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Il sessismo nella vita di coppia: diamo voce alle donne

Il sessismo, benevolo o ostile che sia, ha delle conseguenze sul rapporto di coppia e su come la donna si valuta, anche in altri contesti

Di Giulia Samoré

Pubblicato il 24 Lug. 2019

Il sessismo può prendere diverse forme, può manifestarsi nella convinzione che nessun uomo sia completo se non ha accanto a sé una donna che lo ama e pertanto spetti a lui il compito di prendersene cura, proteggerla e provvedere ai suoi bisogni, così come il privilegiare candidati di sesso maschile per ruoli dirigenziali perché “più autoritari”

 

Chiaramente, per quanto entrambi gli esempi costituiscano situazioni in cui avviene una discriminazione basata sulla presunta disparità tra uomo e donna, nel primo caso gli esiti non saranno apertamente lesivi per la compagna: parliamo infatti di sessismo benevolo; mentre si tratterà di sessismo ostile ogni qualvolta vi siano atteggiamenti dispregiativi, di minaccia fisica o psicologica, o apertamente punitivi, volti a mantenere la dominanza dell’uomo sulla donna e a perpetrare la validità dei ruoli (e quindi degli stereotipi) di genere tradizionali (Glick & Fiske, 1996).

Il sessismo nelle nostre società

La letteratura scientifica riporta come vi sia un’incidenza preoccupante del sessismo ostile nelle nostre società (Brandt, 2011; Glick et al., 2000, 2004) e di come esso porti come conseguenza atteggiamenti aggressivi o violenti verso le donne sia nella sfera lavorativa o sociale, che nell’intimità della relazione di coppia: le donne in posizione di leadership vengono percepite come più aggressive, fredde ed avide (Glicket al., 1997); a parità o superiori competenze le donne venivano scartate in favore dei candidati di sesso maschile (Gervais & Hillard, 2011; Ratliff, Redford, Conway, & Smith, 2017; Rudman & Kilianski, 2000).

Le compagne degli uomini sessisti ostili venivano da loro giudicate più negativamente, come più manipolatorie e con minor investimento nella relazione (Hammond & Overall, 2013; Cross, Overall, Hammond & Fletcher, 2017); i partner sessisti si dimostravano più inclini alla violenza verbale (Forbes, Adams-Curtis & White, 2004; Martinez-Pecino & Duràn, 2016) e fisica sia durante le liti che nella quotidianità (Cross et al., 2017; Hammond & Overall, 2013a; Overall, Sibley, & Tan, 2011), dimostrando inoltre un atteggiamento più benevolo verso la violenza domestica e la convinzione che fosse la donna ad aver meritato tale trattamento (Cross et al., 2017; Hammond & Overall, 2013a; Overall, Sibley, & Tan, 2011).

Al di là del quadro allarmante appena tratteggiato, è possibile notare come gli studi citati si siano focalizzati sul determinare le conseguenze di un’attitudine sessista sul comportamento dell’uomo, tralasciando quali siano i vissuti della donna che ne è oggetto: sembra paradossale, ma nella ricerca sul sessismo si è tralasciato di considerare il punto di vista della donna.

Il sessismo e le sue conseguenze nella coppia

Un nuovo studio condotto da Cross & Overall (2019) dell’Università di Aukland, Nuova Zelanda, si è proposto di colmare questa lacuna indagando in che modo le attitudini sessiste ostili influenzino l’esperienza di coppia per la controparte femminile.

Sono stati raccolti in modo congiunto i dati relativi a 363 diadi (726 individui), i partecipanti hanno compilato l’ Ambivalent Sexism Inventory (ASI; Glick & Fiske, 1996) per valutare le attitudini sessiste dei due membri della coppia, prendendo in considerazione sia il sessismo ostile che quello benevolo (22 items totali), per ottere un indice dei problemi esperiti è stato poi somministrato il Marital Problems Inventory (Geiss & O’Leary, 1981), che indaga svariati aspetti problematici nella coppia, dalla comunicazione, al prendere decisioni, alle lotte di potere; l’Investment Model Scale (Rusbult, Martz, & Agnew, 1998) è stato da ultimo utilizzato per ottenere una valutazione sulla coppia in termini di soddisfazione relazionale e di commitment.

Gli uomini, ma non le donne, che esibivano sessismo ostile hanno riportato un numero maggiore di problemi relazionali e di maggiore intensità; quando era il partner ad essere sessista, le donne riportavano come problematiche più rilevanti quelle della lotta di potere, della risoluzione dei problemi così come il decision making; lo stesso non avveniva nel caso in cui fosse la donna ad avere tali credenze.

I conflitti maggiori imputabili ai ruoli di genere avvenivano quando era l’uomo ad essere portatore di atteggiamenti sessisti; la gravità della gelosia e la preoccupazione circa il tradimento venivano predetti dal grado di sessismo esibito dal compagno, indipendentemente dal sesso, suggerendo un impatto sulla fiducia reciproca. Logicamente, le lotte di potere si rivelavano più aspre quando era l’uomo ad avere un atteggiamento sessista, al contrario della situazione inversa, che registrava i tassi più bassi di conflittualità (dal momento che la donna stessa si fa in questo caso portatrice delle rivendicazioni maschili, Chen et al., 2009; Glick & Fiske, 1996; Glick et al., 2000).

Come conseguenza di tali presupposti, anche il livello di soddisfazione relazionale e commitment calavano in funzione del grado di sessismo del partner; curiosamente, quando l’ostilità sessista era perpetrata dalla donna, i loro partner riferivano minori problemi relazionali e maggior soddisfazione e commitment in generale, ad eccezione della tematica della gelosia e della paura del tradimento che viene comunque vissuta in maniera conflittuale.

Sessismo e ricadute a livello sociale e lavorativo

Escludendo l’implicazione del sessismo benevolo nel determinare le casistiche appena descritte, si è notato come esso fosse però associato ad una maggiore gravità dei conflitti riguardanti le finanze, la vita lavorativa e di famiglia, sebbene questo non coincidesse con un calo nella soddisfazione percepita dalle donne. Conversamente, il sessismo benevolo nell’uomo comportava un minor numero di conflitti sulle dinamiche di potere intrinseche alla coppia, addirittura migliorando la soddisfazione generale riportata dalle compagne.

Seppur con le dovute limitazioni, il presente studio fornisce delle informazioni cruciali per valutare gli effetti del sessismo sull’esperienza relazionale vissuta dalle donne, tuttavia, se davvero il sessismo emerge dalla necessità di preservare il privilegio maschile dalla minaccia dell’uguaglianza tra i sessi e la nostra società si muove invece sempre più verso un’ideale di parità (almeno formale), è facile intuire come tale discrepanza sia destinata ad ingenerare sempre maggiori ostilità, non soltanto nella sfera della vita di coppia, ma anche sul posto di lavoro e nelle relazioni interpersonali, rischiando di esporre le ragazze ad agiti aggressivi o violenti.

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