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Il tempo che ci rimane. Di Elia Suleiman (2009) – Psicologia Film Festival – PFF

PFF - Psicologia Film Festival di Torino Giovedì 27 Febbraio h: 21,30 Proiezione de IL TEMPO CHE CI RIMANE di Elia Suleiman (2009)

Di Redazione

Pubblicato il 18 Feb. 2014

Aggiornato il 24 Feb. 2014 11:55

 

5° PSICOLOGIA FILM FESTIVAL – PFF

Presenta: 

IL TEMPO CHE CI RIMANE

Di Elia Suleiman (2009)

Presenta Sami Hallac, Presidente del Comitato di solidarietà con il popolo palestinese – Torino

comunicato il tempo che ci rimane il tempo che ci rimane faceb

 

Il Collettivo di Psicologia, in collaborazione con le Officine Corsare, presenta il

6° Appuntamento del Psicologia Film Festival

Giovedì 27 Febbraio ore 21,30

presso “Sala Poli – Centro Sereno Regis, via Garibaldi 13 – Torino”

con la proiezione del film

Il TEMPO CHE CI RIMANE

di Elia Suleiman (2009)

presenta il film Sami Hallac

Ingresso ad offerta liberta

Il Film

Di fronte ad una casa c’è un enorme carro armato; un ragazzo esce per buttare la spazzatura. Il cannone lo segue in tutti i suoi minimi spostamenti; il ragazzo fa finta di nulla e risponde come se niente fosse al cellulare. Una riflessione in quattro parti sulla storia degli arabi palestinesi a partire dal 1948, anno della proclamazione dello Stato di Israele, sino ad oggi. Viene raccontata attraverso episodi comici o tragici della vita di tutti i giorni ed è ispirata ai racconti del padre del regista, alle lettere della madre e ai ricordi del regista stesso. È il ritratto di un popolo che ormai convive con l’orrore, ma che va avanti con la propria quotidianità.  “Il tempo che ci rimane” è folgorante fin dall’incipit, un claustrofobico viaggio in taxi nella Terra Santa sotto un diluvio biblico e nell’accecante oscurità della notte, con il protagonista che fa capolino,  mentre il conducente ebreo testimonia (anche) il proprio disorientamento nei confronti di un paese divenuto irriconoscibile. La pellicola si riavvolge poi nel tempo, soffermandosi su quattro date dal 1948 ad oggi cui corrispondono quattro episodi significativi della vita pubblica dei Territori e privata dei personaggi. Per tutto il film, c’è il coraggio di una partigianeria schietta, che ancor più dei grandi crimini dello Stato ebraico ne stigmatizza le piccole, continue provocazioni quotidiane che logorano i palestinesi fino a indurli alla follia o al pensiero del suicidio. Il tempo che ci rimane trasforma la frustrazione e la rabbia in un discorso cinematografico.

 

Il regista

Elia Suleiman Nasce il 28 luglio 1960 a Nazaret da una famiglia palestinese di fede cristiana. Terminati gli studi, dal 1982 al 1993 vive e lavora a New York, dove gira Homage by Assassination, dura e lucida critica alla Guerra del Golfo. Nel 1996 gira il suo primo lungometraggio, Cronaca di una sparizione, che ottiene il Premio per la miglior Opera Prima alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il grande successo arriva nel 2002 con Intervento divino da lui scritto, diretto ed interpretato, che narra una storia d’amore ambientata al checkpoint tra Nazaret e Ramallah. Il film fa incetta di premi, fra cui il  Gran Premio della Giuria a Cannes.

 

Sami Hallac

Presidente del “Comitato di solidarietà con il popolo palestinese – Torino”. Palestinese di Gerusalemme Est, lavora come educatore per il comune di Torino.

 

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