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Cooperazione: l’attivazione cerebrale è differente tra uomini e donne

Un recente studio rivela che uomini e donne mostrano differenze nell’attività cerebrale quando si trovano ad eseguire, con altri, un compito cooperativo

Di Maurizio Rossetti

Pubblicato il 12 Lug. 2016

Aggiornato il 26 Ago. 2019 11:49

Quando parliamo di comportamento sociale, è noto come sussistano chiare differenze di genere. Un nuovo studio suggerisce come il comportamento cooperativo non faccia eccezione.

 

Pubblicato sul The journal scientific reports, lo studio rivela che uomini e donne mostrano differenze significative nell’attività cerebrale quando si trovano ad eseguire, insieme ad altri, un compito cooperativo.

Il team di ricerca co-guidato da Joseph Baker della Standford University School of Medicine, sostiene che i risultati potrebbero far luce sulle differenze evolutive tra uomini e donne riguardo alla cooperazione. Inoltre, nuove ricerche, contribuiranno allo sviluppo di nuove strategie per promuovere e migliorare le capacità cooperative tra esseri umani, migliorando anche la clinica per il trattamento di quei disturbi riguardanti il comportamento sociale.

La ricerca è stata condotta su un campione di 222 partecipanti, dei quali 110 erano donne. Ognuno di loro era assegnato ad un rispettivo partner. Ogni coppia poteva essere così composta da due maschi, da due femmine oppure da un maschio ed una femmina.

Le coppie così formate, erano impegnate in un compito in cui avrebbero dovuto collaborare. Seduto frontalmente davanti ad un monitor, ogni partecipante doveva premere un pulsante nel momento in cui un cerchio sullo schermo del computer cambiava colore.

L’obiettivo, per ogni singola coppia, era di premere il pulsante contemporaneamente, avendo a disposizione 40 tentativi, cercando di raggiungere la migliore sincronizzazione comportamentale possibile. Durante il compito i ricercatori hanno registrato l’attività cerebrale di ciascun partecipante di ogni coppia.

Nel complesso il team di ricercatori ha scoperto che le coppie maschili riuscivano ad ottenere una sincronizzazione migliore rispetto alle coppie femminili. Inoltre il brain imaging ha evidenziato un’attivazione cerebrale simile tra i partner delle coppie delle stesso sesso.

E’ interessante inoltre notare che la performance cooperativa tra coppie eterosessuali era altrettanto buona, quanto le coppie maschio-maschio, ma in esse non appariva la stessa sincronia di attivazione cerebrale tra i partner.

I ricercatori sono cauti e considerano questo studio esplorativo, dato che ha considerato una sola forma di cooperazione. Per di più non è stata valutata l’intera attività cerebrale, ma ci si è soffermati solo su alcune aree. È ipotizzabile infatti che la mancanza di sincronia cerebrale rilevata nelle coppie eterosessuali, possa in realtà verificarsi in aree non indagate.

Tuttavia, i ricercatori ritengono che da questi risultati si possa partire per saperne di più sull’ evoluzione della cooperazione nei due sessi, riuscendo ad ottenere anche implicazioni di rilevanza clinica.

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