Una nuova ricerca aiuta a spiegare l’effetto paradossale di alcuni antidepressivi, che possono in alcuni casi peggiorare i sintomi prima di aiutare i pazienti a sentirsi meglio (normalmente dopo un paio di settimane dall’inizio dell’assunzione regolare del farmaco).
I risultati di questo studio potrebbero aiutare i ricercatori a risolvere il problema dell’effetto paradosso di questi farmaci e a creare nuove classi di farmaci per il trattamento della depressione.
Gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono la classe di farmaci antidepressivi più prescritta e funzionano aumentando i livelli di serotonina, il più importante regolatore del tono dell’umore.
I neuroni della serotonina trasmettono un doppio segnale che consiste nel rilascio di serotonina e glutammato, la componente serotoninergica del doppio segnale è stata collegata alla motivazione e la componente glutammato è stata collegata al piacere e all’apprendimento; i ricercatori sostengono che l’SSRI può influenzare queste due componenti del doppio segnale in modi diversi. Fischer, ricercatore a capo dello studio, spiega:
Mentre la componente serotoninergica è immediatamente amplificata in seguito alla somministrazione di SSRI, la componente glutammato viene soppressa in fase acuta e si normalizza solo dopo diversi giorni di trattamento farmacologico queste differenze possono aiutare a spiegare il paradosso che si manifesta in fase precoce di assunzione degli SSRI e che scompare invece con l’assunzione prolungata
La scoperta del doppio segnale aiuta a spiegare perché l’efficacia clinica degli SSRI risulta ritardata e perchè questo effetto paradossale non è evidente con altri farmaci antidepressivi che invece colpiscono i recettori del glutammato. Delineare i fattori che contribuiscono a determinare ogni aspetto del doppio segnale permette di definire nuovi bersagli farmacologici per ridurre il ritardo nell’efficacia degli SSRI o addirittura per produrre nuovi tipi di antidepressivi.
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BIBLIOGRAFIA:
- Fischer A, Jocham G, Ullsperger M. (2014). Dual serotonergic signals: a key to understanding paradoxical effects? Trends in Cognitive Sciences. DOI: http://dx.doi.org/10.1016/j.tics.2014.11.004