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La Botta Grossa, un film documentario di Sandro Baldoni sul terremoto del 2016 – Recensione

Baldoni è il regista del film documentario La botta Grossa, che tratta delle fratture sia psicologiche che del territorio generate dal terremoto del 2016.

Di Alessia Incerti

Pubblicato il 27 Feb. 2018

Baldoni nel film La Botta Grossa compie un viaggio personale e condiviso con molte famiglie sfollate, nella terribile esperienza dei terremoti del 2016, iniziando proprio dalla sua città, Campi – frazione di Norcia (PG), e dal suo personale vissuto emotivo, per poi mostrare gli effetti disastrosi delle scosse sul territorio umbro marchigiano. Sulle case, sulla natura e nell’animo dei suoi abitanti.

 

Le fratture generate dal terremoto rappresentate nel film La botta grossa

” La botta grossa, come la chiamano da queste parti la scossa del 30 ottobre, ti spacca il cervello! “, dice Baldoni. Un titolo che subito ci porta alle immagini crude degli effetti del terremoto che il regista non ha paura di mostrarci: macerie, case devastate, edifici intatti ma inagibili, strade interrotte e molte fratture.

Fratture del terreno che dividono paesi e persone ma fratture anche dell’anima turbata da sentimenti dolorosi: paura, rabbia, disorientamento, confusione e sentimento d’impotenza.

Fratture nelle famiglie: padri che rimangono ad accudire terreni e animali nella propria terra devastata e madri, bambini e nonni che trovano riparo sulle coste adriatiche.

Pare bello poter trascorrere un inverno al mare sulle spiagge, ma per le persone di campagna e montagna questo comporta un cambiamento radicale di abitudine, clima e prospettiva, una frattura che fa sperimentare sentimenti di vuoto, nell’attesa di rientrare a casa.

L’ARTICOLO CONTINUA DOPO IL TRAILER:

Il lavoro degli psicologi dell’emergenza dell’associazione EMDR Italia

Il regista incontra anche gli psicologi dell’emergenza dell’associazione EMDR Italia che proprio si sono occupati dei vissuti emotivi delle persone colpite dal sisma e dal trauma del terremoto.

In situazioni di emergenza causata da gravi eventi critici, tutta la comunità è colpita e sperimenta elevato stress, le persone possono vivere intense reazioni emotive, tali da interferire con le normali abilità di Fronteggiamento. Nel documentario il regista intervista la dottoressa Giada Maslovaric che ha coordinato insieme alla dottoressa Isabel Fernandez (presidente di Emdr Italia e di EMDR EUROPE) tutti gli interventi di emergenza psicologica del terremoto in Italia centrale dell’associazione Emdr. Numerosi psicologi volontari dell’associazione recandosi sul territorio hanno fornito supporto psicologico, in rete con gli enti preposti al soccorso.

Dopo il terremoto cosa è cambiato?

Sandro Baldoni mostra anche le immagini del dopo terremoto, a distanza di un anno cosa è cambiato? Che cosa troviamo nei luoghi del terremoto?
Cosa si è rotto? E Che cosa è stato riparato?
Tanta solidarietà e tanto desiderio di ricominciare, ma anche tante attese e promesse e ancora troppe persone senza una casa.

Nel film allo spettatore pare proprio di incontrarle davvero le persone, i protagonisti de “ La botta grossa ”. Si entra nella loro dimora, per alcuni un container, per altri una roulotte, per altri ancora il grande salone della pro-loco. Vediamo la difficoltà di non avere più uno spazio personale, un momento di privacy per la coppia per volersi bene ma anche per discutere. Ed anche qui che la comunità acquista forza e dignità d’essere e di pensare e progettare.

Sandro Baldoni ci mostra anche l’incredibile storia di una comunità, quella di campi, che si autogestisce, che si ricostruisce senza aiuti. Una comunità che si rafforza e progetta del nuovo dalle macerie e dal nuovo si autosostiene.

E’ il caso proprio della comunità di Campi “Noi non vogliamo sopravvivere ma vivere a Campi, e questo dipende dalla nostra abilità di stare bene in quel territorio“: così Roberto Sbriccoli, presidente della pro-loco della frazione di Norcia, racconta l’idea di costruire una struttura di dodici mila metri quadrati allo scopo di ospitare turisti, creare posti di lavoro, far ripartire l’economia del piccolo centro umbro e funzionare come struttura di protezione civile in caso di necessità. Back to Camp è il nome del progetto e della struttura.

Parte dei proventi di questo film sono devoluti proprio a sostegno di questa iniziativa, esempio perfetto di resilienza, di crescita post traumatica e riflesso di una comunità forte e unita che nemmeno “ la botta grossa ” ha potuto spaccare!

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Alessia Incerti
Alessia Incerti

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Iacolino C. (2016) Dall’emergenza alla normalità. Strategie e modelli di intervento nella psicologia dell’emergenza. Franco Angeli, Milano.
  • Fernandez, I., (2017). Terremoto e ferite dell’anima: come affrontare le macerie emotive. Psicologia Contemporanea, 261(3), 16-21.
  • Maslovaric and Fernandez (2015) “Utilizzo dell’EMDR di gruppo”. Acts of the workshop held in collaboration with the Italian EMDR Association.
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