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Stimolazione sensoriale: il trattamento “Snoezelen” applicato alla demenza

Il trattamento Snoezelen è un intervento terapeutico basato sulla stimolazione dei 5 sensi e che risulta efficace con i pazienti affetti da demenza. 

Di Maria Aricò

Pubblicato il 27 Apr. 2016

Il trattamento Snoezelen è un intervento terapeutico, nato in Olanda negli anni ’70 e finalizzato alla promozione del benessere nella persona, attraverso la stimolazione controllata dei cinque sensi, utilizzando effetti luminosi, colori, suoni, musiche, profumi.

 

Le origini del trattamento Snoezelen

Derivato da due verbi olandesi, ‘Sniffen’ e ‘Doezelen’, il termine Snoezelen è stato inizialmente introdotto nel 1970 come intervento per le persone con disabilità intellettiva, con l’intento di ridurre gli effetti negativi della deprivazione sensoriale, come urla e comportamenti dirompenti. L’applicazione clinica della Snoezelen è stata estesa dall’ambito delle disabilità intellettive a quello delle demenze. Queste due popolazioni condividono alcune caratteristiche tra cui la presenza di deficit cognitivi e le difficoltà comunicative. Queste difficoltà portano spesso ad una condizione di isolamento e distacco dalla realtà circostante; a tal riguardo, tra gli scopi perseguibili attraverso il trattamento Snoezelen vi è proprio quello di ricercare un contatto con il mondo interno delle persone attraverso la stimolazione sensoriale.

 

L’applicazione del trattamento Snoezelen alle persone con demenza

Le persone con demenza, inoltre, hanno una più bassa soglia di tolleranza allo stress, e quindi una limitata capacità di fronteggiare le esigenze ambientali. In genere si manifestano comportamenti disadattivi in caso di sovraccarico ambientale o di deprivazione sensoriale. Quindi sia nel caso in cui la stimolazione ambientale è maggiore del livello di adattamento di un individuo che quando sussistono bassi livelli di stimolazione sensoriale. Gli studi sulla deprivazione sensoriale, condotti tra gli anni ’50 e ’60, dimostrano infatti gli effetti dannosi di un ambiente sensoriale non stimolante sui processi mentali di individui giovani sani già dopo un breve periodo di tempo. Uno studio ha riportato che i partecipanti di una ricerca collocati in un ambiente sensoriale deprivato (anche solamente per 1 ora), hanno sperimentato agitazione, ansia, allucinazioni, e una ridotta performance ai test psicologici. Tuttavia, non appena i partecipanti sono stati collocati in un ambiente sensoriale stimolante, le anomalie comportamentali scomparvero. I risultati di queste ricerche suggerirono importanti implicazioni cliniche.

Molti ricercatori considerano gli ambienti Snoezelen come terapie multisensoriali in cui le persone con demenza sono incoraggiate ad impegnarsi con stimoli sensoriali in un ambiente positivo e non stressante. Inoltre, la stanza Snoezelen non richiede un importante coinvolgimento delle abilità intellettive che potrebbero provocare sentimenti di fallimento o di inadeguatezza. L’obiettivo di questo intervento è quello di promuovere comportamenti positivi e ridurre quelli disfunzionali.

Un ambiente multisensoriale promuove, nella persona con demenza, un senso di benessere generale, fornendo un’ atmosfera di fiducia e di rilassamento. L’assunto alla base della stimolazione multisensoriale, fornita in ambiente Snoezelen, si fonda sulla convinzione che ogni individuo abbia un fondamentale bisogno di interazione e di essere coinvolto in attività piacevoli. Purtroppo, spesso, i residenti delle case per anziani non ricevono sufficiente stimolazione durante il corso della giornata; alcuni, anzi, non sono in grado di muoversi in autonomia e trascorrono lunghi periodi immobili.

Da una ricerca di Cohen-Mansfield et al. (1992) emerge che durante il 63% del loro tempo i residenti restano inoccupati, e che i soggetti sono esposti maggiormente ad agitazione quando non sono occupati rispetto a quando sono impegnati in attività. Per combattere la noia causata dalla mancanza di stimoli, le stanze multisensoriali creano un ambiente che offre piacere, svago, ricreazione, e interazione. L’ambiente Snoezelen è quindi un approccio innovativo, che mostra benefici a breve termine sui sintomi comportamentali e psicologici; si osservano, infatti, effetti immediati dopo ogni seduta.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Cohen-Mansfield, J., Werner, P., & Marx, M. (1992). Observational data on time use and behavior problems in the nursing home. Journal of Applied Gerontology, 11, 114-117.
  • Van Weert, J., Van Dulmen, A. M., Spreeuwenberg, P. M., Ribbe, M. W., & Bensing, J. M. (2005). Behavioral and Mood Effects of Snoezelen Integrated into 24‐Hour Dementia Care. Journal of the American Geriatrics Society, 53(1), 24-33.
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