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Chi trova un amico, trova un tesoro! Proverbio o evidenza scientifica?

Da dove deriva l' adagio “chi trova un amico, trova un tesoro”? Ve n'è traccia anche nella Bibbia, dove l’amicizia è descritta come un tesoro inestimabile.

Di Francesca Soresi

Pubblicato il 07 Nov. 2013

Aggiornato il 18 Dic. 2013 15:20

 

 

 

Chi trova un amico trova un tesoro. - Immagine: © Igor Yaruta - Fotolia.comVi siete mai chiesti da dove derivi il vecchio adagio “chi trova un amico, trova un tesoro”? Se ne trova traccia anche nella Sacra Bibbia, dove l’amicizia viene descritta come un tesoro dal valore inestimabile: “l’amico fedele è un balsamo nella vita” (Libro dell’Ecclesiastico, 6,5-17).

Una ricerca condotta nel 2011 a Montrèal, in Canada, fornisce prove scientifiche che sembrano confermare quanto i nostri nonni ci hanno sempre insegnato: la presenza di amici, in particolare del migliore amico, è uno strumento utile in grado di mitigare gli effetti che esperienze negative (un litigio, un brutto voto, etc.) possono avere sulla propria autostima.

Adams, Santo e Bukowski hanno monitorato per quattro giorni un gruppo di 103 tra ragazzi e ragazze (55 maschi e 48 femmine) con età compresa tra i 10 e i 12 anni.

Ciascuno di loro ha dovuto compilare un quaderno annotando ciò che capitava loro durante la giornata e nel contempo veniva misurato il livello di cortisolo presente nella saliva, un ormone il cui aumento sembra direttamente collegato ad esperienze stressanti.

Secondo i ricercatori in un bambino, di fronte ad un’esperienza negativa, si verifica un aumento di cortisolo e una diminuzione di autostima, ma se accanto a lui è presente il migliore amico tale effetto negativo è meno forte e si ristabiliscono più velocemente le condizioni precedenti all’evento, ossia riduzione del livello di stress (diminuzione di cortisolo) e miglioramento del tono dell’umore e del livello di autostima.

I risultati raggiunti sembrano quindi confermare l’ipotesi di effetti protettivi dovuti alle amicizie: la presenza del migliore amico durante un’esperienza negativa riduce in modo significativo il suo effetto su cortisolo e autostima globale.

In assenza del migliore amico invece si verifica un significativo aumento di cortisolo e una significativa riduzione dell’autostima globale.

Non sarà un tesoro in denaro, ma l’amicizia sembra essere effettivamente un “balsamo nella vita”.

 

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Francesca Soresi
Francesca Soresi

Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale a San Donato Milanese (MI)

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