Se fino a pochi anni fa iniziare una storia con persone distanti anche migliaia di chilomentri era impensabile, oggi gli incontri online sono il secondo modo più comune per le coppie eterosessuali di incontrarsi. Per le coppie omosessuali, è di gran lunga il più popolare.
Il mito della metà di Aristofane che compare nel Simposio di Platone ci spiega da dove muove la nostra ricerca di un altro che ci completi:
Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà…
Fortunatamente oggi ci pensano siti e app come Meetic e Tinder a facilitare la vita di noi poveri esseri umani, imperfetti dopo la vendetta di Zeus.
Se fino a pochi anni fa iniziare una storia con persone distanti anche migliaia di chilomentri era impensabile, oggi gli incontri online sono il secondo modo più comune per le coppie eterosessuali di incontrarsi. Per le coppie omosessuali, è di gran lunga il più popolare.
Dall’apripista Match.com del 1995, fino ai più recenti Tinder e Meetic, il panorama dei siti d’incontro vanta un’ampia scelta. Oggi oltre un terzo dei matrimoni ha inizio con una storia nata online.
Siti di incontri online e cambiamenti sociali
Naturalmente, a livello più individuale, l’utilizzo di questi siti di incontri online ha modificato i comportamenti legati all’approccio con l’altro ed oggi emergono le prime prove a riguardo. Ma a livello sociale, cosa sta cambiando?
Un articolo apparso qualche tempo fa su MIT Technology Review “First Evidence That Online Dating Is Changing the Nature of Society”, che fa riferimento allo studio di Josue Ortega e Philipp Hergovich, ricercatori presso l’Università di Vienna, ce lo spiega.
Per più di 50 anni sono state studiate le reti che collegano le persone tra loro. Tali reti sono fatte di nodi più resistenti (legami forti) tra un gruppo relativamente piccolo di persone più vicine e nodi più deboli che legano tra loro persone più distanti. Questi ultimi hanno un’importante funzione sociale: creano un ponte tra il gruppo di nostri amici più intimi e altri gruppi di persone, permettendo così l’espandersi delle connessioni. In passato sono stati proprio questi legami a giocare un ruolo chiave nel conoscere e incontrare nuovi partner, il famoso “Ho un collega da presentarti” o “Una mia amica vorrebbe conoscerti”..
L’aumentare degli incontri online che ruolo gioca in tutto questo assetto? Le persone che si incontrano su internet sono tra loro completamente estranee e, conoscendosi in questo modo, creano reti e collegamenti sociali prima inesistenti.
Ortega e Hergovich a questo punto si chiedono come ciò impatti anche sulla diversità etnica della società, prendendo come riferimento il numero di matrimoni misti, oggi considerato uno dei maggiori indicatori di contatto/distanza sociale.
I ricercatori hanno così creato un modello per simulare cosa accade quando all’interno delle reti sociali vengono introdotti dei collegamenti extra. Il modello si compone di uomini e donne di etnie diverse distribuiti casualmente, ognuno dei quali intende sposare una persona dell’altro sesso, ma solo se ha con questa una connessione. Questo ovviamente porta a una società con un tasso bassissimo di matrimoni misti.
Ma, se al loro modello, i ricercatori aggiungono collegamenti casuali (come quelli che si creano attraverso i siti di incontri online) tra persone di diversi gruppi etnici, il livello dei matrimoni misti aumenta drasticamente.
Se tali risultati ad una prima lettura possono sembrar scontati, ad una riflessione più profonda ci spingono a chiederci quale sia il ruolo dei siti di incontri online nel favorire l’integrazione tra persone di differente etnia (non è affatto scontato, infatti, che gli individui interessati a fare nuove conoscenze online, inizino una relazione con una persona di etnia diversa).
Il modello suggerisce quindi come l’integrazione tra diverse etnie potrebbe diventare di fatto più realizzabile grazie al diffondersi dei siti di appuntamenti online.
E tale intuizione trova conferma nella realtà: la percentuale di matrimoni misti infatti è aumentata vertiginosamente nel 1995 (poco dopo la creazione di Match.com), negli anni 2000 (anni di diffusione dei siti di incontro) fino a un nuovo picco nel 2014 (poco dopo la nascita di Tinder).
Ovviamente, questi dati non provano che siano i siti di incontri online a causare l’aumento dei matrimoni misti, ma la correlazione statistica ottenuta è altamente significativa.
Che dire? I siti di incontri online dunque non solo sarebbero utili nel recuperare l’altra metà che ci renderebbe perfetti, ma potrebbero dar vita anche a una società multi-etnica, riducendo episodi di discriminazione e intolleranza. Un doppio scacco matto insomma: a Zeus e ai tanti xenofobi che, dividendo il mondo in perfetti e non, si credono ahimé simili a Zeus!