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Co.Tu.Le.Vi., in Sicilia il contrasto alla violenza passa attraverso le lotte dell’associazionismo

L’Associazione Co.tu.le.vi. mette al servizio della lotta contro crudeltà e ingiustizie un’équipe di avvocati, psicologi, assistenti sociali e non solo.

Di Angela Ganci

Pubblicato il 09 Ott. 2017

La violenza, in tutte le sue forme, è storicamente oggetto di prevenzione e contrasto sia da parte di organismi statali che di Associazioni del privato sociale che fondano il loro operato sulla sensibilizzazione al rispetto dei diritti umani, un esempio in territorio siciliano è rappresentato dalle attività dell’Associazione Diritti Umani Contro Tutte Le Violenze (Co. Tu. Le. Vi.)

 

La violenza, in tutte le sue forme, è storicamente oggetto di prevenzione e contrasto sia da parte di organismi statali che di Associazioni del privato sociale che fondano il loro operato sulla sensibilizzazione al rispetto dei diritti umani, attraverso specifiche attività formative e/o di sostegno alle vittime di soprusi e aggressioni, volte a migliorare la qualità della vita delle persone sul piano morale, spirituale, psicologico.

Un esempio in territorio siciliano è rappresentato dalle attività dell’Associazione Diritti Umani Contro Tutte Le Violenze (Co. Tu. Le. Vi.), nata da un’ispirazione dell’attuale Presidente, la battagliera Aurora Ranno, che, il 12 Novembre 2012, dà avvio in Sicilia, in forma associazionistica a diffusione regionale, a un’iniziativa di solidarietà civile, già preannunciata il 28 Settembre 2009 dall’apertura del primo Sportello Antiviolenza di Trapani, all’interno del Tribunale della stessa città.

Un’iniziativa associazionistica che si rifà a imponenti documenti in difesa della dignità umana e che fissa nel suo statuto tutta una serie di azioni volte a raggiungere l’obiettivo della valorizzazione e tutela dei diritti umani.

Co.tu.le.vi. si ispira alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 – sottolinea Silvano Bartolomei, Responsabile dello Sportello Antiviolenza “Diana” di PalermoIn tal senso si prefigge di sostenere una varietà di diritti quali il diritto alla vita, alla libertà, alla sicurezza individuale, attraverso azioni volte all’accrescimento della solidarietà morale, sociale e culturale, con un occhio di riguardo a famiglie bisognose, emarginate, lese nei diritti fondamentali. Attività prioritaria è stata fin da subito l’istituzione degli sportelli antiviolenza; nello specifico, quello di Palermo, inaugurato il 6 Dicembre 2013, attivo due volte alla settimana all’interno del Tribunale di Palermo, si avvale di figure tra le quali l’avvocato e lo psicologo che si avvicendano nel ricevere l’utenza che si sente violata nei propri diritti, al fine di percorrere la strada più idonea per estirpare condizioni radicate di disagio, come l’inserimento in Casa Famiglia.

Sicilia: la lotta contro la violenza passa attraverso associazioni come Co.Tu.Le.Vi. - Imm 2

Silvano Bartolomei- Responsabile Sportello Antiviolenza di Palermo

Con ventidue Sportelli Antiviolenza attivi in tutta la Regione, ciascuno competente per il proprio ambito territoriale provinciale, l’Associazione Co.tu.le.vi. mette al servizio della lotta contro crudeltà e ingiustizie un’équipe multidisciplinare formata da avvocati, psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, psichiatri, con specifiche connotazioni e offerte di servizio, a seconda delle province interessate, e con capofila l’esperienza di Trapani.

Grazie all’infinito lavoro degli operatori lo Sportello di Trapani è aperto da Lunedì a Venerdì tutte le mattine, osservando solo quindici giorni di riposo ad Agosto da parte della segreteria, ma, anche per quei giorni di sospensione, i nostri volontari sono reperibili per casi urgentissimi per rispondere alle richieste dell’utenza – sottolinea Ranno.

Un lavoro capillare svolto a stretto contatto con Questura e Carabinieri, e che sfrutta la competenza di un avvocato dell’Associazione stessa che prende in carico il caso e di uno psicologo.

Un lavoro destinato a intensificarsi nell’immediato futuro: il 22 Settembre ha visto la luce un nuovo sportello a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, senza contare le date dell’8 Ottobre, con l’apertura degli Sportelli Antiviolenza di Castelbuono e Pollina, mentre resta in attesa l’apertura dello sportello di Acquedolci, in provincia di Messina, e, ancora in fase progettuale, l’idea di istituirne uno anche a Geraci.

E se lo sportello Antiviolenza costituisce la colonna portante delle Attività Co.tu.le.vi. non meno importanti sono le attività di volontariato svolte a scuola e nei luoghi di reclusione.

All’interno delle scuole la nostra attività si svolge attraverso una varietà di progetti, in passato per esempio ci siamo occupati di spiegare ai ragazzi la differenza tra il processo penale minorile e la sua volontà riabilitativa, e il processo penale adulto, maggiormente volto a perseguire il reato con una pena adeguata – dice Bartolomei.

 

Co.tu.le.vi svolge la sua attività in difesa dei diritti anche in carcere: con un massimo di tre volontari e alunni delle scuole di Trapani mi sono personalmente recata presso la casa di reclusione di Trapani e Favignana, con l’autorizzazione del direttore del carcere, per avviare momenti di riflessione sul significato della pena e sull’importanza di vivere nella legalità. Un’esperienza forte che gli alunni hanno potuto realizzare respirando l’atmosfera dura, triste del carcere, e da qui comprendendo pienamente la sofferenza arrecata da scelte di vita lontane dalla civiltà e dal rispetto dei diritti – prosegue Ranno.

Sicilia la lotta contro la violenza passa attraverso associazioni come Co.Tu.Le.Vi. - Imm 1

Aurora Ranno – Presidente dell’ associazione Co.Tu.Le.Vi.

Compiti di sensibilizzazione elevati e proficui, che si scontrano con difficoltà e speranze, come in ogni esperienza che coinvolge l’uomo e la difesa della propria libertà.

Mi rammarica al momento non avere la possibilità di offrire compensi ai nostri volontari, vista l’importanza del materiale umano, ma siamo speranzosi di vincere un bando per dare finalmente un riconoscimento economico ai nostri volenterosi operatori e inquadrarli come collaboratori. Al momento, come Presidente, dopo valutazione con la tesoriera, e grazie a fonti come le donazioni, possiamo attribuire dei premi per i volontari, in occasione di eventi come convegni, sotto forma di rimborso spese.

E destreggiandosi tra burocrazie complesse e sensibilizzazione sul territorio Co.tu.le.vi porta avanti con ottimismo la battaglia contro abusi e violenze, una lotta che coinvolge in primo luogo i giovani, i ragazzi delle scuole, i quali, nell’accorato appello finale di Silvano Bartolomei:

Anche beneficiando dei nostri interventi di moralizzazione, devono cercare di capire la distinzione tra bene e male, la nozione di limite, in difesa della vita. Bisogna insomma far capire le conseguenze negative, illegali, dell’appiccare un incendio, ma, ancora più importante, nell’ottica della salvaguardia di un bene prezioso, bisogna insegnare loro la funzione, l’utilità, del bosco.

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Angela Ganci
Angela Ganci

Psicologia & Psicoterapeuta, Ricercatrice, Giornalista Pubblicista.

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