Godere di relazioni supportive migliora la salute sia fisica che psicologica. Ad esempio garantirebbe un funzionamento immunitario e cardiovascolare eccellente, livelli di depressione più bassi e maggior soddisfazione nella vita.
Al contrario, chi non può fare affidamento su relazioni di supporto presenta un rischio maggiore di malattie cardiovascolari, depressione e un sistema immunitario debole.
Relazioni sociali supportive e stress: lo studio
Uno dei modelli riguardanti le relazioni sociali è il modello Stress-Buffering; secondo quest’ultimo, le relazioni sociali sono utili, soprattutto durante i periodi di stress elevato, poiché possono migliorare gli effetti potenzialmente dannosi degli eventi stressanti.
Prendendo spunto dal modello Stress-Buffering, lo studio, pubblicato sul giornale PLOS One, condotto dal laboratorio della Prof.ssa Wendy Birmingham della Brigham Young University, ha cercato di indagare, attraverso una termocamera ad infrarossi, se le relazioni sociali, in particolare il matrimonio, possano migliorare gli effetti dannosi di alcuni eventi stressanti.
La pupillometria consente di vedere gli effetti dello stress acuto in tempo reale. I muscoli che controllano le dimensioni della pupilla sono collegati al sistema nervoso autonomo, infatti quando sono sotto stress le pupille degli esseri umani si dilatano, entro un massimo di 200ms. Questa rapida risposta consente di vedere gli effetti immediati dello stress acuto sul sistema nervoso autonomo e gli effetti in tempo reale del supporto sociale.
Relazioni sociali supportive e stress: i risultati sulle coppie
Il campione era composto da 45 coppie (90 soggetti), reclutate sia presso la Brigham Young University sia nella comunità circostante. I partecipanti erano coppie eterosessuali, sposati da almeno 2 anni, con età minima di 21 anni, con una vista normale e corretta. I soggetti dovevano completare un compito, intenzionalmente stressante, tramite un computer.
In maniera casuale, alcune coppie dovevano eseguire il compito in solitudine, le altre avevano la possibilità di sedersi vicino al partner e di tenergli la mano. Durante il compito la termocamera ad infrarossi misurava continuamente il diametro della pupilla dei soggetti. La pressione corporea e il livello di stress percepito sono stati analizzati in un secondo momento.
Entrambi i gruppi hanno riportato livelli di stress significativi, ma il gruppo nel quale era possibile avere il supporto del partner si calmava molto prima e riusciva ad eseguire il compito con un livello di stress ridotto rispetto a chi eseguiva la prova da solo.
In conclusione, questo studio dimostra che le relazioni di supporto funzionali aiutano a far fronte a eventi stressanti e allungano la prospettiva di vita.