ACT – Acceptance and Commitment Therapy
Intermezzo
l’ Hexaflex
Monografia ACT: Per comprenderne la natura, le basi e l’uso psicoterapeutico un suggerimento è di ascoltare le parole del suo fondatore, Steven Hayes.
Questa settimana, presentiamo un secondo piccolo intermezzo della monografia sull’ ACT (Acceptance and Commitment Therapy) con scopo di fornire ai lettori di State of Mind un modello grafico dei sei processi descritti nella monografia sull’Acceptance and Commitment Therapy e di rivedere una famosa intervista a Steven Hayes, ideatore di questo approccio psicoterapeutico.
Il grafico, noto come Hexaflex, è stato ripreso da un famoso articolo scritto da Steven Hayes e colleghi nel 2006 e pubblicato su Behavior Research and Therapy.
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L’Hexaflex può essere utilizzato con i pazienti, in modo da concordare con loro quali sono i processi maggiormente inflessibili e disfunzionali e con il fine di impostare un contratto terapeutico individualizzato.
Per questo motivo, l’Hexaflex potrebbe essere inteso anche come strumento “diagnostico” e come “bussola” per l’intervento, secondo l’ Acceptance and Commitment Therapy.
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Per comprendere però la natura, le basi epistemologiche e teoriche e l’uso psicoterapeutico dell’ Acceptance and Commitment Therapy, un suggerimento è di ascoltare le parole del suo fondatore, Steven Hayes.
BIBLIOGRAFIA:
- Hayes, S.C., Luoma, J.B., Bond, F.W., Masuda, A., & Lillis, J. (2006). Acceptance and Commitment Therapy: Model, processes and outcomes. Behavioral Research and Therapy, 44:1-25.