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La stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS) modula gli atteggiamenti impliciti verso il cibo nei disturbi alimentari – Riccione, 2019

Un recente studio ha indagato gli effetti della tDCS sugli atteggiamenti impliciti verso il cibo e il corpo in merito alla genesi dei disturbi alimentari.

Di Alessia Gallucci, Guest

Pubblicato il 03 Giu. 2019

Aggiornato il 20 Giu. 2019 11:06

Nel seguente articolo presentiamo il lavoro premiato come “Miglior poster di ricerca” al Forum di Ricerca in Psicoterapia 2019 di Riccione

 

Nel corso di questo studio la tDCS è stata applicata sulla corteccia prefrontale mediale (mPFC) sinistra e sull’extrastriate body area (EBA) destra di pazienti con disturbi del comportamento alimentare e partecipanti sane.

Gallucci A., Mattavelli G., Schiena G., D’Agostino A., Sassetti T., Bonora S., Bertelli S., Benetti A.,
Tugnoli E., Ruggiero G., Sassaroli S., Romero Lauro L., Gambini O., Papagno C.

 

Premesse

Recentemente, la ricerca neuroscientifica ha rivolto molto interesse allo studio dei disturbi del comportamento alimentare. Tuttavia, i meccanismi neurobiologici sottostanti l’origine e il mantenimento del disturbo non sono ancora chiari, così come il ruolo delle aree cerebrali implicate nell’elaborazione degli stimoli di cibi e nella rappresentazione corporea.

Diversi studi di neuroimmagine hanno mostrato che le aree cerebrali attivate durante l’elaborazione di immagini di cibi comprendono l’amigdala, l’ippocampo, l’insula anteriore, la corteccia orbito-frontale e la corteccia prefrontale dorso-laterale e mediale; rispetto alla rappresentazione corporea, alcuni studi mostrano che ad essere implicata sia l’extrastriate body area, un’area localizzata nella corteccia occipito-temporale laterale che risponde ad immagini di corpi (Downing et al., 2001).

Il crescente interesse per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare, insieme alle evidenze circa l’implicazione di specifici circuiti neurali, ha portato a indagare la possibilità di utilizzare tecniche di neuro-stimolazione non invasiva, come la stimolazione magnetica transcranica (TMS) e la stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS), per modulare l’attività delle aree coinvolte, allo scopo di giungere ad una migliore comprensione dei meccanismi sottostanti i disturbi e sviluppare protocolli di trattamento da affiancare alle classiche terapie farmacologiche e alla psicoterapia. In particolare, la tDCS è una tecnica di neuro-modulazione, ampiamente utilizzata sia in campo sperimentale che in contesti riabilitativi, in grado di modulare l’eccitabilità corticale tramite l’applicazione di deboli correnti elettriche allo scalpo, rilasciate attraverso una coppia di elettrodi (Nitsche et al., 2008).

Oggetto della ricerca

Il presente studio aveva lo scopo di verificare gli effetti di modulazione della tDCS sugli atteggiamenti impliciti verso il cibo ed il corpo, fattori potenzialmente determinanti per la comparsa e il mantenimento della patologia alimentare. Con questo obiettivo la tDCS è stata applicata sulla corteccia prefrontale mediale (mPFC) sinistra e sull’extrastriate body area (EBA) destra di pazienti con disturbi del comportamento alimentare e partecipanti sane.

Metodo

Lo studio ha coinvolto 36 pazienti con diagnosi di anoressia nervosa o bulimia nervosa, reclutate presso l’Ambulatorio per lo studio e la cura dei disturbi del comportamento alimentare dell’Ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano e 36 partecipanti sane, reclutate presso l’Università Milano-Bicocca.

Sia le pazienti che le partecipanti sane sono state coinvolte in tre diverse sessioni di stimolazione. In due sessioni è stata applicata la tDCS anodica, nota per aumentare l’eccitabilità dei neuroni corticali, o su mPFC o su EBA, mentre in una sessione è stata applicata la tDCS sham, cioè una stimolazione placebo. In ciascuna sessione, alla stimolazione faceva seguito l’esecuzione dell’“Implicit Association Test” (IAT; Greenwald et al., 1998), un compito sperimentale da svolgere al computer che permette di valutare gli atteggiamenti impliciti verso immagini di cibi gustosi e non gustosi, di corpi sottopeso e sovrappeso e di fiori e insetti come condizione di controllo.

Risultati

I risultati più interessanti hanno riguardato gli atteggiamenti impliciti verso le immagini di cibi, valutati tramite l’indice D, un indice che riguarda la forza dell’atteggiamento implicito (un indice D elevato corrisponde ad un atteggiamento implicito forte) e i tempi di reazione, cioè il tempo impiegato dalle pazienti e dai controlli nell’associare le immagini agli attributi del test IAT. In particolare, le analisi hanno mostrato che solo nelle pazienti la tDCS applicata su EBA destra aumentava l’indice D rispetto alla stimolazione placebo. Inoltre, solo nelle pazienti, la tDCS sulla mPFC e su EBA destra aumentava i tempi di reazione nei blocchi incongruenti (i.e. immagine di una pizza associata ad attributi negativi) rispetto alla condizione sham.

