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Le disfunzioni cognitive post-chemioterapia e il recupero con il training cognitivo

Uno studio ha dimostrato come sia possibile recuperare le disfunzioni cognitive conseguenti la chemioterapia con un training cognitivo. 

Di Marianna Palermo

Pubblicato il 26 Mag. 2016

I risultati hanno dimostrato che nelle pazienti sottoposte al training cognitivo sono presenti dei miglioramenti sia in termini di qualità di vita che di funzioni cognitive e neuropsicologiche, con una sostanziale riduzione dell’ansia e della fatica. Questi miglioramenti sono stati riscontrati anche 2 mesi dopo il termine del training.

 

La chemioterapia può comportare danni cognitivi di lieve entità rispetto alle capacità di memoria e di concentrazione. Questi deficit cognitivi colpiscono dal 25 al 40% di pazienti sottoposti al trattamento della chemioterapia.

Il Prof. Robert Ferguson, psicologo clinico all’ University of Pittsburgh Cancer Institute, ha per questo individuato un training cognitivo di potenziamento della memoria e dell’attenzione in video conferenza che potrebbe migliorare le abilità cognitive e neuropsicologiche di pazienti affetti dal cosiddetto “chemo brain”. L’obiettivo è quello di poter migliorare la vita lavorativa, sociale e quotidiana di questi pazienti.  Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cancer.

La ricerca ha coinvolto 47 donne affette in precedenza dal tumore al seno e che sono state sottoposte alla chemioterapia. Dopo 4 anni dal termine del trattamento, le pazienti sono state suddivise in 2 gruppi: ad uno è stato proposto un training di terapia cognitiva per potenziare le abilità di memoria e attenzione (MAAT = Memory and Attention Adaptation Training), mentre all’altro sono state proposte solo delle sedute di supporto.

Nella baseline sono state valutate la qualità di vita delle pazienti e le abilità cognitive ed è stato effettuato un breve assessment neuropsicologico. Questi dati sono stati raccolti nuovamente dopo la fase sperimentale e 2 mesi dopo.

I risultati hanno dimostrato che nelle pazienti sottoposte al training cognitivo sono presenti dei miglioramenti sia in termini di qualità di vita che di funzioni cognitive e neuropsicologiche, con una sostanziale riduzione dell’ansia e della fatica. Questi miglioramenti sono stati riscontrati anche 2 mesi dopo il termine del training.

Questi dati incoraggianti inducono a continuare a progettare interventi finalizzati a migliorare la qualità di vita di pazienti affetti da tumore e sottoposti alla chemioterapia.

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Marianna Palermo
Marianna Palermo

Dottoressa in Psicologia Clinica

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