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Happy! Perchè amiamo ballare la canzone di Pharrell Williams?

Psicologia & Musica: Il segreto di Happy sta nel ritmo: più è complesso più coinvolge diverse parti del corpo per riempire l'assenza di musica col movimento

Di Francesca Fiore

Pubblicato il 24 Giu. 2014

 

 

Cosa innesca il bisogno irrefrenabile di muovere piedi, mani, testa e corpo al ritmo di questa musica? Risposta ardua! Eppure un gruppo di scienziati della Aarhus University in Danimarca ha provato a dare dei suggerimenti su cosa avviene nel nostro cervello. Secondo questi ricercatori le tracce ballabili sembra siano composte dalla giusta quantità di pause, lacune ritmiche, o discontinuità tra i battiti.

Because I’m happy
Clap along if you feel like a room without a roof
Because I’m happy
Clap along if you feel like happiness is the truth
Because I’m happy
Clap along if you know what happiness is to you
Because I’m happy
Clap along if you feel like that’s what you wanna do…

La riconoscete? Beh, è la notissima, cantatissima e ballatissima canzone di Pharrell Williams, “Happy”.

Si tratta del più grande successo dell’anno, almeno finora. E’ rimasto per 15 settimane in cima alla classifica delle canzoni più ascoltate e ha ispirato centinaia di video su YouTube di gente che la balla, o la usa come colonna sonora per stralci di vita quotidiana.

Perché sono felice, cita il testo, e permette all’immaginazione di andare al di là di ogni confine anelando la famigerata felicità a suon di movimenti che quasi irresistibilmente si impossessano del nostro corpo.

Cosa innesca il bisogno irrefrenabile di muovere piedi, mani, testa e corpo al ritmo di questa musica? Risposta ardua! Eppure un gruppo di scienziati della Aarhus University in Danimarca ha provato a dare dei suggerimenti su cosa avviene nel nostro cervello. Secondo questi ricercatori le tracce ballabili sembra siano composte dalla giusta quantità di pause, lacune ritmiche, o discontinuità tra i battiti.

Infatti, se noi cercassimo di riprodurre il ritmo della canzone di Pharrell con le mani si otterrebbero un battito lungo, cui segue una pausa, e due ravvicinati: ritmo irregolare.

Secondo gli autori dello studio, il cervello in tutta risposta colmerebbe tali pause o lacune ritmiche inserendo il movimento del corpo.Quindi, il nostro corpo riempie l’assenza di musica con un movimento.

Gli autori dell’articolo per verificare questa teoria avevano selezionato una lista di canzoni da far ascoltare ad un gruppo di persone provenienti da diverse parti del mondo. Si trattava di musiche aventi un ritmo regolare (poco complesse), irregolare (molto complessa) e drumming, sarebbe una via di mezzo tra i due.

Alla fine si è scoperto che i ritmi più ballabili sono quelli che mostrano una sorta di equilibrio tra prevedibilità del tempo, quindi banalità dell’armonia, e complessità.

Perché proprio questi ritmi? Beh, offrirebbero una sufficiente regolarità che permette di percepire il ritmo sottostante, ma hanno abbastanza pause da consentire a chi le ascolta di riempirle con il proprio corpo in movimento.

State provando a ballare la canzone di Pharrell? Io, sì, ed è sorprendentemente vero quanto affermato fin ora. Questa canzone è stratificata in battute prevedibili o complesse, mentre i tamburi, il pianoforte, gli applausi e persino la voce di Pharrell creano invitanti lacune ballabili.

Ma Pharrell non è l’unico che conosce questo trucco. Ad esempio la dance anni ’80, ne è piena, e ancora brani hip-hop e rhythm and blues, funky, etc.

E il testo Billie Jean di Michael Jackson, dove balla il moonwalk? Chiudete gli occhi, immaginate il ritmo, è abbastanza irregolare, vero? Poi, pensate al moonwalk, ha passi regolari, piccoli e sempre uguali: il gioco è fatto! E’ proprio il passo di danza che porta equilibrio tra la prevedibilità e la complessità della struttura ritmica.

E come si può dimenticare Ray Charles nella sua “I’ve Got a Woman” dal ritmo sincopato che porta dal battere il piede in poltrona al ballare incessantemente in mezzo alla pista. Proprio in questa canzone i tamburi mantengono un ritmo molto costante. Il pianoforte è sincopato, le parti vocali sono squisitamente sfumate nel tempo, ma il ballo media e armonizza il ritmo.

Insomma, quanto più ritmicamente è complessa la musica tanto più è facile coinvolgere diverse parti del corpo, perché si possono sincronizzare con i diversi aspetti della stessa.

Allora,

Because I’m happy
Clap along if you feel like a room without a roof
Because I’m happy
Clap along if you feel like happiness is the truth
Because I’m happy
Clap along if you know what happiness is to you
Because I’m happy
Clap along if you feel like that’s what you wanna do …

Lo so, che ora starai muovendo il tuo corpo e ballando questa stupenda canzone e il tuo movimento ti sta portando a diventare very happy!

 

 

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