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Correlati EEG dell’attività proiettiva in pazienti psicotici

Il presente studio ha lo scopo di indagare i correlati neurali dell’attività proiettiva in un campione clinico di pazienti con sintomatologia psicotica.

Di Redazione

Pubblicato il 07 Lug. 2015

Questo articolo ha partecipato al Premio State of Mind 2014 Sezione Junior

Correlati EEG dell’attività proiettiva in pazienti psicotici

Autrice: Chiara Di Giorgio (Università degli studi di Roma ‘La Sapienza’)

Abstract

La proiezione è un meccanismo di difesa in cui il soggetto attribuisce ad altri sentimenti, desideri ed aspetti propri che rifiuta di riconoscere in sé stesso. In linea con questo pensiero, alcuni autori hanno provato a spiegare i fenomeni allucinatori come la proiezione di contenuti spiacevoli e intollerabili per il paziente attraverso gli organi di senso. Un recente lavoro ha indagato in un campione di soggetti normali i correlati neurali del meccanismo proiettivo, riscontrando uno specifico pattern fronto-parietale in risposta a stimoli visivi non strutturati. Partendo dai suddetti risultati il presente studio ha lo scopo di indagare i correlati neurali dell’attività proiettiva in un campione clinico di pazienti con sintomatologia psicotica. L’ipotesi dello studio era che i pazienti psicotici mostrassero una maggiore attivazione delle aree frontali e parietali durante la presentazione di stimoli visivi non strutturati comparati con i soggetti di controllo.  I dati EEG di 8 pazienti con diagnosi di schizofrenia sono stati registrati in modo continuo a 250 HZ con il Geodesic Sensor Net a 256 canali, mentre ai pazienti veniva richiesto di attribuire un significato agli stimoli visivi presentati (strutturati vs non strutturati). Sono state analizzate le componenti temporali dei potenziali evento correlati (ERP) e la tomografia elettromagnetica a bassa risoluzione (sLoreta). L’analisi delle sorgenti (sLORETA) ha mostrato un significativo coinvolgimento delle aree fronto-temporali di sinistra ( 42,43,44 BA) durante la presentazione di stimoli visivi strutturati. I risultati hanno mostrato il coinvolgimento di tre aree specifiche, le stesse aree che risultano essere correlate alle allucinazioni verbali uditive. Le allucinazioni potrebbero venire elicitate da compiti che richiedono un minor impiego di risorse cognitive; al contrario un maggior impiego di strategie cognitive volte a disambiguare uno stimolo non strutturato potrebbero inibire la produzione spontanea allucinatoria dei pazienti con sintomatologia psicotica.

English abstract

Projection is a defense mechanism that involves taking our own unacceptable qualities or feelings and ascribing them to other people. In this context the hallucinatory phenomena could be considered as a projection of content intolerable to the patient through a sense organ. A previous studies showed that projective mechanism in healthy subjects is facilitated with non-structured visual stimuli and that a diffuse activity of frontal and parietal areas is involved during projection activity. The aim of the present study was to investigate the neural correlates of projective mechanism in patients with psychotic symptoms. The hypotheses of the study was that psychotic patients will show a greater activation of frontal and parietal areas during non-structured visual stimuli presentation compared to healthy subjects. The EEG data of 8 patients with a diagnosis of schizophrenia were recorded continuously at 250 Hz with the Geodesic Sensor Net with 256 channels while patients were asked to assign a meaning to visual stimuli presented (structured vs. not-structured). Event related potential (ERP) components and low-resolution electromagnetic tomography (sLoreta) were analysed. Source analyses (sLORETA) showed a greater involvement of the left frontal- temporal areas (left 42, 43, 44 BA) during the presentation of the structured visual stimuli. Findings show the involvement of three areas that seems to be related to auditory verbal hallucinations (AVU). AVU could be elicited by tasks that require less use of cognitive resources; differently greater use of cognitive strategies designed to disambiguate a stimulus un-structured could inhibit the spontaneous production of hallucinatory psychotic patients.

Allegato 1 (Soggetto Clinico)Allegato 2 (Soggetto di Controllo)

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