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Riduzione dell’empatia: tra depressione e antidepressivi

Precedenti ricerche hanno trovato livelli minori di empatia in individui depressi. Ma è la depressione a rendere meno empatici o l'uso di antidepressivi?

Di Stefania Partipilo

Pubblicato il 26 Set. 2019

Precedenti ricerche hanno trovato una carenza di empatia nei soggetti con depressione. Tuttavia, molti di questi studi sono stati effettuati su pazienti depressi in cura con antidepressivi. La carenza empatica nei depressi è dunque correlata agli antidepressivi o alla depressione in sé? 

 

La depressione è un disturbo psichico invalidante che può compromettere il funzionamento sociale di chi ne è affetto. Poiché l’empatia è una delle abilità alla base del funzionamento sociale, in quanto permette di condividere e comprendere i vissuti emotivi altrui, alcuni studi hanno voluto indagare la relazione che intercorre fra empatia e depressione.

A tal proposito, precedenti ricerche hanno trovato un’effettiva carenza di abilità empatica nei soggetti depressi (Schreiter et al., 2013). Tuttavia, la gran parte di questi studi sono stati condotti su pazienti depressi in cura farmacologica con antidepressivi. Dunque, il presente studio ha voluto indagare se la carenza empatica nei depressi potesse essere correlata agli antidepressivi più che alla depressione in sé.

Lo studio si è avvalso di 64 soggetti, 29 con depressione acuta e 35 controlli, i quali sono stati esposti alla visione di alcuni video (soggetti che venivano sottoposti a stimoli dolorosi) che avrebbero dovuto suscitare empatia. La visione dei video è avvenuta in due momenti diversi: la prima volta senza trattamento farmacologico, la seconda volta, dopo 3 mesi, sotto trattamento farmacologico con antidepressivi serotoninergici (SSRI) e noradrenergici (SNRI, NaSSA). Durante la visione dei filmati i pazienti sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale, per monitorare l’attivazione delle aree cerebrali associate all’empatia, e sono stato chiamati ad indicare il livello di spiacevolezza che le persone del video stavano vivendo (empatia cognitiva) e il livello di spiacevolezza che stavano vivendo loro nel guardarli (empatia affettiva).

I risultati indicano che l’empatia dei depressi, pre-trattamento farmacologico, risultava nella norma (pari a quella dei controlli); al contrario, dopo il trattamento farmacologico (SSRI, SNRI, NaSSA), i livelli di empatia dei depressi calavano sia rispetto ai controlli che rispetto ai loro iniziali livelli di empatia. In particolare, si evince un calo dell’empatia affettiva, ovvero quella che permette di condividere e provare le emozioni altrui, mentre l’empatia cognitiva restava stabile. Il calo di empatia affettiva è stato associato alla riduzione dei sintomi depressivi indotti dagli antidepressivi (SSRI, SNRI, NaSSA).

In conclusione, sembrerebbe che gli antidepressivi diminuiscano il coinvolgimento emotivo a situazioni emotive negative, ma non il coinvolgimento cognitivo che permette di comprendere cosa sta avvenendo. Ulteriori studi potrebbero approfondire tali risultati.

 

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