Conclusioni

I risultati dello studio hanno mostrato che la tDCS applicata su mPFC modula significativamente gli atteggiamenti impliciti verso il cibo delle pazienti con disturbi del comportamento alimentare. Questi dati sono in linea con studi precedenti (Fregni et al., 2008; Mattavelli et al., 2015; Van den Eynde et al., 2010) e confermano il ruolo di mPFC nel regolare le preferenze per il cibo e le strategie cognitive legate al cibo. L’effetto della tDCS su EBA destra è in realtà inaspettato. L’ipotesi è che l’effetto diffuso della tDCS abbia modulato l’attività di aree frontali e posteriori, cruciali per l’elaborazione degli stimoli di cibi.

Nonostante non sia stato individuato un effetto di modulazione della tDCS sugli atteggiamenti impliciti legati alle immagini di corpi, lo studio mostra che la tDCS modula specificatamente le preferenze implicite delle pazienti verso cibi gustosi e non gustosi, aprendo prospettive incoraggianti per il trattamento dei disturbi alimentari.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Note sugli autori:
  • Gallucci, A.- Dip. Psicologia, Università Milano-Bicocca, It. e NeuroMi, It.
  • Mattavelli, G.- Dip. Psicologia, Università Milano-Bicocca, It. e NeuroMi, It.
  • Schiena, G. - Dip. Scienze della Salute, Università di Milano, It.
  • D’Agostino A. - Dip. Scienze della Salute, Università di Milano, It. e Dip. Salute Mentale, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, it. 
  • Sassetti, T.- Dip. Psicologia, Università Milano-Bicocca, It.
  • Bonora, S. - Dip. Scienze della Salute, Università di Milano, It.
  • Bertelli, S. - Dip. Salute Mentale, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, it.
  • Benetti, A. - Dip. Medicina, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, It.
  • Tugnoli, E. - Studi Cognitivi, Milano, It.
  • Ruggiero, G. - Studi Cognitivi, Milano, It. e Dip. Psicologia Clinica , Sigmud Freud University, Milano, It.
  • Sassaroli, S. - Studi Cognitivi, Milano, It. e Dip. Psicologia Clinica , Sigmud Freud University, Milano, It.
  • Romero Lauro, L. - Dip. Psicologia, Università Milano-Bicocca, It. e NeuroMi, It.
  • Gambini, O. - Dip. Scienze della Salute, Università di Milano, It., Dip. Salute Mentale, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, it. e CRC Aldo Ravelli, Università di Milano, It.
  • Papagno, C. - Dip. Psicologia, Università Milano-Bicocca, It. e CIMeC e CeRIN, Università di Trento, Rovereto, It.
  Bibliografia:
  • Downing, P.E., Jiang, Y., Shuman, M., Kanwisher, N. (2001). A cortical area selective for visual processing of the human body. Science, 28, 2470–2473.
  • Greenwald, A.G., McGhee, D.E., Schwartz, J.L.K. (1998). Measuring Individual Differences in Implicit Cognition: The Implicit Association Test. Journal of Personality and Social Psychology, 74(6), 1464-1480.
  • Fregni, F., Orsati, F., Pedrosa, W., Fecteau, S., Tome, F.A.M., Nitsche, M.A., Mecca, T., Macedo, E.C., Pascual-Leone, A., & Boggio, P. S. (2008). Transcranial direct current stimulation of the prefrontal cortex modulates the desire for specific foods. Appetite, 51(1), 34-41.
  • Mattavelli, G., Zuglian, P., Dabroi, E., Gaslini, G., Clerici, M., Papagno, C. (2015). Transcranial magnetic stimulation of medial prefrontal cortex modulates implicit attitudes towards food. Appetite, 89, 70-76.
  • Nitsche, M.A., Cohen, L.G., Wassermann, E.M., Priori, A., Lang, N., Antal, A., Paulus, W., Hummel, F., Boggio, P. S., Fregni, F., Pascual-Leone, A. (2008). Transcranial direct current stimulation: State of the art. Brain Stimulation, 1, 206-223.
  • Van den Eynde, F., Claudino, A.M., Mogg, A., Horrell, L., Stahl, D., Ribeiro, W., Uher, R., Campbell, I., Schmidt, U. (2010). Repetitive Transcranial Magnetic Stimulation Reduces Cue-Induced Food Craving in Bulimic Disorders. Biological Psychiatry, 67, 793-795.
 
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