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La virtual week: un nuovo strumento per valutare la memoria prospettica in pazienti con trauma cranico encefalico – Dal forum di Assisi 2015

E' stata indagata la memoria prospettica nei pazienti con trauma cranico encefalico con la virtual week - Dal Forum di formazione in psicoterapia di Assisi

Di Redazione, Martina Torresi

Pubblicato il 10 Nov. 2015

Aggiornato il 14 Mar. 2016 10:47

Dal VI FORUM sulla FORMAZIONE in PSICOTERAPIA – Assisi 2015

La virtual week: un nuovo strumento di valutazione della memoria prospettica in pazienti con trauma cranico

Martina Torresi, Tatiana Bortolatto, Mariagrazia Esposito

L’obiettivo della ricerca è stato quello di valutare la memoria prospettica (MP) in pazienti che avevano subito un trauma cranico encefalico (TCE) utilizzando un nuovo strumento: la Virtual Week.

Per MP intendiamo la capacità di ricordare intenzioni da svolgere nel futuro e distinguiamo tra intenzioni basate sul tempo (time-based) e intenzioni basate sull’evento (event-based). Le prime si riferiscono ad azioni determinate dal passaggio del tempo (ricordare di eseguire un’azione ad un certo momento, o dopo un certo periodo di tempo) e vengono recuperate grazie a strategie interne auto-attivate e controllo volontario. Le seconde vengono recuperate grazie alla comparsa di un cue esterno (ricordare di fornire un messaggio ad un collega quando lo vediamo) e richiedono un minor coinvolgimento delle funzioni di controllo volontario.

Sulla base della letteratura abbiamo ipotizzato che: 1) le prestazioni fossero peggiori nei compiti time-based rispetto a quelli event-based, 2) emergesse una maggiore capacità di apprendimento dei compiti regolari rispetto a quelli irregolari.

E’ stata indagata inoltre l’esistenza di una possibile correlazione significativa tra la MP e le funzioni esecutive (FE). Un gruppo di 18 soggetti con TCE è stato confrontato con un gruppo di 18 soggetti sani, i quali sono stati valutati con la Virtual Week e con strumenti volti a valutare le FE tra cui:

– Wisconsin Card Sorting Test,

– Trail making test A-B,

– Test di fluenza semantica

– Test di fluenza fonemica.

E’ stata utilizzata la versione computerizzata della Virtual Week, la quale rappresenta una settimana virtuale. Ai partecipanti è stato richiesto di ricordare e svolgere 8 compiti di MP per ogni giorno virtuale (tre in tutto), di cui 4 regolari e 4 irregolari, rispettivamente 2 event-based e 2 time-based. È stata condotta un ANOVA per gruppo, tipo di compito e condizione.

I risultati evidenziano un effetto principale del gruppo, tipo di compito e condizione: i pazienti con TCE hanno ottenuto una prestazione meno accurata rispetto ai controlli nei compiti di MP, e vengono confermate le nostre ipotesi secondo cui le prestazioni risultano più accurate nei compiti regolari rispetto ai compiti irregolari, e nei compiti event-based rispetto ai time-based. Si evidenzia inoltre un’interazione significativa tipo di compito x condizione: ovvero i compiti regolari event-based vengono eseguiti con maggiore accuratezza rispetto a quelli regolari time-based, i compiti irregolari event-based vengono eseguiti con maggiore accuratezza rispetto a quelli irregolari time-based, e quando i compiti sono time-based la performance risulta più accurata quando il compito è regolare. Emergono inoltre correlazioni positive significative tra i compiti di MP e le prove volte a valutare le capacità di ricerca visiva, monitoraggio e switching attentivo.

Concludendo, la ricerca ha confermato la presenza di possibili difficoltà relative all’abilità di MP in pazienti con TCE, evidenziando la relazione tra abilità di MP e abilità di funzionamento esecutivo. Il nostro studio inoltre ha avvalorato la validità della Virtual Week, nel valutare la MP.
In futuro potrebbe essere interessante utilizzare la Virtual Week anche come strumento di riabilitazione della MP, apportando modifiche nella procedura.

 

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