Nel pomeriggio di mercoledì 19 Giugno, il Presidente Sergio Mattarella ha ricevuto in Quirinale una delegazione del CNOP (Consiglio Regionale Ordine Psicologi), in occasione dei 30 anni dalla legge 56 che regolamenta la figura dello psicologo in Italia.
La delegazione accolta dal Presidente è composta dal Dott. Fulvio Giardina e dalla Dott.ssa Anna Maria Ancona, rispettivamente presidente e vicepresidente del CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi – NdR); dal Segretario del Consiglio, Dott. Alessandro De Carlo, e dal Dott. David Lazzari, tesoriere del CNOP nonché Presidente dell’Ordine Psicologi Umbria.
Dalla Legge 56 alla figura dello psicologo in Italia oggi
E’ il 1989 quando la figura dello psicologo viene regolamentata in Italia grazie all’introduzione della Legge 56, conosciuta anche come Legge Ossicini, dal nome di Adriano Ossicini,lo psichiatra, politico e partigiano che si è reso promotore in quegli anni dell’istituzione dell’Ordine degli Psicologi. Da allora cosa è cambiato e cosa ancora cambierà?
Sebbene il ruolo degli psicologi sia un ruolo di primaria importanza nella promozione e nella tutela della salute, i dati ci rimandano a una realtà professionale non pienamente soddisfacente. Uno dei temi affrontati dal CNOP durante l’incontro è stata la difficoltà, da parte degli psicologi, nel realizzarsi come professionisti: ad oggi, quasi il 40% degli iscritti riscontra numerosi disagi legati allo svolgimento della propria attività, a partire da un reddito spesso poco decoroso.
Eppure circa il 9% degli italiani ha vissuto 4 o più esperienze avverse nel corso della vita e, come ricorda Giardina, l’Italia è un Paese che ha bisogno di un supporto concreto da parte degli psicologi. Basti pensare al mondo scolastico e a come questo sia coinvolto in tante problematiche, non solo e non più strettamente connesse alla didattica: gli insegnanti spesso sono soli, i ragazzi e le famiglie pure. Il rapporto insegnante-famiglia-alunno deve essere supportato e lo stesso Giardina fa sapere come ci sia un impegno da parte del CNOP nel promuovere al meglio la professione dello psicologo.
Il Presidente Mattarella si è detto consapevole del fatto che, soprattutto nel contesto scolastico e nel mondo degli enti locali, dove è importante fare prevenzione, vi è ancora una grande assenza di psicologi e, nel corso dell’inconro, ha mostrato un notevole apprezzamento per l’opera di prevenzione psicologica nelle scuole.
La collaborazione tra psicologi e medici di base
Tuttavia qualcosa sta cambiando:
La nostra professione è transitata da poco sotto l’alveo del ministero della Salute e ieri il Parlamento ha ratificato il decreto Calabria nel quale per la prima volta compare la figura dello psicologo delle cure primarie – ha ricordato il presidente Fulvio Giardina.
Il 18 giugno infatti è accaduto qualcosa di importante per noi psicologi: il decreto Calabria è diventato Legge con 240 voti favorevoli e 76 contrari. La Legge commissiona in toto la sanità calabrese e prevede anche diverse norme di interesse nazionale per la sanità. In particolare, data la carenza dei medici di medicina generale, qualora il medico volesse ampliare il numero di assistiti, dovrà avvalersi della figura dell’infermiere e dello psicologo. Un passo avanti per la nostra professione ma anche per il concetto di cura, non più limitata al solo “guarire il corpo”.
Investire:
in una buona Psicologia permetterà di sviluppare il potenziale umano in tutti gli ambiti, altrimenti avremo un impoverimento. Una persona potrà anche avere un alto reddito – sottolinea David Lazzari – ma potrà essere ugualmente una persona infelice.
Sempre in occasione dei 30 anni dalla legge 56, è prevista per oggi a Roma, in Piazza di Spagna, una giornata di approfondimenti dedicati alla Psicologia e al ruolo degli Psicologi. Diversi rappresentanti politici tra i partecipanti e numerosi i contributi accademici, con le novità di carattere scientifico.
Un’occasione per far capire cosa vuol dire essere psicologi, cosa possono fare gli psicologi per le persone e anche per se stessi e per la propria identità professionale, con la speranza di una crescita sempre positiva, fino ai prossimi trent’anni e anche oltre!