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Psicopatologia, clinica e terapia della disintegrazione traumatica – SITCC 2014

Il simposio si è basato su ciò che accade nel cervello di pazienti con attaccamento disorganizzato quando dissociano in seduta - Congresso SITCC 2014.

Di Valentina Davi

Pubblicato il 14 Ott. 2014

Aggiornato il 17 Ott. 2014 13:41

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Simposio: Disintegrazione: psicopatologia e implicazioni terapeutiche

CONGRESSO SITTC 2014

 

Quando un paziente dissocia in seduta, cosa succede nel suo cervello in quel momento?

Consideriamo come funziona la mente: “La mente dell’uomo consiste in un’organizzazione gerarchica che, riflettendo la storia evoluzionistica, integra livelli anatomo-funzionali sempre più complessi in coordinazione tra loro. Ogni livello ha un’organizzazione anatomo-funzionale differente, si è evoluto per scopi e funzioni differenti e genera spinte motivazionali, comportamentali e livelli di cognitività differenti. I livelli superiori modulano e si coordinano con quelli inferiori costruendo le loro rappresentazioni e ai livelli più alti la mente rappresenta se stessa integrando l’attività delle sue componenti inferiori.

Rifacendosi alla teoria neojacksoniana sul funzionamento della mente, il Dott. Benedetto Farina spiega come le funzioni inferiori siano localizzate, stabili e poco flessibili, a differenza delle funzioni più alte, caratterizzate da elaborati network dotati di progressiva flessibilità e sofisticazione funzionale. Ma piuttosto che rimpiazzare i meccanismi inferiori, i sistemi superiori dipendono criticamente da questi sia per l’input di informazioni che per l’output comportamentale in maniera gerarchica  (Cacioppo & Bernoston, 2008).

Già Pierre Janet (1889) parlava di salute mentale come di uno stato caratterizzato da un’alta capacità di integrazione che riunisce un ampio spettro di fenomeni all’interno di un’unica personaltà. Oggi le neuroscienze hanno dimostrato che l’integrazione avviene non solo tramite connettività strutturale cerebrale, ma anche attraverso connettività dinamica: network cerebrali si attivano solo nel momento in cui viene attivata una data funzione, creando una rete tra le reti.

Le funzioni mentali integrative superiori sono quindi basate su network neuronali diffusi:

1)            questi network sono caratterizzati da reti di neuroni funzionalmente connessi tra di loro;

2)            sono reti dinamiche molto distribuite (reti di reti);

3)            questi network di connettività corticale giocano un ruolo fondamentale per funzioni come memoria di lavoro, funzioni esecutive, compiti e capacità attentive, stati di coscienza e coscienza di sé;

4)            si possono misurare in modo non invasivo attraverso la coerenza dei segnali EEG (EEG coherence). Attraverso l’analisi della EEG coherence è possibile, infatti, esplorare le connessioni funzionali tra aree cerebrali, in vivo, nell’ uomo e valutare la connettività corticale diffusa.

Durante il suo intervento il Dott. Farina ha mostrato un interessante studio (Farina et Al, 2014) in cui si è andato a valutare le modifiche della connettività corticale attraverso l’analisi della EEG coherence in soggetti con disturbi dissociativi e in controlli sani prima e dopo il recupero di ricordi di attaccamento elicitati attraverso la somministrazione della Adult Attachment Interview (AAI). Nel gruppo di controllo i ricordi di attaccamento hanno promosso un diffuso aumento della connettività EEG, in particolare nelle bande EEG ad alta frequenza. Rispetto ai controlli, i pazienti affetti da disturbo dissociativo non hanno mostrato un aumento della connettività EEG dopo la somministrazione dell’AAI. E’ noto che soggetti con attaccamento disorganizzato mostrano una riduzione della capacità di integrazione e delle capacità metacognitive. Questi risultati gettano luce sulla neurofisiologia dell’effetto disintegrativo del recupero di ricordi traumatici di attaccamento in pazienti dissociativi, fornendo un abbozzo di prova neurobiologica di ciò che accade nel cervello dei nostri pazienti con attaccamento disorganizzato quando in seduta sembrano “disintegrarsi” nel momento in cui viene chiamato in causa il sistema di attaccamento.

 

BIBLIOGRAFIA:

  •  Pierre Janet, L’Automatisme Psychologique (1889). L’Harmattan, Paris, 2005 (Ed. It, L’automatismo psicologico, Milano, Raffaello Cortina, 2013.  ACQUISTA ONLINE
  • Cacioppo, J. T. & Berntson, G. G. (2008). Social neuroscience. In W. A. Darity (Ed.), International Encyclopedia of the Social Sciences (2nd Ed.), Farmington Hills, MI: McMillan/Thomson Gale.
  • Farina B, Speranza AM, Dittoni S, Gnoni V, Trentini C, Vergano CM, Liotti G, Brunetti R, Testani E, Della Marca G. (2014). Memories of attachment hamper EEG cortical connectivity in dissociative patients. Eur Arch Psychiatry Clin Neurosci. 2014 Aug;264(5):449-58.

 

 

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Valentina Davi
Valentina Davi

Coordinatrice di redazione di State of Mind

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