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Un modello dualistico della passione sessuale: i fattori disposizionali che spingono gli individui verso il tradimento.

E' stato indagato come gli stili descritti nel Modello Bimodale della Passione Sessuale siano legati al tradimento e quali siano le motivazioni sottostanti

Di Giulia Samoré

Pubblicato il 17 Ott. 2019

Secondo il Modello Dualistico della Passione Sessuale il tradimento non va più visto come una contingenza situazionale verso uno specifico partner non appartenente alla coppia, ma piuttosto come una spinta motivazionale costante nella soddisfazione del proprio desiderio sessuale, laddove risultino determinanti le modalità di interiorizzazione valoriale legata alla sessualità e al piacere.

 

Il termine monogamia deriva dal Greco μονός, monos (“unico”), and γάμος, gamos (“matrimonio, unione”) e descrive una relazione diadica nella quale un individuo accetta di avere un solo partner per la vita o, alternativamente, un solo partner alla volta (monogamia seriale). Tuttavia, questa modalità relazionale non è quella che maggiormente caratterizza le unioni della specie umana: si è riscontrato infatti come delle 1231 società conosciute, solo 186 fossero strettamente monogame; nella maggioranza dei casi riportati le società tolleravano un’occasionale poliginia, ovvero l’unione di un uomo con più di una partner sessuale e/o coniugale (453 popolazioni), alcune addirittura abbracciando una condotta apertamente poligama (588 popolazioni in cui la poliginia fosse frequente), solo in quattro casi invece, sono state documentate società in cui fosse praticata la poliandria, ovvero l’unione di una donna con svariati partner sessuali e/o coniugali (Murdock, 1967).

L’adesione ad un principio monogamico implica l’ottemperanza di un implicito patto di non ricercare altri partner al di fuori della coppia costituita, confidando nella reciprocità di tale promessa: si è stimato tuttavia che nel 20 % delle relazioni romantiche vi sia stato un caso di infedeltà (Mark, Janssen, & Milhausen, 2011). La pratica clinica può offrire testimonianza di come la rottura di tale patto da parte del partner venga configurata dai pazienti come un evento altamente traumatico, con conseguenze emotive negative (Allen et al., 2005) e vissuti di rabbia e vergogna (Olson, Russell, Higgins-Kessler & Miller, 2002) e associato alla risoluzione del rapporto stesso (Frisco, Wenger, & Kreager, 2017).

La ricerca sul fenomeno dell’infedeltà ha cercato di indagare quali fossero i fattori predisponenti, sia situazionali che disposizionali degli individui coinvolti, che potessero contribuire a spiegare una tale violazione del patto di coppia, indagando però principalmente il legame con una più generale inclinazione individuale verso le attività sessuali, suggerendo che fosse sufficiente avere uno spiccato appetito sessuale per rischiare di divenire infedeli.

Contrariamente a questa concettualizzazione, Philippe e collaboratori (2019; 2017) hanno sviluppato un Modello Dualistico della Passione Sessuale (Vallerand et al., 2003; Vallerand, 2015), in cui l’infedeltà non è più vista come una contingenza situazionale verso uno specifico partner non appartenente alla coppia, ma piuttosto come una spinta motivazionale costante nella soddisfazione del proprio desiderio sessuale, laddove risultino determinanti le modalità di interiorizzazione valoriale legata alla sessualità e al piacere. Secondo il modello, gli individui con una passione sessuale più marcata avrebbero una rappresentazione cognitivamente più positiva legata alla sessualità, attribuendo valore all’attività erotica, e spenderebbero più tempo ed energie nel praticarla, associandovi inoltre un forte senso di identità personale. Il Modello Dualistico della Passione Sessuale distingue inoltre tra due differenti tipologie di passione; l’Harmonious Sexual Passion (HSP; ndt: passione sessuale armoniosa) è caratterizzata da un’internalizzazione autonoma della sessualità senza l’influenza di pressioni interne o esterne che possano aver interferito con un’esplorazione libera del proprio desiderio sessuale, come ad esempio la pressione percepita nel dover aderire a degli stereotipi culturali socialmente prescritti. Essendo una scelta libera e consapevole, è plausibile che gli aspetti legati alla sessualità non entrino poi in conflitto con altri aspetti legati alla definizione del Sé (Mageau, Carpentier, & Vallerand, 2011). Al contrario, l’Obsessive Sexual Passion (OSP; ndt: la passione sessuale ossessiva) è caratterizzata da un’internalizzazione dei costrutti legati alla sessualità guidata da doverizzazioni autoimposte o subite della comunità di appartenenza. Le norme, i valori e le credenze legate alla sessualità, risultano così in qualche modo calate dall’alto e non necessariamente in linea con i valori personali dell’interessato.

