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La perizia nelle separazioni. Guida all’intervento psicologico (2017) di Alberto Vito – Recensione del libro

La perizia nelle separazioni di Alberto Vito, da poco alla sua seconda edizione, illustra come fare le relazioni peritali in veste di psicologi forensi

Di Andrea Cappabianca

Pubblicato il 29 Gen. 2019

Aggiornato il 03 Mag. 2022 12:02

I casi di affidamento dei minori a seguito della separazione dei genitori rappresentano da sempre una questione complessa per gli addetti ai lavori, che richiede l’utilizzo di competenze tecniche specifiche mirate alla tutela dell’equilibrio psicologico, affettivo e relazionale dei bambini e degli adolescenti.

Andrea Cappabianca

 

La seconda edizione del volume La Perizia nelle Separazioni. Guida all’intervento psicologico di Alberto Vito, dato alle stampe nel 2009 per Franco Angeli e recentemente aggiornato, è uno dei primi testi italiani dedicato esclusivamente al complesso tema della perizia psicologica nei casi di affidamento controverso dei minori a seguito della separazione dei genitori, rappresentando una risorsa utile a chi si occupa di questioni articolate quali quella dell’affido.

La perizia nelle separazioni: in primis, la cura delle genitorialità

La sempre più corposa letteratura sull’argomento è direttamente proporzionale al crescente ricorso da parte dei magistrati alla figura del CTU – e degli avvocati di parte a quella del CTP – indispensabile per inquadrare in modo corretto le dispute genitoriali rispetto l’affidamento dei figli.

Tra i diversi volumi dedicati all’approfondimento del ruolo del Consulente Tecnico d’Ufficio o di Parte, quello di Vito risulta di particolare interesse per gli addetti ai lavori, in quanto rappresenta una sorta di manuale pratico per imparare a redigere correttamente le relazioni peritali, anche grazie alla presentazione di ben otto relazioni tecniche, pressocché integrali, scritte negli anni dall’autore, sia in veste di CTU che di CTP. In tal modo il lettore può confrontarsi non con le semplici teorie su tale dibattuto tema, bensì con una modalità concreta di operare in tale ambito.

Secondo Alberto Vito, come ormai ampiamente riconosciuto, nel rispondere ai quesiti posti dal giudice, il consulente tecnico deve sempre cercare anche i residui spazi di collaborazione genitoriale e favorirne l’ampliamento. Questo perché spesso la perizia rappresenta per le parti la prima vera occasione per confrontarsi con una lettura “psicologica” dei loro accadimenti giudiziari ed è in tal senso una risorsa molto importante per le modalità future di condivisione della genitorialità. Per l’Autore, infatti, qualsiasi decisione riguardante l’educazione dei figli dovrebbe essere sempre presa dai genitori, per quanto le opinioni possano essere divergenti, in quanto l’intervento del terzo super partis rappresentato dal giudice o dal perito rappresenta sempre la sconfitta delle competenze genitoriali.

Il libro, che si apre con una interessante prefazione del terapeuta familiare argentino Alfredo Canevaro, è diviso in due sezioni. La prima, a carattere teorico, consta di quattro capitoli in cui si affrontano i temi delle conseguenze psicologiche della separazione coniugale per gli adulti e per i minori, quello, dibattuto, dell’alienazione genitoriale, e gli interventi specifici volti a ridurre i “danni” della separazione, tra cui la mediazione familiare.

La perizia nelle separazioni: come fare le relazioni peritali

La seconda parte è invece dedicata alle otto relazioni peritali che affrontano le questioni che più spesso il perito si trova di fronte in tali vicende familiari. Tra gli esempi di perizia esposti, spiccano per interesse quelli riguardanti la valutazione delle competenze genitoriali e i casi di riavvicinamento dei minori a padri assenti o desiderati. Le relazioni costituiscono quindi un modello operativo con cui soprattutto i colleghi più giovani possono confrontarsi e ricavare utili indicazioni per gestire al meglio le operazioni peritali.

Il libro procede in modo convinto nella direzione della promozione di una cultura che sappia riconoscere la forza della mediazione, dell’ascolto, del rispetto e dell’autocritica in luogo delle affermazioni di potere, delle rivendicazioni e delle accuse, senza tralasciare, in appendice, una parte dedicata alla normativa vigente in tema di separazione e affido condiviso.

Considero la lettura di questo libro, oltre che stimolante per chi è interessato al ruolo dello psicologo in tribunale, certamente utile sia ai colleghi che desiderano sperimentarsi e migliorarsi in tale ambito professionale, ma anche ai magistrati ed agli avvocati di famiglia, in quanto la fine delle relazioni sentimentali, sebbene si realizzi formalmente in un contesto giuridico, la sua cornice operativa, rappresenta una questione eminentemente psicologica, relazionale ed affettiva e richiede pertanto un intervento attento alle dinamiche intercorrenti tra i coniugi così come tra i genitori ed i figli, che deve essere svolto con competenza e responsabilità.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Vito, A. (2017). La perizia nelle separazioni. Guida all’intervento psicologico. Franco Angeli
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