La continua sensibilizzazione sul fenomeno del bullismo ha portato ad una maggiore attenzione, da parte degli adulti, alle dinamiche che lo sottendono. Nonostante questo, gli episodi di bullismo sono molto frequenti tra i giovani e in alcuni casi possono avere conseguenze tragiche, non solo sulla vittima ma anche sugli spettatori.
Molti studi hanno preso in considerazione gli effetti negativi sulla vittima di bullismo, ma meno studi hanno indagato gli effetti sugli spettatori.
Bullismo: ne soffre anche lo spettatore
A tal proposito, uno studio condotto da Michel Janosz della School of Psycho-Education di UdeM e il suo team internazionale, ha indagato gli effetti che l’essere esposti a situazioni di bullismo ha sugli spettatori. La ricerca ha coinvolto quasi quattromila studenti delle scuole superiori del Quebec, al fine di indagare la relazione tra l’esposizione a episodi di bullismo e il successivo comportamento antisociale (uso di droghe, delinquenza), disagio emotivo (ansia sociale, sintomi depressivi) e adattamento all’ambiente scolastico (rendimento accademico, coinvolgimento).
I ricercatori hanno anche messo in relazione il contributo delle diverse forme di violenza, messe in atto all’interno del contensto scolastico, con l’emergere di un particolare disagio a lungo termine.
La co-autrice Linda Pagani, anche lei professoressa presso la School of Psycho-Education, ha affermato che assistere a episodi di violenza può avere delle ricadute negative a lungo termine, e che gli effetti sugli spettatori erano molto simili a quelli alla vittima che subisce direttamente la violenza.
Bullismo: i risultati dello studio
Da questo studio sul bullismo emerge che essere testimoni delle violenze più gravi, come aggressioni fisiche e trasportare armi, è associato a un successivo uso di droghe e delinquenza. L’effetto era lo stesso per la continua esposizione a violenza nascosta o velata, come furto e vandalismo. D’altra parte, l’esposizione a eventi di violenza minore, come minacce e insulti, era associata ad aumenti nell’uso di droghe, ansia sociale, sintomi depressivi e diminuzione dell’impegno e nel coinvolgimento scolastico.
Janosz ha riportato che la maggior parte degli studenti che hanno preso parte alla ricerca, hanno riferito di aver assistito a episodi di violenza. Janosz sostiene l’importanza di interventi volti alla prevenzione che includano non solo le vittime ma anche gli spettatori e che prendano in considerazione non solo episodi di violenza fisica, ma tutte le forme di violenza che avvengono all’interno dei contesti scolastici.