Le due diverse disposizioni, verso una passione più armonica (HPS) oppure ossessiva (OSP), sono risultate associate con diverse conseguenze nella gestione relazionale: si è riscontrato come la HPS risultasse associata ad una maggiore qualità della relazione e ad una migliore resilienza di coppia; è risultata inoltre negativamente associata a comportamenti potenzialmente dannosi per la relazione, come ad esempio la valutazione di alternative romantiche mentre si è impegnati in un rapporto preesistente, in tal senso non risulta essere in contrasto con il mantenimento di una relazione di coppia a lungo termine (Phillippe et al., 2017; 2019). Al contrario, uno stile di passione ossessiva (OSP) è risultato essere negativamente o del tutto non correlato con la qualità del rapporto e resilienza di coppia, si dimostra associato ad una tendenza a mantenere l’attenzione rivolta alle alternative al di fuori della coppia e da ultimo, è un indice in grado di predire la dissoluzione della relazione (Philippe et al., 2017, 2019): questi risultati sembrano suggerire che l’individuo possa sentire il bisogno di soddisfare i propri bisogni sessuali anche a discapito del mantenimento di una relazione a lungo termine.

In un recente studio, Guilbault, Bouizegarene, Philippe & Vallerand (2019) hanno analizzato un campione di 631 studenti per determinare come gli stili descritti nel Modello Bimodale della Passione Sessuale (Phillippe,et al., 2017;2019) siano legati alla possibilità di aver tradito il proprio partner in passato e quali potessero essere state le motivazioni ad averli spinti verso tale decisione. I partecipanti hanno compilato la Sexual Passion Scale, validata da Phillippe at al., (2017) per determinare se fossero appartenenti al gruppo OSP oppure HSP e tre criteri per valutare l’investimento nell’attività sessuale (Mi piace il sesso; Il sesso è importante per me; Spendo un considerevole quantitativo di tempo nel praticare attività sessuali) espresso su di una scala Likert a 7 passi. È stato poi loro chiesto se avessero mai tradito il proprio partner, se il loro rapporto con il sesso entrasse in conflitto con la possibilità di avere una relazione a lungo termine e infine di completare una frase esprimendo tutte le possibili motivazioni che avrebbero mai potuto spingerli a tradire il proprio partner; da ultimo, i partecipanti hanno compilato un questionario sullo stile di attaccamento nelle relazioni romantiche adulte per valutare le due dimensioni di evitamento e di ansia circa la relazione e hanno fornito un indice di soddisfazione sessuale al momento dell’intervista. Dai risultati è emersa una correlazione tra lo stile di passione ossessivo e la presenza di almeno un tradimento passato. Inoltre, sia gli individui OSP che HSP hanno riportato maggiormente come motivazione che li potesse spingere a tradire la presenza di bisogni di natura fisica; tuttavia solo gli individui OSP hanno riportato motivazioni come sensazione di solitudine, rabbia o vendetta e la propria autostima come possibili fattori predisponenti il tradimento, suggerendo che sia possibile che questi individui ingaggino condotte sessuali per arginare delle emozioni negative non inerenti alla sfera sessuale.

