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I test cognitivi non sono sempre predittivi delle capacità di guida nei pazienti con demenza

Alcuni studi hanno dimostrato come i test esistenti fino ad ora non siano in grado di verificare adeguatamente le capacità di guida dei pazienti con demenza

Di Silvia Ciresa

Pubblicato il 18 Lug. 2016

Nuovi studi affermano che non esiste un unico test cognitivo che può predire se una persona con demenza sia in grado di guidare. I risultati della revisione degli studi pubblicati in tale ambito indicano che le batterie di test che indagano molte abilità cognitive (batterie globali) invece di una sola possono risultare più utili per valutare le capacità di guida nei pazienti con demenza.

 

Le persone con demenza hanno fino a otto volte in più la probabilità di essere vittime di un incidente d’auto rispetto ad altri anziani. Ma nelle prime fasi della malattia, spesso le persone con una diagnosi di demenza possono guidare in modo sicuro, come scrive il gruppo di studio nel “Journal of The American Geriatrics Society”.

Avere una diagnosi di demenza non significa che l’individuo dovrebbe rinunciare alla patente di guida, tuttavia a causa della natura progressiva della malattia, ciò avviene inevitabilmente nelle fasi intermedie della malattia. Le loro capacità di guida dovrebbero essere costantemente monitorate ed esaminate.

La demenza è una condizione incurabile che può essere causata da varie malattie, la più comune è la malattia di Alzheimer. La demenza colpisce la memoria ed altre funzioni cognitive necessarie per la guida.
Per determinare quanto bene i test cognitivi predicano le capacità di guida, i ricercatori hanno analizzato i dati provenienti da 28 studi esaminando i test cognitivi e le prestazioni di guida in pazienti con demenza.
Alcuni studi hanno utilizzato sia test su strada che test cognitivi per determinare la capacità di guida.
I test cognitivi utilizzati valutavano l’attenzione e la concentrazione, la memoria, il linguaggio, lo stato mentale generale, le funzioni esecutive, il ragionamento e il problem-solving.

Nel complesso, il legame tra test di una singola funzione cognitiva e capacità di guida era inconsistente: i singoli test cognitivi hanno predetto la capacità di guida delle persone con demenza solo per il 46 per cento dei casi.
Le persone con prestazioni deficitarie ai test delle funzioni esecutive, di attenzione e di concentrazione avevano prestazioni deficitarie alla guida per poco più della metà del tempo.
Le altre abilità cognitive sono state collegate ad una guida sicura per meno della metà del tempo, tra cui memoria e linguaggio risultavano le meno rilevanti per la capacità di guida.

Al contrario, in sei studi sono stati utilizzati test globali per misurare le capacità cognitive. Tali batterie di test prevedevano in modo costante e affidabile se una persona era in grado di guidare in modo sicuro.
La mancanza di orientamento (per esempio guidare sul lato sbagliato della strada o l’incapacità di mantenere la posizione di corsia) è un indicatore chiave per determinare se la guida si è deteriorata.
Ad oggi, oltre alle prove su strada, non vi è consenso sui test da utilizzare per la valutazione. I ricercatori stanno lavorando per sviluppare una batteria di test adeguata e condivisa, anche perché con l’invecchiamento della popolazione, avremo un numero crescente di persone con deficit cognitivi.

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