Uno studio condotto da Orly Bereket e Rotem Kahalon dell’Università di Tel Aviv, Israele, pubblicato sulla rivista di Springer Sex Roles, evidenzia come la polarizzazione maschile nei confronti delle donne, capace di ritrarle unicamente con una possibilità dicotomica “caste” oppure “promiscue”, influenza l’autonomia ed il benessere femminile e minaccia le relazioni intime eterosessuali.
Lo studio è stato condotto su 108 uomini israeliani eterosessuali, di cui il 77% minore di trent’anni ed il 55% single. I partecipanti tramite un questionario online hanno risposto ad una serie di domande, tra cui alcune sulla propria percezione della sessualità femminile, su eventuali legami tra castità/promiscuità femminile e tratti positivi/negativi, sulle loro relazioni e vite sessuali attuali e passate, se hanno oggettivato le donne e se si sono sentiti protettivi e paternalistici nei loro confronti.
I risultati hanno mostrato che il sostegno del predominio maschile influenza negativamente il benessere di uomini e donne rafforzando la disuguaglianza di genere, oggettivando le donne e limitando la loro sessualità. I partecipanti che sostenevano la dominanza maschile erano più inclini a ricreare una dicotomia femminile castità-promiscuità inconciliabile, ad oggettivare le donne sessualmente, esprimere un doppio standard che vede gli uomini più liberi sessualmente rispetto alle donne ed infine a mostrare un sessismo “benevolo” incentrato sui ruoli maschili più protettivi, rispetto a quelli tradizionali femminili, di cura.
Tale studio, avvenuto nel 2017 a Tel Aviv, e pubblicato nel 2018, dimostra come ancora alcuni uomini trovino il piacere sessuale e l’amore incompatibili. Tali credenze, come spiega il ricercatore Bareket influenzano la vita relazionale delle coppie eterosessuali:
Questi uomini possono avere difficoltà a sentirsi attratti dalle donne che amano, o amare le donne da cui sono sessualmente attratti, portando ad insoddisfazione cronica nelle loro relazioni sentimentali.
Date le conseguenze, i ricercatori invitano i terapeuti a riflettere sul patriarcato e sulla dicotomia sesso-amore con i propri pazienti. La terapia può utilizzare degli interventi psico-educativi, volti a riduzione del disagio relazionale, lavorando sul sessismo e sul dominio sociale, promuovendo empatia e rispetto verso gli altri.
La rubrica fluIDsex è un progetto della Sigmund Freud University Milano.