Le persone che si intrattengono in conversazioni significative tendono ad essere più felici. Questo significa che non basterebbero le consuete “chiacchiere da bar”, secondo i ricercatori..
Un precedente studio (Mehl, Vazire, Holleran, & Clark, 2010), replicato dagli autori, suggeriva come le conversazioni più significative erano legate ad una maggiore felicità, mentre le chiacchiere erano legate all’infelicità.
Chiacchiere e conversazioni più impegnate
Mehl, co-autore del presente studio, definisce le chiacchiere come “una conversazione in cui i due compagni di conversazione si allontanano pur sapendo altrettanto – o poco – l’uno dell’altro e nient’altro”, mentre in una conversazione significativa e sostanziale “vi è uno scambio di informazioni reali e significative, ma potrebbe essere importante qualsiasi argomento – politica, relazioni, condizioni meteorologiche – deve solo essere a un livello maggiore di profondità”.
Con il presente studio i ricercatori hanno voluto indagare cosa tra la qualità o la quantità degli scambi sociali può influire sul benessere delle persone.
Felicità e chiacchiere: lo studio
Il team di ricerca ha replicato lo studio del 2010, ampliando il campione da 79 soggetti (studenti universitari) a 486 soggetti, tra cui studenti universitari sopravvissuti al cancro al seno e i loro partner, adulti divorziati di recente e adulti sani che partecipano ad un intervento di meditazione.
Le scoperte dei ricercatori si basano su frammenti audio raccolti dalle interazioni quotidiane dei partecipanti, i quali hanno indossato un EAR, o dispositivo di registrazione attivata elettronicamente, impostato per accendersi in modo intermittente per brevi periodi di tempo durante il giorno, in modo da catturare momenti spontanei di interazioni quotidiane. Lo strumento EAR è stato sviluppato da Mehl, presso l’University of Arizona con lo scopo di aiutare gli psicologi a raccogliere dati comportamentali quotidiani.
Dopo la raccolta dati il team di ricerca ha codificato le conversazioni registrate per determinare se fossero o meno “significative”. I partecipanti allo studio hanno inoltre completato questionari progettati ad hoc per misurare la soddisfazione di vita e il benessere.
Felicità e chiacchiere: qual è la relazione?
Il nuovo studio conferma che le conversazioni di qualità sono in effetti legate a una maggiore felicità, ma si è scoperto anche che le chiacchiere non significative sembrano non avere alcun rapporto con l‘essere felici.
I ricercatori si aspettavano che la personalità potesse fare la differenza, ad esempio che gli estroversi potessero beneficiare più delle interazioni sociali rispetto agli introversi.
Nel complesso, i partecipanti allo studio che hanno partecipato a un maggior numero di conversazioni sostanziali e significative erano più felici, indipendentemente dal fatto che avessero personalità più introverse o estroverse.
È inoltre emerso, come afferma Mehl, che
Le persone che trascorrono molto tempo da sole sono meno soddisfatte delle loro vite e hanno un minore benessere. Le persone che trascorrono più tempo interagendo e conducendo conversazioni più significative e sostanziali sono più soddisfatte. La vita felice è sociale, piuttosto che solitaria.
Le chiacchiere quindi non avrebbero alcun legame diretto con il benessere dei partecipanti (né positivo né negativo), ma potrebbero essere comunque importanti per instaurare un rapporto che permetta l’instaurarsi di conversazioni più sostanziali. Come esemplifica l’autore:
A causa delle norme sociali, di solito non puoi camminare verso uno sconosciuto e saltare a una conversazione profonda ed esistenziale, senza passare dalle chiacchiere.
Lo studio stabilisce un legame tra conversazioni sostanziali e felicità, ma gli autori non sanno indicare la direzione della relazione: conversazioni sostanziali rendono le persone più felici? O le persone più felici intraprendo conversazioni più sostanziali? Questo è indubbiamente un possibile punto di sviluppo per futuri studi.
Mi piacerebbe sperimentalmente ‘prescrivere’ alla gente alcune conversazioni più sostanziali e vedere se questo fa qualcosa per la loro felicità – afferma Mehl.