In un recente studio pubblicato sul Journal of Happiness Studies, i ricercatori hanno scoperto una grande discrepanza tra come un gruppo di intervistati hanno valutato la propria soddisfazione di vita e come l’hanno giudicata degli osservatori esterni sulla base di un colloquio.
Lo studio ha coinvolto 500 partecipanti che sono stati invitati ad assegnare un voto su una scala da 1 a 10 alla propria soddisfazione generale di vita. I partecipanti sono stati poi intervistati e hanno risposto a diverse domande aperte su esperienze positive e negative, la salute, e altri aspetti della propria vita. Ogni intervista è stata poi analizzata da 12 valutatori diversi e i partecipanti sono stati inseriti su una nuova scala da 1 a 11 allo scopo di aggiungere maggiore profondità alla categorizzazione.
Queste le 11 categorie in cui era suddivisa la nuova scala:11- Serenità: Gli intervistati sono autenticamente soddisfatti della loro vita. I loro problemi tendono ad essere piccoli e loro riescono facilmente a farvi fronte.
10-Serenità con qualche difficoltà: Gli intervistati sono per lo più spensierati. Citano circostanze negative, ma queste non incidono realmente sullo stato d’animo generale.
9-Felicità Resiliente: Questa è simile alla categoria precedente, ma le circostanze negative sono significative. Queste persone hanno una forte capacità di coping e sanno accogliere le sfide della vita.
8- bilancio sostanzialmente positivo ma con difficoltà consistenti: Simile alla categoria precedente, ma con minori capacità di coping. Queste persone sono rassegnate (“sono abituato a questo”).
7-ambiguità: questi intervistati hanno riferito forti esperienze ed emozioni sia positive che negative.
6-equilibrato: questa categoria è come la categoria ambiguità, ma meno intensa.
5-poco emotivi: superficiali o indifferenti, questi intervistati non hanno mostrato sentimenti forti nè negativi nè positivi.
4-Inappagati: Gli intervistati sono leggermente negativi. Mostrano una mancanza di soddisfazione e “sembrano vivere una vita che non hanno scelto.” Giustificano o minimizzano la mancata soddisfazione di obiettivi e sogni.
3-Vita disarmonica ma con supporto: Gli intervistati sono “tristi, oppressi o stressati, ma con risorse positive o supporto”. Hanno problemi nelle principali aree di vita e il benessere emotivo è ostacolato, ma hanno ancora esperienze positive o relazioni che danno gioia.
2-Vita disarmonica senza supporto: Questa è come la categoria precedente, ma senza un sistema di supporto positivo. La vita spinge queste persone verso il basso, c’è assenza di tensione verso il futuro.
1-Depressione dominante: Caratterizzata da totale disperazione, infelicità, disperazione e insoddisfazione per le circostanze della vita.
Dopo aver analizzato le interviste i ricercatori hanno scoperto grosse discrepanze tra come gli intervistati auto-valutano la loro soddisfazione di vita e come invece descrivono la loro vita in un racconto da dare ai valutatori. Gli effetti di questa discrepanza sono evidenti nei valori di soddisfazione di vita assegati dai valutatori: solo 15 persone si sono assegnate un valore uguale o inferiore a 5, ma i valutatori esterni hanno assegnato a ben 40 persone valori uguali o inferiori a 5. E, ancora più sorprendente, solo 6 di questi casi risultavano abbinati. Uno degli intervistati, ad esempio, si è attribuito un 10, ma i valutatori gli hanno dato 3!Inoltre non solo le auto-valutazioni non si allineano con rating esterni, ma diversi valutatori tendono a valutare lo stesso intervistato in modo diverso.
Secondo i ricercatori queste discrepanze sono da attribuire al bisogno di trasmettere un’ immagine positiva di sè, alla paura di lamentarsi, o a un sistema di autodifesa che induce alla sottostima degli elementi di insoddisfazione nella propria vita.