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Difficoltà di apprendimento e motivazione: un intervento sulle strategie di studio (2)

Un recente lavoro di ricerca considera l'importanza degli aspetti dell'apprendimento che riguardano stili motivazionali e componenti emotive dello studio.

ID Articolo: 113032 - Pubblicato il: 03 settembre 2015
Difficoltà di apprendimento e motivazione: un intervento sulle strategie di studio
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I ragazzi che hanno partecipato allo studio frequentano gli ultimi anni di una scuola superiore della provincia di Cosenza. All’inizio dell’anno scolastico 2014/2015 è stato distribuito ai genitori dei ragazzi, il consenso informato alla ricerca. All’interno del consenso informato sono stati esplicitati gli obiettivi della ricerca-intervento e le prove che sarebbero state somministrate ai ragazzi.

La prima fase di valutazione delle abilità e della motivazione allo studio è stata condotta su 3 casi (età:17 anni), segnalati dai docenti per la bassa motivazione e le difficoltà di apprendimento.

Nella seconda fase, condotta su un singolo caso, è stato programmato un periodo di potenziamento delle componenti metacognitive-strategiche dello studio e una riflessione sul suo sistema di convinzioni.

Risultati

Nella prova PS1 (Prova di studio) della batteria Amos viene chiesto allo studente di studiare un testo e dopo un intervallo di tempo (30′), di svolgere una serie di esercizi finalizzati a misurare la comprensione e il ricordo dei contenuti.

Nel compito frasi chiave viene chiesto agli studenti di individuare le frasi o le parole chiave, lasciando a disposizione il testo. Nell’esercizio successivo scelta e ordine eventi viene chiesto allo studente di scegliere tra una lista di eventi, le nove frasi che meglio indicano le informazioni più rilevanti del testo e di ordinarle cronologicamente. Gli altri due esercizi comprendono domande aperte e domande vero/falso.

Dai risultati ottenuti nella prova di studio PS1 è emersa un’importante difficoltà nella selezione delle informazioni rilevanti di un testo. Nonostante nel compito frasi chiave sia stata data la possibilità di consultare il testo per annotare le informazioni principali, gli studenti non hanno individuato le aree tematiche più importanti.

Nei compiti scelta e ordine di eventi, domande aperte e domande vero/falso l’obiettivo è stato principalmente quello di misurare la capacità di ricordare i contenuti del testo. Complessivamente i risultati hanno mostrato una generale difficoltà nel memorizzare le informazioni di un testo con l’obiettivo di eseguire una prova. Gli studenti non hanno risposto alle domande aperte e hanno mostrato una preferenza per le domande vero/falso o a risposta multipla.

Successivamente è stato somministrato il questionario QSS (Questionario sulle strategie di studio) della batteria Amos. Il questionario misura l’atteggiamento strategico che lo studente mette in pratica nei compiti di apprendimento, fornendo tre indici. Il primo indice è la valutazione d’efficacia, che si riferisce alla convinzione sull’efficacia dell’uso di strategie di studio. Il secondo indice è la valutazione d’uso, che esprime la misura in cui lo studente ritiene effettivamente di saper usare le varie strategie. Il terzo indice è chiamato incoerenza strategica e si riferisce alla differenza esistente tra una dimensione associata al sé ideale (quello che lo studente pensa si dovrebbe fare, esplicitato dalla valutazione d’efficacia) e una dimensione associata al sé reale (quello che lo studente ritiene di fare realmente, esplicitato dalla valutazione d’uso).

I risultati ottenuti dal questionario sulle strategie di studio hanno mostrato come gli studenti presi in considerazione tendano complessivamente a dichiarare di possedere una buona conoscenza delle strategie di studio più efficaci, sovrastimando l’utilizzo che fanno di queste strategie. In realtà, come è emerso dalle prove di studio, l’atteggiamento strategico è risultato essere piuttosto basso.

