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Decision Making: Più possibilità di scelta abbiamo, più rischiamo. È l’effetto che ha una grande quantità di informazioni nel processo decisionale.
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I ricercatori dell’University of Warwick e della Università della Svizzera Italiana di Lugano hanno messo a punto un gioco per analizzare come il processo decisionale – decision making – viene influenzato da un alto numero di numero di scelte possibili.
Hanno scoperto che una distorsione nel modo di raccogliere informazioni induce a ad assumere maggiori rischi quando ci si trova di fronte ad un ampio set di opzioni, un fenomeno che i ricercatori hanno definito ”search-amplified risk”.
Ciò significa che, di fronte ad un gran numero di possibilità – ciascuna associata a diverse probabilità di verificarsi – le persone sono più propense a decision making che sopravvaluta le probabilità di alcuni degli eventi più rari.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Psychonomic Bulletin and Review, ha evidenziato che in presenza di ampi set di possibilità, le persone corrono più rischi sulla base di una stima errata delle grandi vincite, rimanendo in realtà spesso a mani vuote.
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Il dottor Thomas Hills del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Warwick sostiene che il problema non sia il fatto che le persone prendono decisioni – decision making – casuali quando sono di fronte a un gran numero di opzioni, ma che prendono decisioni razionali, utilizzando però strategie difettose di raccolta delle informazioni. La gente insomma raccoglie più informazioni quando ha più possibilità di scelta, ma il problema sta nel fatto che ogni opzione non viene saggiata abbastanza da capire le sue probabilità di base, aumentando così la probabilità di andare incontro ad eventi rari e rischiosi.
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BIBLIOGRAFIA:
- Hills, T.T., Noguchi, T. & Gibbert, M. (2013). Information overload or search-amplified risk? Set size and order effects on decisions from experience. Psychonomic Bulletin & Review, 2013. DOI: 10.3758/s13423-013-0422-3