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Trauma e alessitimia: studio sperimentale sulla popolazione aquilana – Dal Forum di Assisi 2015

Lo studio è finalizzato ad indagare la presenza del disturbo alessitimico nella popolazione aquilana dopo il sisma del 2009 - Dal Forum di Assisi 2015

Di Guest, Giada Costantini

Pubblicato il 03 Dic. 2015

Dal VI FORUM sulla FORMAZIONE in PSICOTERAPIA – Assisi 2015

Trauma e alessitimia: studio sperimentale sulla popolazione aquilana

Giada Costantini, Giuseppe Curcio

Università degli studi dell’Aquila

 

Con il termine “alessitimia”, che letteralmente significa “non avere le parole per le emozioni”, si indica un insieme di deficit della sensibilità emotiva e emozionale, palesato dall’incapacità di riconoscere e descrivere verbalmente i propri o gli altrui stati emotivi. Per diversi autori, una delle funzioni dell’alessitimia è costituita dell’evitamento degli affetti dovuto ad una difficoltà di elaborazione cognitiva degli stessi (Caretti e La Barbera, 2005).

Krystal (2007) ha suggerito che l’alessitimia può svilupparsi in risposta a traumi estremi per proteggere gli individui dall’esperire affetti estremamente dolorosi: disturbi dell’espressione e delle esperienze emotive sono spesso presenti nei pazienti che hanno sviluppato un disturbo post-traumatico da stress. In breve tempo, infatti, dopo essere stati esposti a un evento traumatico estremo, questi pazienti possono cominciare a sperimentare uno sconvolgimento delle esperienze emotive: se da un lato possono sperimentare stati emotivi intensi correlati al trauma, dall’altro è frequente che i soggetti sviluppino nel tempo una marcata riduzione della capacità di provare emozioni, di entità variabile, fino ad arrivare a una vera e propria “anestesia emozionale” (Stone AM, 1993).

Inoltre, altre ricerche hanno dimostrato una forte correlazione tra il disturbo depressivo e quello alessitimico (Havilandet al., 1998; Honkalampiet al., 2000; Honkalampiet al., 2005; Lipsanen, Saarijarvi, Lauerma, 2004; Saarijorvi, Salminen, Toikka, 2001) evidenziando una difficoltà-incapacità della persona depressa di identificare ed esprimere i propri sentimenti.

Partendo da queste premesse teoriche, in una ricerca svolta da alcuni studiosi dell’Università De L’Aquila (citata in Costantini, 2012), si sono valutate le reazioni emotive della popolazione aquilana in seguito al terremoto del 6 aprile 2009. Allo studio hanno partecipato 1710 persone e a ciascun partecipante sono state somministrate le scale TAS-20 (Toronto Alexithymia Scale) per la valutazione dell’alessitimia, e BDI (Beck Depression Inventory) per la valutazione del livello di depressione.

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