualizzazione per prevenire le conseguenze negative che sono emerse (Pennstate, 2018), come lo sciacallaggio in rete nei confronti delle minoranze (Davidson, Warmsley, Macy e Weber, 2012) .
Consigliato dalla redazione
Narcisismo e Leadership: gli svantaggi delle apparenze.
Bibliografia
- Pearce, C. L., & Manz, C. C. (2005). The new silver bullets of leadership: The importance of self-and shared leadership in knowledge work.
- Bryman, A. (2007). Effective leadership in higher education: A literature review. Studies in higher education, 32(6), 693-710.
- Bogler, R. (2001). The influence of leadership style on teacher job satisfaction. Educational administration quarterly, 37(5), 662-683.
- George, B., Sims, P., McLean, A.N., Mayer, D. (2007). Discovering Your Authentic Leadership. Harvard Business Review.
- Goleman, D. (2000). Leadership That Gets Results. Harvard Business Review.
- Pearce, C. L. (2007). The future of leadership development: The importance of identity, multi-level approaches, self-leadership, physical fitness, shared leadership, networking, creativity, emotions, spirituality and on-boarding processes. Human Resource Management Review, 17(4), 355-359.
- Chou, E. (2019). Why We’re Drawn to Leaders Who Emphasize the Negative. Harvard Business Review.
- Galimberti, U. (2018). I Miti del Nostro Tempo. Feltrinelli, Settima edizione.
- Bion, W. R. (1952). Group dynamics: A re-view. International Journal of Psycho-Analysis, 33, 235-247.
- Reggio, R.E. (2018). Leadership Lessons from Donald Trump. Psychology Today.
- Antonelli B. (2019). Berlusconi incorona Salvini: ora è il leader del centrodestra. Il Tempo.
- Fontana, A. (2018). Il “cattivismo” come scusa. Il ruolo del “signore oscuro” e dell’ “evil duo” nell’immaginario pubblico e nell’azione sociale. Narrability Journal.
- Polito, A. (2016). I populisti vanno presi sul serio. Il Corriere della Sera.
- Lewis, P. (2019). Exploring the rise of populism: ‘It pops up in unexpected places”. The Guardian.
- Daveport, T.H. (2007). In Praise of IT Naysayers. Harvard Business Review.
- Robecchi, A. (2015). Hate speech e cattivismo: ‘Sono un italiano, così umano che quasi quasi li amazzerei tutti’. Il Fatto Quotidiano.
- PennState University (2018). The Relationship Between Media Violence and Aggressive Thoughts.
- Davidson, T., Warmsley, D., Macy, M., & Weber, I. (2017, May). Automated hate speech detection and the problem of offensive language. In Eleventh international aaai conference on web and social media.