Una seconda fase dello studio ha visto coinvolti 84 studenti impegnati in una relazione al momento della partecipazione, con l’obbiettivo valutare come i due stili di Passione Sessuale si associassero a diversi outcome nel destino di una relazione, in uno studio prospettico in due fasi svoltesi a 10 mesi l’una dall’altra. È emersa un’associazione positiva di grado moderato tra l’appartenenza ad uno stile ossessivo e la possibilità che l’individuo avesse tradito; inoltre, il grado di severità dello stile OSP è risultato predittivo del numero di partner sessuali extradiadici dei partecipanti per quanto riguarda gli uomini, ma non per le donne.

Gli studi presentati hanno contribuito ad arricchire le conoscenze in letteratura circa la rottura del patto monogamico, sottolineando come diversi tipi di inclinazione sessuale potrebbero contribuire alla possibilità che una persona decida di tradire il proprio partner. Mentre ricerche precedenti sembravano attribuire al desiderio sessuale, o meglio, ad un suo generale eccesso, la condotta fedifraga (Treas & Giensen, 2000), i risultati appena esposti tratteggiano un profilo più sfaccettato, nel quale sembra essere l’interiorizzazione di valori e credenze non in linea con il proprio senso del Sé, non in linea con i propri valori e desideri, così come plausibilmente distanti da un’esplorazione libera ed acritica della propria sessualità, ad aumentare la possibilità di ricercare sesso al di fuori della propria coppia o a discapito della possibilità di instaurare un legame a lungo termine con un partner.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Guilbault V., Bouizegarene, Philippe F.L., Vallerand R.J., (2019). Understanding extradyadic sex and its underlying motives through a dualistic model of sexual passion. Journal of Social and Personal Relationships. DOI: 10.1177/0265407519864446
  • Mark, K. P., Janssen, E., & Milhausen, R. R. (2011). Infidelity in heterosexual couples: Demographic, interpersonal, and personality-related predictors of extradyadic sex. Archives of sexual behavior, 40(5), 971-982.
  • Olson, M. M., Russell, C. S., Higgins‐Kessler, M., & Miller, R. B. (2002). Emotional processes following disclosure of an extramarital affair. Journal of Marital and Family Therapy, 28(4), 423-434.
  • Allen, E. S., Atkins, D. C., Baucom, D. H., Snyder, D. K., Gordon, K. C., & Glass, S. P. (2005). Intrapersonal, interpersonal, and contextual factors in engaging in and responding to extramarital involvement. Clinical Psychology: Science and Practice, 12(2), 101-130.
  • Frisco, M. L., Wenger, M. R., & Kreager, D. A. (2017). Extradyadic sex and union dissolution among young adults in opposite-sex married and cohabiting unions. Social science research, 62, 291-304.
  • Philippe, F. L., Vallerand, R. J., Bernard-Desrosiers, L., Guilbault, V., & Rajotte, G. (2017). Understanding the cognitive and motivational underpinnings of sexual passion from a dualistic model. Journal of personality and social psychology, 113(5), 769.
  • Murdock (1967). Culture and society:Twenty-Four Essays. University of Pittsburgh Press.
  • Treas, J., & Giesen, D. (2000). Sexual infidelity among married and cohabiting Americans. Journal of marriage and family, 62(1), 48-60.
  • Vallerand, R. J., Blanchard, C., Mageau, G. A., Koestner, R., Ratelle, C., Léonard, M., ... & Marsolais, J. (2003). Les passions de l'ame: on obsessive and harmonious passion. Journal of personality and social psychology, 85(4), 756.
  • Vallerand, R. J. (2015). The psychology of passion: A dualistic model. Series in Positive Psychology.
  • Mageau, G. A., Carpentier, J., & Vallerand, R. J. (2011). The role of self‐esteem contingencies in the distinction between obsessive and harmonious passion. European Journal of Social Psychology, 41(6), 720-729.
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