La solitudine può essere due volte più dannosa dell’obesità. Questo il risultato di uno studio secondo il quale la solitudine può avere un impatto devastante sulle persone anziane.
I ricercatori hanno osservato più di 2.000 individui di 50 anni e più, e hanno scoperto che quelli soli avevano quasi il doppio delle probabilità di morire durante lo studio (lungo sei anni) rispetto a quelli che non erano soli.
Rispetto alla media dello studio, quelli soli avevano un rischio maggiore del 14% di morire: questo significa che la solitudine ha un impatto sulla morte precoce circa due volte superiore a quello dell’obesità. La povertà aumenta il rischio di morte prematura del 19% .
I risultati indicano una crisi a venire: la popolazione invecchia sempre di più e le persone vivono sempre più da sole e lontano dalle loro famiglie.
Precedenti studi hanno collegato la solitudine ad una serie di problemi di salute: dalla pressione alta, al sistema immunitario indebolito, a maggiore rischio di depressione, infarto e ictus .
Nel suo libro “Loneliness” John Cacioppo , psicologo all’Università di Chicago , sostiene che il dolore della solitudine è simile al dolore fisico e che il mondo sta vivendo uno “tsunami d’argento”, come se i baby boomer avessero raggiunto l’età pensionabile.
I ricercatori hanno anche scoperto che alcune persone erano felici nonostante una vita solitaria. Altri ancora si sentivano soli e soffrivano l’impatto della solitudine sulla salute, anche con la famiglia e gli amici vicino. I risultati indicano che la gente aveva bisogno di sentirsi apprezzata e coinvolta da chi sentivano vicino, e che la sola compagnia non era sufficiente.
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MORTE – TERZA ETA’ – RAPPORTI INTERPERSONALI
BIBLIOGRAFIA:
- John T. Cacioppo, Stephanie Cacioppo, Social Relationships and Health: The Toxic Effects of Perceived Social Isolation Social and Personality Psychology Compass, Volume 8, Issue 2,pages 58–72, February 2014 DOI: 10.1111/spc3.12087
- John T. Cacioppo, Loneliness: Human Nature and the Need for Social Connection, (2008): W.W. Norton & Co.