Circa un decimo degli adolescenti di tutto il mondo, almeno una volta nella vita, sono stati vittime di violenza sia fisica che psicologica da parte dei loro compagni di scuola, comportamenti tipici del bullismo.
Studi precedenti suggeriscono che le esperienze di bullismo degli adolescenti sono correlate a comportamenti a rischio, a problemi di interiorizzazione e ad una percezione di supporto sociale deficitario.
Bullismo tra gli adolescenti: i dati OMS
Lo studio condotto dalla Martin Luther University Halle-Wittenberg (MLU) è stato pubblicato sul giornale scientifico Children and Youth Services Review.
Partendo dal modello diatesi-stress per le esperienze di bullismo proposto da Hymel e Swearer, i ricercatori hanno indagato se variabili legate al genere degli adolescenti, ai fattori di stress dei bulli o delle esperienze di vittimizzazione, correlassero con comportamenti a rischio, con una internalizzazione dei problemi e con relazioni con i pari prive di sostegno e supporto.
Per lo studio hanno confrontato i dati forniti dalla OMS, riguardanti circa 3000 adolescenti, che sono stati monitorati in tre tempi di misurazione diversi. I partecipanti allo studio provenivano da diversi paesi, come USA, Germania e Grecia.
I ricercatori hanno scelto queste nazioni proprio perché gli USA vengono considerati una cultura individualista, la Grecia una cultura collettivista ed infine la Germania è stata considerata la giusta via di mezzo.
I dati della OMS fornivano informazioni riguardanti qualsiasi forma di bullismo, sia subito che perpetrato, ma anche dettagli sul consumo di alcol e tabacco, disturbi psicosomatici, le modalità con cui riuscivano a confidarsi e confrontarsi con i loro amici ed infine il sostegno sociale dei loro compagni di classe.
Bullismo tra adolescenti: l’analisi dei dati
I risultati dello studio hanno evidenziato che i comportamenti e i problemi degli adolescenti sono simili in tutti e 3 i paesi, poiché circa il 9% dei ragazzi e delle ragazze hanno subito ripetutamente attacchi fisici o psicologici da parte di altri studenti.
Un altro dato importante che emerge è che gli adolescenti sia maschi che femmine, che sono stati vittime di attacchi sia fisici che verbali da parte dei pari, mostrano gli stessi comportamenti a rischio, come il consumo di alcol e di sigarette.
In particolare, le ragazze tendono ad internalizzare i problemi e ad avere problemi sintomatici come mal di stomaco e mal di testa.
Inoltre, un fattore sorprendente riguarda il fatto che sia i bulli che le loro vittime mostravano situazioni problematiche nei loro ambienti (famiglia, scuola, ecc,), in più entrambi avevano difficoltà a confrontarsi e confidarsi con i loro amici e con i loro compagni di classe, poiché non si sentono supportati a sufficienza.
Per il futuro, sarebbe utile ed interessante migliorare la comunicazione tra gli adolescenti per far sì che si crei un clima in classe di confronto e di supporto reciproco, nel caso si verifichino episodi di bullismo.