Nonostante nel questionario abbiano valutato positivamente strategie come farsi schemi e diagrammi e scrivere a fianco del testo delle idee guida, nessuno dei 3 ragazzi le ha messe in pratica durante lo svolgimento delle prove di studio, mostrando una difficoltà significativa nella comprensione, oltre che nella memorizzazione del materiale. Il questionario sulle convinzioni QC (Questionario sulle convinzioni) della batteria Amos indaga alcuni aspetti motivazionali implicati nell’apprendimento: le credenze, le percezioni di abilità, la fiducia e gli obiettivi di apprendimento che influenzano direttamente l’autoregolazione dello studente.

Le prime due parti del questionario riguardano le convinzioni dello studente sull’intelligenza e sulla personalità. Il questionario misura fino a che punto lo studente percepisce la propria intelligenza e la propria personalità come modificabile, quindi capace di trarre profitto dalle situazioni di apprendimento, oppure è legata a teorie entitarie dell’intelligenza e della personalità che invece non sostengono la motivazione all’apprendimento.

Dai risultati delle prime due parti del questionario è emerso come i ragazzi ottengano un punteggio che tende a collocarsi nella fascia di prestazione tendenzialmente entitaria o non orientata né all’entitaria né all’incrementale. Questo risultato indica che i 3 studenti presi in considerazione nel presente studio percepiscono la propria intelligenza come un insieme di abilità difficilmente modificabili.

Nella terza e quarta parte del questionario è stata valutata rispettivamente la fiducia nella propria intelligenza e la fiducia nella propria personalità. Nella quinta parte invece è stata valutata la percezione di abilità dello studente rispetto allo studio. Fiducia e percezione di abilità offrono informazioni sull’autostima e sulla percezione di auto-efficacia dello studente.

Dai risultati è emerso che i ragazzi tendono ad avere un buon livello di autostima, ottenendo punteggi alti o sufficienti sia nel questionario fiducia nella propria intelligenza che in quello fiducia nella propria personalità. Ciò che è sembrato essere sotto la media sono, invece, i punteggi del questionario percezione di abilità che hanno fornito una valutazione dell’autoefficacia degli studenti. I ragazzi si sono collocati nella fascia di prestazione bassa e molto bassa.

Nell’ultima parte del questionario sono stati indagati gli obiettivi di apprendimento. É possibile distinguere: obiettivi di prestazione, in cui lo studente appare interessato a mostrare le proprie abilità ed evitare situazioni in cui ci sia pericolo di fallimento, e obiettivi di apprendimento, in cui lo studente assegna priorità all’effettiva acquisizione di competenze nuove rispetto alla semplice dimostrazione di abilità e considera positivamente anche la possibilità di sbagliare. Due ragazzi su tre hanno dichiarato di studiare per raggiungere obiettivi di prestazione. Il ragazzo (che chiameremo F.) che ha dichiarato di perseguire obiettivi di padronanza è lo stesso che, nelle prove precedenti, si è differenziato dal gruppo per aver ottenuto punteggi leggermente più alti nel questionario sulle strategie di studio e nel questionario sulla teoria dell’intelligenza.

Nella seconda fase dello studio era previsto un periodo di training con attività mirate al potenziamento delle componenti metacognitive e strategiche dello studio. Le attività sono state svolte su un singolo ragazzo (F.). Considerate le caratteristiche dello studente emerse dalle prove di studio, si è ipotizzato che un intervento finalizzato a potenziare le abilità metacognitive sul metodo di studio e sulle proprie strategie, oltre che una riflessione sulle proprie convinzioni, avesse potuto aiutarlo a migliorare le sue abilità di studio e ottenere prestazioni migliori.

Il training, programmato per la durata di due mesi, è iniziato in data 10 Novembre 2014 e si è concluso in data 17 Gennaio 2015. I due incontri settimanali previsti si sono svolti il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 10:30 (durante l’orario scolastico). Di seguito vengono riportate le attività svolte.

Nelle prime due settimane sono stati discussi i risultati delle prove PS, QSS e QC.

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