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“Sons of Anarchy “ di Kurt Sutter (2008-2014) – Psicologia & TV Series

Sons of Anarchy è una serie televisiva con 7 stagioni, in cui dominano gli intrighi familiari e amorosi e il confine labile tra bene e male. 

Di Emanuela Calisi

Pubblicato il 26 Set. 2016

In Sons of Anarchy c’è tutto quello che rende una serie televisiva indimenticabile: dalla colonna sonora, agli intrighi famigliari e amorosi; le morti, le nascite, le lacrime(tante forse troppe), le risate.

Sette anni e sette stagioni; sarebbe assurdo cercare di riassumere in poche righe questa appassionante quanto straziante serie televisiva. Riassumerla, sarebbe dannoso per chi, ancora, non avesse avuto modo di vederla, dati gli innumerevoli personaggi e colpi di scena che la caratterizzano. Per chi invece si ritiene sensibile, moralista o facilmente impressionabile, è sconsigliata vivamente.

Ovviamente, come ogni telefilm di successo, le argomentazioni psicologiche e le riflessioni sulle personalità dei personaggi principali sono sorprendenti; regna fra tutte il conflitto tra il bene e il male, quel labile confine, a volte sottile, a volte fortemente marcato, dove si trova imprigionato il protagonista indiscusso della serie, Jax Teller, e che lo accompagnerà per tutte le stagioni della serie.

Jax Teller nasce “cattivo”, da una famiglia criminale, e per quanto provi a rendersi una persona migliore, ormai sono così profondamente radicati in lui quegli ideali di famiglia, violenza, anarchia e prevaricazione, che fanno apparire la mossa giusta da fare sempre come quella sbagliata, e viceversa; ogni qualvolta arriva un punto di svolta, torna sempre indietro e non riesce mai ad andare avanti.

Un’eterna lotta tra amori presenti e passati, genitori e figli, morti e nascituri; temi filosofici non poco complessi, semplificati dall’ambientazione. Il punto di ritrovo del club malavitoso è un’officina specializzata nella riparazione di motociclette, all’occorrenza luogo di festa e bordello, in cui spesso avvengono scontri verbali e fisici tra i personaggi. Il tutto contornato da una colonna sonora veramente d’eccezione, che fa da perfetta cornice alla solennità dei momenti più felici e più tragici della storia.

Figure fondamentali sono i ruoli genitoriali. Mi piacerebbe parlarvi della follia della madre di Jax, in realtà considerata madre di tutti i componenti del club, Gemma Morrow Teller, personaggio totalmente fuori controllo, che amerete ed odierete, cosi da rispettare la coerenza della continua ambivalenza bene-male; mi piacerebbe anche parlarvi del rapporto padre figlio, un argomento che continuamente viene rievocato, da diversi punti di vista. Se il tema filosofico principe è l’ambivalenza amore-odio, il tema psicologico fondamentale qui, è sicuramente l’influenza genitoriale e dei suoi modelli, che si insinuano all’interno del bambino e costituiranno l’adulto e il genitore che diverrà in futuro; mi piacerebbe raccontarvi tantissimo altro, ma non voglio rovinarvi nulla. Buona visione!

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Emanuela Calisi
Emanuela Calisi

Laureata in Psicologia Clinica e della Salute presso l'Università G.D'Annunzio in Chieti. Residente a Roma.

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