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Le madri interrotte di L. Bulleri e A. De Marco – Recensione

Le madri interrotte è per tutte quelle donne che non hanno potuto vivere le gioie e le paure di una gravidanza, a causa di un lutto pre-natale o perinatale

Di Marina Morgese

Pubblicato il 12 Dic. 2013

Recensione del libro

Le madri interrotte

Franco Angeli

(2013)

 

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Le madri interrotte Il libro “Le madri interrotte”, scritto da Laura Bulleri (giornalista) e Antonella De Marco (psicologa psicoterapeuta), edizione Franco Angeli, è pensato per tutte quelle donne che non hanno potuto vivere appieno le legittime gioie (e le naturali paure) di una gravidanza, a causa proprio di un lutto pre-natale o perinatale

L’attesa di un figlio è una delle fasi più importanti nella vita di una donna e certamente anche di un uomo, i progetti sembrano prendere forma dal momento della scoperta di una gravidanza fino alle ultime settimane: le aspettative proiettano la coppia in un futuro fatto di tante speranze.

Si comincia a pensare al nuovo bambino, a come sarà, a cosa farà e si comincia a immaginarsi genitori, a porsi mille interrogativi e a cercare un modo per accogliere al meglio la nuova vita. Tale clima di felice attesa viene però a frantumarsi nel modo più brusco quando, purtroppo, il feto non ce la fa a sopravvivere o è gravemente malato o malformato (andando incontro quindi ad aborti spontanei o volontari), oppure quando il bambino non supera i primi giorni di vita. Tali perdite privano la coppia della dimensione genitoriale, lasciando un grande vuoto e un grande dolore, reso più acuto dai sensi di colpa. Il sostegno sociale sembra venir meno poiché vi è la diffusa illusione che a volte sia meglio non parlare e non soffrire per tale perdita e far finta che nulla sia successo.

Il libro “Le madri interrotte”, scritto da Laura Bulleri (giornalista) e Antonella De Marco (psicologa psicoterapeuta), edizione Franco Angeli, è pensato per tutte quelle donne che non hanno potuto vivere appieno le legittime gioie (e le naturali paure) di una gravidanza, a causa proprio di un lutto pre-natale o perinatale. Le autrici cercano di raccontare, dando dapprima voce ai genitori interrotti e fornendo poi una descrizione dei vari processi psicologici attivi durante un lutto pre o perinatale, cosa può accadere a una coppia devastata da un tale lutto e, soprattutto, sottolineano l’importanza di darsi del tempo per accogliere il dolore, elaborarlo e, infine, trasformarlo.

Non a caso le autrici, nella prima parte del libro, raccolgono le testimonianze di alcune madri interrotte, dividendole in due parti: la prima che comprende il racconto vero e proprio di quanto accaduto durante o dopo la gravidanza e la seconda parte, chiamata “Il dono”, che fa riferimento a come è stato possibile per queste madri elaborare il lutto e averlo trasformato, talvolta, in qualcosa di positivo per le loro vite.

Un aspetto da apprezzare notevolmente di questo libro è il non aver pensato alle conseguenze di un lutto pre o perinatale sulle sole donne, le autrici danno infatti voce anche ai padri, a come loro hanno vissuto il lutto, al crollo delle loro aspettative e al loro “dono”, in che modo hanno cioè elaborato e trasformato la perdita.

Il libro si dispiega successivamente lasciando spazio ai vari processi psicologici coinvolti in un lutto pre o perinatale. Attraverso la spiegazione di ciò che un lutto comporta si ha come l’impressione di scorgere, tra le righe, il tentativo delle autrici di accogliere il dolore di tutte le madri interrotte, descrivendo ciò che è normale provare e vivere a seguito di un lutto, nonostante a volte ci si senta incomprese e confuse da tali sentimenti.

La parte relativa ai processi psicologici tocca, senza allontanarsi dall’argomento, altre tematiche importanti della maternità e di come queste si trasformino dopo un lutto pre o perinatale: dall’attaccamento agli altri parenti, dall’importanza del supporto sociale alla necessità di risolvere nodi problematici con le famiglie d’origine, da cosa succede a una coppia colpita dal lutto alle conseguenze sulla sessualità, dall’importanza di trasformare il dolore alle psicoterapie più idonee a sostenere una madre interrotta.

Molto raramente si nota un linguaggio forse un po’ scientifico per lettori con poca dimestichezza in campo psicologico. Tuttavia l’obiettivo delle autrici di riconoscere quanto il dolore per i lutti pre o perinatali, spesso ignorato, sia importante da conoscere ed elaborare al pari di qualsiasi altro lutto o trauma, sembra essere pienamente raggiunto.

La lettura è consigliata a tutte le madri e i padri interrotti e a tutte quelle figure professionali che ruotano intorno alla coppia e alla loro sofferenza, tra cui ginecologi, ostetrici, infermieri e psicologi.

 

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Marina Morgese
Marina Morgese

Caporedattrice di State of Mind

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